Fontane, e con esse lavatoi ed abbeveratoi, sono state elementi fondamentali della vita di ogni centro abitato. Oltre che indispensabile fonte di approvvigionamento di acqua potabile, l'andare alla fontana costituiva anche momento sociale fino agli anni '50, quando gli acquedotti hanno raggiunto la maggior parte delle abitazioni rendendo "superflua" la presenza delle fontane e portando alla demolizione di molte di esse.
Il video è stato realizzato in funzione di un'attività svolta con i bambini della scuola primaria sul tema dell'acqua e riporta esperienze di vita legate all'uso dell'acqua prima dell'arrivo dei rubinetti in casa.
La frase che veniva rivolta al piccolo Attilio "'n om che lava? Varda che te va via le scarséle!", anche se detta per scherzo, sottintendeva una netta separazione dei ruoli. La perdita automatica delle tasche, accessorio prezioso per ogni uomo, era una "minaccia" che poteva far pensare e desistere un bambino dal fare lavori da donne.
La risposta del bambino dimostra sicurezza e fiducia nella madre.
In mappa il video è localizzato nel posto dove c'era la fontana citata.
Nel glossario sono spiegati il significato di termini dialettali quali: brentóla, cazza, cassa dela legna, scarsèle, tacàr.
Due giovani ridono sedute sulla panca in pietra accanto alla fontana secentesca posta sull'angolo della piazza di Vezzano. Sopra la fontana in pietra la testa del leone che la alimenta.
Questa fontana verrà poi monumentalizzata nel 1917 ed in quell'occasione verrà tolta la panca.
In questo scorcio possiamo notare diversi elementi interessanti: una pubblica fontana in pietra, due signore dai lunghi vestiti fino ai piedi che conversano mentre una di loro tiene al braccio due secchi e nell'altra mano un arcuccio, lo stemma dei Savoia sopra il portone e la vecchia cassetta per le lettere incassata nel muro, due ampie terrazze dai parapetti in pietra, un manifesto sul portone, la rete di illuminazione pubblica coi cavi volanti, la strada e la piazza sterrate, la scritta solo in parte riconoscibile "Piazza regina Elena", un tetto in primo piano e il castello di Madruzzo sullo sfondo.
L'antica "piazza di mezzo" assume questo nuovo nome dopo la revisione della toponomastica, dovuta dal passaggio del Trentino all'Italia.
La terrazza sulla destra è ancora oggi in parte presente sopra il negozio Grosselli, quella sulla sinistra è stata abbattuta nel 1956 per far posto ad un bar che a sua volta è stato abbattuto nel 1978 per diventare il giardino del "ristorante da Cipriano".
Cartolina acquerellata con veduta della piazza di Vezzano spedita il 10 maggio 1908.
Si notano alcuni negozi, l'hotel Croce d'oro, la farmacia Tononi, un gruppo di uomini, una lanterna in primo piano, dei comignoli elaborati.
Si vedono inoltre un mezzo d'epoca e l'angolo con la fontana presentati su altre foto:
9 ottobre 1919.
Il quotidiano Il Nuovo Trentino dà la notizia della concessione all'impresa Isat dell'esercizio di una nuova linea automobilistica postale sul percorso Trento-Vezzano-Cavedine-Dro.
Un totale di 4 bande suonano assieme in piazza Italia, su una tribuna a 3 livelli; un folto pubblico assiste al concerto.
La seconda immagine ritrae il momento dei discorsi; si noti nello sfondo, sulla destra, la presenza di un'autoscuola, nel locale dove fino almeno al 1980 c'era una macelleria (si veda il link sottostante).
Documentario realizzato in occasione del 120° anniversario dalla fondazione della Banda Sociale di Cavedine caricato in una playlist sul canale Youtube dell'associazione, scomposto nei suoi capitoli
In questo scatto la banda indossa la divisa in tessuto di loden grigio con bordature verdi ricevuta al Giubileo Hoferiano nel 1909, caratterizzata da un cappello con una lunga penna di gallo cedrone; la divisa attuale riprende questo elemento.
La data è tratta da una dedica sul retro.
I domestici sono ritratti nel parco della villa in atteggiamenti conviviali.
Tra loro possiamo riconoscere "Nane Periòt", "manente" del Barone Ciani Bassetti.
Si noti, nella seconda immagine, il ragazzino che regge un fucile.
Sul retro della seconda fotografia, è riportata la data 1884 con un punto di domanda.
Data la scarsa leggibilità delle fotografie originali, si sono inserite anche delle riproduzioni modificate digitalmente.
Scorcio di Calavino dove oggi c'è un parcheggio e la fermata del bus. Si noti la precedente posizione del Municipio e lo spostamento della fontana rispetto a quest'altra cartolina:
La settecentesca fontana nella piazza di Vezzano è stata monumentalizzata nel 1917 e dedicata all'Imperatore Francesco Giuseppe; qui la cerimonia di inaugurazione con la sua benedizione alla presenza di un folto numero di militari. Visibili scritte in lingua italiana e tedesca e l'albergo Stella d'oro.