Sono qui riuniti tutti i contenuti che sono stati prodotti nelle scuole, o con/per le scuole, o che riguardano le scuole.
Fanno eccezione le schede relative ad ogni scuola intesa come istituzione, alla quale sono collegati tutti i contenuti relativi a quella singola scuola; queste schede sono riunite nella collezione
In questa cartolina panoramica si può osservare la presenza della nuova variante al paese realizzata verso il 1968/70 e della scuola media con la palestra senza i muri perimetrali, così utilizzata fino alla sua ultimazione nel 1971.
La prima alunna a sinistra è la stessa Gisella Parisi di cui disponiamo il Libretto scolastico; per gli altri nomi si veda il verso della cartolina.
La porta d'entrata della scuola, che si vede nella foto, si trovava sul retro di quella che un tempo era la canonica di S. Massenza.
L'acronimo in copertina significa Unione Magistrale Nazionale - Trentina; si tratta della sezione trentina di una delle più importanti associazioni di maestri dell'epoca in Europa. (FONTE: https://www.sissco.it/recensione-annale/alberto-barausse-lunione-magistrale-nazionale-dalle-origini-al-fascismo-1901-1925-2002/)
Da notare le indicazioni riportate nella prima pagina ("Leggi e ricorda!").
L'alunna, Gisella Parisi, era in una classe mista e ha frequentato regolarmente la scuola per 8 anni, testimoniando una minore durata degli anni scolastici rispetto ad oggi in quanto anche i bambini costituivano un'indispensabile forza lavoro per molte famiglie.
Dal documento si evince che nel 1916/17 la valutazione dalla forma in giudizio è passata ai punteggi, dove 1 era il massimo, e nel 1919/20 è passata ai voti, in cui 10 è il massimo.
Notiamo come anche la cura di sé ("forma esterna") rientrasse nei criteri di giudizio scolastico, così come il "contegno" e la "diligenza".
Venivano impartite anche lezioni di "lavori donneschi".
Nella sezione "disposizioni legali" in fondo al libretto si legge come le assenze ingiustificate da scuola potessero venire punite con un'ammenda fino a L. 40 o addirittura con l'arresto fino a 4 giorni!
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Della stessa alunna disponiamo di una foto di classe:
Questa mappa del paesaggio della Valle Dei Laghi è il frutto di un lavoro svolto dalle scuole secondarie di Vezzano e Cavedine durante i gruppi opzionali per illustrare le uscite alla scoperta del territorio effettuate all'interno del progetto “T.A.L: territorio, ambiente, libri. Percorsi per leggere il territorio”, accompagnati da guide, esperti naturalisti e geologi.
L'attività è stata organizzata dall'Ecomuseo della Valle dei Laghi capofila del progetto T.A.L., svolto in collaborazione con la gestione associata della cultura della Comunità di Valle della Valle dei Laghi, le biblioteche del territorio e l'associaizone Biodistretto della Valle dei Laghi.
Ritratto di Albina Pederzolli, maestra elementare per 47 anni nella scuola elementare di Stravino. La data dello scatto è presunta all'incirca dai suoi dati anagrafici: è nata nel 1878 e morta nel 1966.
La donna veste con un abito molto elegante e prezioso, il cui stile è tipico dei primi anni del 1900.
La possiamo vedere anche in altre fotografie:
A questa festa di carnevale sono presenti molte tavolate, tra le quali, a sinistra, quella delle autorità: si noti il parroco e il maresciallo dei Carabinieri. A destra, le tavolate dei bambini dell'asilo, riconoscibili dal cappellino bianco; le scolare invece indossano il grembiule nero.
Alcune persone sono travestite, tra loro un giovane che serve gli spaghetti ("bìgoi") alle autorità.
Da notare anche la precedente posizione della Cooperativa, nell'attuale Piazza Degasperi, e la permanenza del portale e della bacheca dell'edificio sulla sinistra.
Tra i 48 alunni delle prime classi di ambedue i sessi ci sono anche le bambine più grandi, si noti la presenza della maestra tra gli alunni, di due parroci e del maestro che si affiancano al gruppo.
La datazione suggerita è indicativa.
