Le fotografie panoramiche ci permettono di avere una visione d'insieme dei paesi e del territorio valligiano in diversi periodi. Il confronto tra le varie foto ci offre la possibilità di comprendere lo sviluppo urbanistico e le modifiche del territorio avvenute nel tempo.
Cartolina viaggiata in bianco e nero raffigurante tre panoramiche di Ciago e uno scorcio della "piazza" con la bottega aperta e la fontana in pietra. La datazione è precedente al 1960, anno di chiusura della bottega, considerato che nell'immagine la bottega è aperta.
La cartolina è viaggiata del 1975.
Cartolina non viaggiata, in bianco e nero, dimensioni: 10 x 7 cm.
Il formato della cartolina e la presenza di pali della luce fa ipotizzare una datazione tra gli anni 10 e 20 del 1900.
Lo scatto raffigura un gruppo di case di Padergnone.
Si intravedono due pali della luce che fanno pensare alle linee elettriche Fies-Trento realizzate nel 1908/09.
---
Approfondimento
Condividiamo con piacere le preziose informazioni storiche che ci ha inviato Silvano Maccabelli osservando questa fotografia:
In questa panoramica orientale del paese s'intravede, in primo piano al centro, il retro semidiroccato di Casa Walzl, poi ristrutturata nei primi anni Cinquanta.
Più importanti sono gli elementi architettonici siti accanto al campanile sulla destra della foto.
L'edificio che si vede nella foto immediatamente accanto al campanile venne distrutto da un incendio nei primi anni Cinquanta del secolo scorso, fu demolito ed oggi al suo posto c'è un giardino privato.
(Si tratta di quello che un tempo era il "civico n. 56" acquistato all'incanto presso il Giudizio Distrettuale di Vezzano nell'agosto del 1882 dal curato padergnonese Domenico Pozzi in qualità di amministratore del "Fondo per l'ampliamento della chiesa curaziale" del paese. Dieci anni più tardi, nel 1892, era pronto pure il progetto, opera di don Donato Perli, allora cooperatore presso la chiesa decanale di Calavino, e poi curato di Vezzano. Il "Comitato pro ampliamento chiesa", tuttavia ebbe vita breve a causa di forti contrasti nel suo seno, e solo nel 1907, col patrocinio del nuovo curato don Vigilio Tamanini, ne poté vedere la luce una nuova edizione, che si affidò al progetto dell'architetto Mario Sandonà. Fu poi la guerra a porre fine anche a questo secondo "Comitato", che tuttavia risorse ancora una volta dalle sue ceneri nel 1924, sotto la guida del curato don Giuseppe Tamanini, riuscendo però soltanto a portare a termine esclusivamente alcune piccole modifiche, che gli fruttarono pure una denuncia di cui dovette rispondere davanti al Pretore del mandamento di Vezzano, nell'aprile del 1925, per avere operato senza la necessaria autorizzazione delle competenti Autorità. Contrapposizioni assortite all'interno del "Comitato pro ampliamento chiesa" perdurarono anche prima e dopo la seconda guerra, quando venne approntato un nuovo progetto di ampliamento da parte del Sandonà. Questo stato di cose portò diritto all'idea di sostituire il progetto di ampliamento con quello della edificazione ex novo, a proposito della quale il parroco don Luigi Flaim riuscì a porre la "prima pietra" della nuova chiesa nel luglio del 1964.)
L'edificio che vediamo aggettato ad est di quello appena descritto è stato anch'esso demolito nella seconda metà del Novecento, lasciando luogo ad una abitazione privata, ora anche B&B, in via Nazionale 62.
(Anche l'attiguo 56a apparteva al "Fondo pro ampliamento chiesa". Nel 1911 venne venduto al Beneficio canonicale Rigotti, il quale lo lasciò più o meno tale e quale a come si vede nella foto e ne fece la - miseranda - casa colonica per i suoi dipendenti, quali ad esempio la famiglia Mauro e quella di Beniamino Rigotti.)
Entrambi i luoghi, compreso un vecchio orto attiguo, denominato "Lunèl", subirono dopo la demolizione, delle modifiche ambientali dovute all' "interramento" prodotto dallo scarico dei materiali di scavo della nuova chiesa, edificata più a sud in località detta "Le Ave" per la presenza d'un vecchio alveare.
L'abitato di Lon con il ristorante "Fior di roccia" al centro e la chiesa sullo sfondo a destra. L'ultimo edificio prima della chiesa era la scuola di Lon costruita nel 1958 e funzionante fino al 1969.
