La fotografia ritrae un folto gruppo di fedeli durante la processione della Madonna del Rosario di Cavedine.
A Cavedine, oggi come allora, si celebra la prima domenica di ottobre con una processione che si sviluppa nella parte alta del paese, il rione di Mustè.
Nello scatto i fedeli indossano l'abito più bello ed elegante, riservato alle festività e le donne indossano un lungo velo bianco. Si nota la presenza della confraternita che oltre ad avere il compito di trasportare la statua, la accompagnavano con lanterne, candelieri e altri accessori legati al rito della processione.
La fotografia mostra un momento di accoglienza di un vescovo durante la recita di un sonetto da parte di una bambina in piazza a Stravino.
Il paese è adornato a festa e si notano le bandierine.
Accanto alla bambina è presente Albina Pederzolli, maestra del paese che segue e coordina i bambini durante la cerimonia. Partecipa a questa importante occasione tutta la popolazione che per l'occasione veste l'abito più elegante.
La ricorrenza di San Biagio, patrono di Vigo Cavedine, cade il 3 febbraio.
Vediamo in questi scatti alcuni tratti della processione: partita dalla chiesa, dopo la discesa da via Garibaldi e via San Biagio, risale via Capitello, via Piave e via Cavour, e rientra da Via Nuova per tornare alla chiesa.
Foto ricordo dei membri del Consiglio Pastorale insieme a don Rodolfo Minati alla fine della sua ultima s. Messa prima del suo trasferimento a Brentonico, dopo anni di sacerdozio a Vigo.
Disegno preparato per la quarta di copertina del numero 8 della rivista "Retrospettive" per illustrare il proverbio: "Ogni lazarón 'l g'ha la só devozión".
Disegno preparato per la rubrica "Proverbi trentini" a pagina 13 del n. 8 della rivista "Retrospettive". Illustra il proverbio: "Dio 'l sèra 'na porta e 'l davèrge 'na finestra".
Al tempo, al termine della seconda elementare si facevano sia la prima Comunione che la Cresima, l'una celebrata in paese e l'altra in duomo a Trento. Il bambino nella foto porta un elegante vestito, la cravatta con le sue inziali d'oro, il fiocco della prima Comunione e quello della Cresima, il messalino in mano. Si trova nello studio fotografico Albertini di Trento ed è accompagnato dal suo padrino, in dialetto "gudàz".
Sono qui presenti alcuni scatti della solenne celebrazione mariana svoltasi in occasione del restauro della cappella ai Caschi dedicata alla Immacolata Concezione.
Davanti vediamo i bambini dell'asilo con la loro maestra, grembiulino colorato, colletto bianco e le femmine col fiocco in testa. Seguono gli scolari col maestro Ermete Piccoli e gli uomini coi gonfaloni. Dietro si vede il vecchio essiccatoio.
La data è desunta dall'età dei bambini riconosciuti.
Oltre al significato che tutti conosciamo, si chiamava "paradìs" la struttura che veniva posta, fuori o dentro l'entrata della casa, a formare una sorta di camera ardente adibita ad accogliere il morto prima della sepoltura. Tutt'intorno si ponevano drappi, in alcuni paesi bianchi ed in altri neri, al centro si poneva la bara sull'apposito cataletto.
La foto è tratta dal seguente contenuto:
Bruno Cozzini del Coro Valle dei Laghi spiega ed esegue il rito dell'aspersione degli occhi con il vino Nosiola e le "glorie" pasquali in memoria di Beppino (Giuseppe) Morelli.
L'evento si è svolto a Casa Caveau del Vino Santo ed è stato parte della rassegna "DiVinNosiola".
Per un approfondimento sulla figura di Giuseppe Morelli si veda la scheda a lui dedicata:
Questo santino distribuito in occasione della celebrazione della Pasqua 1917 dalla curazia di Ranzo (divenuta poi parrocchia nel 1960, riporta sul retro una preghiera e le istruzioni per ottenere l'Indulgenza Plenaria.
Il santino di P. Pio Carlo Parisi, missionario della Consolata, sacerdote a Rosignano Monferrato, riporta sul davanti un'immagine della Madonna con bambino, consolatrice degli afflitti come riportato in latino: "Consolatrix afflictorum".
Questo santino della "Pasquale 1897 l'anno XV volte secolare dei tre SS. Martiri Anauniesi celebrata nella Parrocchia di Cavedine" è stato emesso in occasione della ricorrenza dei 1500 anni dalla morte dei tre santi.
Il vescovo di Trento Eugenio Carlo concede una "indulgenza di 40 giorni una volta al dì lungo tutto il 1897" a chi segue le indicazioni qui riportate.
Questo santino è conservato nel libro
"Ricorda nelle tue orazioni la tua maestra" - così ha scritto la maestra Rosina Franceschini sul retro di questo santino inserito nel libro che ha donato alla sua alunna Adelina Galletti:
Questo santino della "Comunione Pasquale 1926 nella Parrochia di Cavedine" è stato emesso in occasione del "settimo centenario della morte di San Francesco" e del Congresso eucaristico di Trento anno santo "Pace e bene".
Il vescovo concede l'indulgenza di 50 giorni con la "Preghiera per il Congresso Eucaristico" e una di 300 giorni con l' "Orazione per l'acquisto del Santo Giubileo".
Questo santino è conservato nel libro
La dedica sulla prima pagina recita: "Premio II a Galletti Adelina per costumi diligenza e profitto 1895/96. Vigo Cavedine, 15 Luglio 1896 La maestra Rosina Franceschini".
Libro di 292 pagine, 8,5x13,5x2,3 cm, con copertina cartonata e lavorata in rilievo, che così si presenta: "Giardino divoto ad uso del cristiano aggiuntovi il vespro delle domeniche".
La dedica sulla prima pagina recita: "Primo Premio al merito di Bortolotti Luigi alunno della classe II sezione II per diligenza, buon costume e profitto riportato nell'anno scolastico 1894/95. Cavedine, 29 Aprile 1895 Pasolli maestro".
Libro di 480 pagine, 9x144,5x3,5cm, con copertina cartonata e lavorata in rilievo, che così si presenta: "Giornale per un'anima amante di Gesù Cristo ossia Pratiche di Pietà per ben assistere alla Santa Messa accostarsi ai Santi Sacramenti ed altre devozioni. Quindicesima edizione riveduta e corretta coll'aggiunta del vespro delle domeniche".