La foto in formato 18x24 cm, scansionata in questa occasione, è una ristampa recente dell'originale messo a disposizione per una mostra.
31 scolari maschi col loro maestro e due parroci, separati dai piccoli e dalle femmine, riuniti in altra foto:
Fotografia dell'abitato di Lasino: sullo sfondo, oltre alla Paganella si nota il Castel Madruzzo. L'edificio a destra è l'ex scuola elementare. Sul retro, una dedica: "Contraccambio i vostri saluti, Pierina" datata 15 settembre del 1951, spedita a Torino.
Scuola elementare di Fraveggio, 1920. Alunni dalla 1° alla 5° radunatisi all'esterno dell'edificio: si usavano le pluriclassi.
Alcuni reggono dei libri o forse dei quaderni, mentre un bambino sulla destra della prima fila regge una lavagnetta che recita "Fraveggio".
In alto, un altro bambino sventola la bandiera italiana.
Prospero Bressan, emigrato negli Stati Uniti nel 1929, ha conosciuto e sposato là Ines Genovese emigrata dall’Italia nel 1912. Questa foto ricordo è stata scattata sul suolo dove sarebbe sorta la loro casa a Fraveggio, in occasione del loro breve viaggio fatto per acquistare il terreno e dare disposizioni per la costruzione. Dietro la coppia si vede la scuola di Fraveggio com'era nella prima fase della sua esistenza con una sola grande aula. Si notano la coltivazione della vite e dei broccoli, una catasta di ramaglie, l'ambiente sullo sfondo spoglio, il capitello sulla vecchia strada per Lon e, a ben guardare, anche i resti del muraglione di "Castel Tonin" sul doss Tonin (a sinistra).
Bella immagine in cui si vedono i banchi in legno con seduta, la lavagna, bambini e ragazzi di età diversa ma tutti maschi poiché a quel tempo si privilegiavano le classi separate per sesso.
Il bambino al centro dell'inquadratura era Alfredo Morandi (1911); sulla sua età presunta si basa la datazione della foto.
Santino dell'immacolata Concezione riportante sul retro il timbro della Direzione Scolastica di Fraveggio. Misura 5,3 X10,2 cm, ha il bordo merlettato e disegni a rilievo. I santini erano un tempo molto utilizzati per diffondere la fede, venivano conservati per proteggersi. Oltre che da religiosi e ferventi cristiani venivano usati anche dagli insegnanti come premi ai bambini bravi. Come testimoniato dal timbro presente sul retro di questo santino, esso è stato distribuito alla scuola elementare di Fraveggio.
I bambini di prima e seconda sperimentano una prova di forza con l'ultimo bue rimasto a Vezzano e si accorgono con grande stupore che, al segnale "Ooh" di Mansueto Leonardi, li trascina tutti senza alcuna fatica nonostante i loro sforzi per frenarlo.
La pagella riporta la data anche come XI anno dell'era fascista ed il numero della tessera balilla. Le valutazioni sono trimestrali. È stata promossa ma ripete la 4^ per l'ordinamento della scuola.
La pagella riporta la data anche come XII anno dell'era fascista ed il numero della tessera balilla. Le valutazioni sono trimestrali oltre gli esami. A 14 anni è stata promossa in quinta ed ha assolto l'obbligo scolastico con un lodevole profitto.
Certificato di studio di classe prima della scuola elementare di Fraveggio. La valutazione veniva espressa un'unica volta a fine anno come posto di merito: 1° posto (lodevole), 2° (buono), 3° (sufficiente), 4° (mediocre), 5° (insufficiente).
Sono qui riuniti gli oggetti raccolti dai bambini della classe prima primaria di Vezzano, all'interno del "Progetto memoria" realizzato in collaborazione con Ecomuseo della Valle dei Laghi, ed esposti in una mostra da loro presentata il 6 maggio 2019 presso l'aula magna del Polo Scolastico di Vezzano. Accanto al tema degli animali i bambini hanno sviluppato quello dei cereali ed hanno accettato anche oggetti di vario genere portati a scuola da parenti e amici.
Oltre a portare, conoscere ed usare gli oggetti i bambini hanno raccolto foto, realizzato cartelloni e ricostruzioni, partecipato ad uscite ed interviste, presentando il tutto alla mostra.