Stampa in bianco e nero 10x14,5 cm riportante sul retro scritto a mano "Lon di Vezzano m. 600 (Trentino) Panorama" ed il timbro "Foto CINE N. 9334 TRENTO"
Veduta di Lon dalla strada della chiesa.
Stampa in bianco e nero 10x14,5 cm riportante sul retro scritto a mano "Lon di Vezzano m. 600 (Trentino) Panorama" ed il timbro "Foto CINE N. 9330 TRENTO"
Foto in bianco e nero formato 7,5 x 11 cm.
Scorcio del lato nord del lago con veduta di parte del paese. La foto è scattata dalla riva est del lago.
Lo scatto è antecedente alla costruzione della centrale idroelettrica (avvenuta tra il 1945 e il 1952).
E' presente una scritta in corsivo a matita sull'angolo in basso a sinistra che recita "Massenza See".
La foto è incollata su un cartoncino, il retro è intonso.
Immagine del ristorante "Fior di Roccia" in primo piano, sullo sfondo il paese di Lon. L'ultimo edificio sulla destra era la scuola di Lon costruita nel 1958 e funzionante fino al 1969. Sulla sinistra, oltre il centro storico, c'era tutta compagna (ora parco giochi e zona residenziale).
Stampa in bianco e nero 10x15 cm riportante sul retro scritto a mano "Lon di Vezzano m. 600 (Trentino) Panorama" ed il timbro "Foto CINE N. 9332 TRENTO"
Veduta in bianco e nero del paese e del lago di Santa Massenza, sullo sfondo il Monte Stivo. Si intravedono il paese di Padergnone e Castel Madruzzo.
Cartolina formato 9 x 14 cm, datata 20 settembre 1948: indirizzata a Don Valentino, Lodrone (Trentino); il testo privato è censurato in foto.
Il francobollo è stato rimosso, il timbro di spedizione annota luogo e data: Sarche 21 settembre.
Veduta in bianco e nero dell'albergo "Ai Laghi" con veduta della Paganella.
Cartolina di formato 10 x 15 cm, non viaggiata.
Non si intravedono ripetitori sulla Paganella, installati dal 1955.
Veduta in bianco e nero del paese di Monte Terlago con sfondo del Gruppo della Paganella.
Cartolina formato 10 x 15 cm, viaggiata nel 1959 con affrancatura di 20 lire (due francobolli da 10 lire). Lo scatto è sicuramente antecedente a tale data in quanto proprio nel 1959 è stata inaugurata la scuola, edificio qui non presente. Al tempo erano ancora chiaramente visibili alcuni dei masi che sono andati a formare il paese: in primo piano il maso Canova poi sulla sinistra della strada la canonica (al tempo anche scuola) e sulla destra la chiesa, a seguire sulla sinistra il “Mas dei Toniòi” e sulla destra il “Mas dei Frati”, in cima Maso Valar. Altri masi rimangono fuori da questa inquadratura.
Non si intravedono ripetitori sulla Paganella, installati dal 1955.
Veduta a colori della cima della Paganella con i cavi della funivia Direttissima, realizzata nel 1957 e dismessa nel 1979.
Cartolina di formato 10 x 15 cm, non viaggiata.
Cartolina a sfondo scuro con tre immagini del paese di Ciago, fiori decorativi e scritta "Saluti da Ciago". Uno scatto è dedicato alla panoramica del paese, in uno degli scorci si vede il campanile con davanti la canonica e si intravede la scuola, nell’altro si vedono in primo piano gli edifici che ospitavano tre dei mulini presenti un tempo in paese: Cappelletti, Eccel, Zuccatti.
Sul retro è riportata a mano la scritta "Ciago m. 573 (Trentino) ed il timbro "FotoCINE N.10805 Trento".
La datazione è ipotetica.
Stampa in bianco e nero, 10x15 cm, riportante sul retro scritto a mano: "Ciago m. 573 (Trentino)" ed il timbro "Foto CINE N. 10805 TRENTO".
Due immagini sono dell'esterno e dell'interno della chiesa di Sant'Antonio Abate, le altre due sono vedute del paese da sud e nord-ovest.
Stampa in bianco e nero 10x15 cm riportante sul retro scritto a mano "Lon di Vezzano m. 600 (Trentino)" ed il timbro "Foto CINE N. 10812 TRENTO"
Cartolina colorata rappresentante il paese di Fraveggio, in particolare la chiesa. È datata 1912 ed è stata inviata nel 1931.
Risultano curiosi l'assenza del francobollo con la presenza del timbro postale e l'assenza dell'indirizzo.
Misura 14 x 9 cm
Immagine del paese di Lon dalla strada che da Fraveggio sale a Ranzo. Sulla sinistra si vede il ristorante "Fior di roccia" costruito nel 1958, da questo particolare la datazione ipotetica.
Stampa in bianco e nero 10x15 cm riportante sul retro scritto a mano "Lon di Vezzano m. 600 (Trentino)" ed il timbro "Foto CINE N. 9336 TRENTO"
In questo scatto si vede in primo piano la strada bianca di accesso al paese coi paracarri in pietra su lato sinistro e giovani alberi lungo il lato destro.
Sullo sfondo il centro abitato e la montagna boscosa.
La datazione è desunta dal confronto con altre con identificativo simile.
La stampa, formato 10x14,5 cm, sul retro presenta il titolo scritto a mano ed il timbro riportante "Foto Cine 9352".
In questo scatto si vedono bene sia i campi lunghi e stretti nella conca davanti al paese, sia i terrazzamenti nella parte sopra il paese, prima del margine boscoso. Poco oltre il, paese sulla sinistra si può osservare il serbatoio dell'acqua potabile.
La datazione è desunta dal confronto con altre con identificativo simile.
La stampa, formato 10x14,5 cm, sul retro presenta il titolo scritto a mano ed il timbro riportante "Foto Cine 9349".
Questa stampa misura 16,7x11,7 cm con l'aggiunta di un orlo bianco dentellato.
Mostra il tratto della "nuova strada" di collegamento con Vezzano all'uscita del paese con a fianco una grande croce lapidea. Sul cippo alla base di questa croce è incisa la data del 1791, molto più vecchia quindi della strada la cui realizzazione è iniziata solo nel 1947 e sulla quale si possono trovare informazioni sulla scheda linkata.
Panoramica del Monte Gazza e del Pedegaza vista dalla sp 84 sotto Calavino in direzione Vezzano.
La strada era sterrata ed aveva grossi paracarri di pietra. In primo piano si erge un traliccio e lungo la strada contorti "pali della luce".
In lontananza due persone camminano in direzione Vezzano.
Questo scatto è stato utilizzato per la copertina del libro fotografico "Da Pedegaza a Vallelaghi".
La posizione in mappa è approssimativamente quella dello scatto.
La cartolina in bianco e nero mostra un panorama di Vezzano.
Sulla fiancata della grande casa in centro è visibile il canale di carico della "bót de l'òra" della fucina Morandi.
La casetta piccola in primo piano era il porcile del caseificio sociale di Vezzano; smesso l'allevamento del maiale, è stato dato in uso a privati per custodire le galline e poi, negli anni '60, è stato abbattuto, ora lì c'è un piccolo slargo della strada.
Sullo sfondo si può notare come al tempo la vegetazione fosse rada e come la strada per Ciago fosse circondata da muri.
La foto è precedente al giugno 1947, data in cui è stata spedita a Firenze; curioso il testo pieno di sigle da cui si evince che sia stata una corrispondenza fra radioamatori.
Al tempo la spedizione costava 6 lire.
La posizione in mappa è approssimativamente quella dello scatto.
Si tratta di una cartolina postale che raffigura Padergnone e il lago di Toblino. La foto è antecedente all’agosto 1909, data in cui è stata presumibilmente spedita. La data è scritta in modo particolare, con il giorno e il mese posti fra le cifre dell’anno. Da quanto si può presumere dal testo, verosimilmente in lingua ceca, la cartolina è stata spedita in Cecoslovacchia, allora parte dell’Impero Austro-Ungarico, a Černosiče, vicino a Praga.
Da quel che si evince dal poco rimasto del timbro postale, è stata spedita dall'ufficio postale di Vezzano. Il formato è 9 x 14 cm.
La posizione in mappa è approssimativamente quella dello scatto.
La cartolina 10x15 cm non è viaggiata, ma l'affrancatura da 15 lire ne fa ipotizzare la datazione negli anni '50.
Nelle due panoramiche si vede che non c'erano ancora case sulla via nuova a ovest della chiesa, al valle era coltivata ed il Bondone innevato. Nei due scorci, posizionati in mappa, si vedono la chiesa e la canonica da dietro e l'edificio che allora era "Albergo passo San Udalrico".
La fotografia risale presumibilmente agli anni 70 del 1900.
Il paese di Stravino si sta sviluppando gradualmente dal centro storico verso l'esterno con la costruzioni di nuove abitazioni in mattoni.