Il celebre libro di Carlo Collodi è qui in una versione con illustrazioni F Corbella, alcune al tratto ed altre, a tutta pagina, a colori.
Ha la copertina cartonata, il dorso telato, misura 17x24,7x2 cm ed ha 128 pagine.
Dalla copertina: "Guido Fabiani, Andrea Perugini - Casa mia! Patria mia! - Libro di lettura per la Classe 4^ Rurale maschile, femminile, mista (Nuovissima Edizione) L.3,20"
All'interno specifica: "Libro di lettura secondo i vigenti programmi ministeriali con illustrazioni della pittrice Gina Pellegrini e ritratti del pittore I. Cenni".
È un libro di 334 pagine, che misura 12,5x18,5x1,6 cm.
All'inizio sono citati alcuni punti delle "istruzioni ministeriali" a cui segue l'"indice schematico delle Nozioni" che qui viene riportato insieme ad alcune pagine esemplificative.
Il Libro apparteneva alla famiglia Bortolotti.
In copertina troviamo: "Corso di letture per le scuole elementari maschili e femminili di Monicelli e Armandi" ed all'interno: "Corso di letture per le scuole primarie italiane - classe terza - V edizione completamente riveduta - 70° migliaio"
Non è indicato l'anno di pubblicazione; la lettura di pag. 32, L'Italia patria nostra, induce a pensare che almeno quel brano risalga al periodo della guerra italo-turca del 1911/12. Se fosse stato utilizzato a Cavedine, dove è stato conservato, dovrebbe risalire al dopoguerra, ma in questo libro non s'è trovato nessun accenno alla guerra mondiale, per cui questa ipotesi sembra poco probabile.
È un libro di 248 pagine, che misura 13x18x1,2 cm, con molti disegni al tratto. Sono state qui riportate alcune pagine esemplificative e l'indice.
In copertina si legge: E. Tasin e A. Zanfei Insegnanti nelle Scuole Popolari di Trento - "Osserva e ragiona" libro di aritmetica per la V classe delle scuole elem. Compilato in base ai programmi governativi seguendo il metodo in uso nelle scuole delle Regioni Redente".
È in libro di 18 pagine; misura 13.5x19,6x0,7 cm; era venduto al prezzo di 2 lire.
Nella prima pagina di testo sono inseriti i programmi governativi per la quinta e sesta classe.
Abbiamo qui incluso l'indice per meglio comprendere quanto indicato nei programmi.
In copertina si legge: "Alessandro Camosci Direttore Generale delle Scuole Elementari di Modena - Il Libro dei Conti per la Scuola popolare (5^ e 6^ classe elementare) - Aritmetica - Geometria - Sistema Metrico - Computisteria - In conformità ai programmi ed alle Istruzioni Ministeriali Vigenti". Il prezzo era di 90 cent. Misura 12,5x19,5 cm.
Attira l'attenzione il grande timbro presente in copertina " Ai fratellini redenti - il comitato milanese - 1915", anno in cui il bambino di Cavedine, a cui apparteneva questo libro, aveva 10 anni:
In copertina si legge: "Libretto d'abbaco - nuova edizione ampliata con aggiunta delle indicazioni recentissime delle misure metriche adottate dal Comitato internazionale e previste per legge. Ragguaglio delle monete vecchie colla nuova valuta in corone".
È un fascicoletto di 16 pagine che misura 11x17 cm. Contiene numerazioni, calcoli che presumibilmente si dovevano conoscere, cifre romane, misure, pesi e monete.
Fra le curiosità segnaliamo la punteggiatura per separare i periodi numerici: dopo i miliardi (chiamati u di migliaia di milioni) c'è il punto, dopo i milioni, la virgola, dopo le migliaia il punto, dopo le unità il puntino in alto.
Fra le misure il decametro ha la marca dkm ed è annotato che le marche vanno scritte in corsivo minuscolo e senza punto.
Manca la data di pubblicazione, che qui mettiamo solo ipotetica in quanto le "recentissime misure metriche" risalgono al 1875, l'introduzione delle corone al 1892, e questa copia era inserita nel
In copertina si legge: "Cav. Dr. Fr. de Močnik - Quarto libro di aritmetica per le scuole popolari austriache elaborato da C. Kraus e M. Habernal - Ristampa inalterata dell'edizione del 1912 - Prezzo 36 centesimi.
È un libretto di 88 pagine che misura 13,5x20x0,7 cm. Contiene una "Sezione pima. Calcolo con numeri intieri", una "Sezione seconda. Calcolo con numeri complessi e con numeri decimali" e una ultima "Calcoli di conclusione e problemi misti" che qui si riporta per mostrare le competenze previste in uscite.
Fra le curiosità le marche per migliaia M., centinaia C., decine D., unità U.; la separazione tra numeri interi e decimali con il puntino in alto; la presentazione della nuova valuta in corone (K) e centesimi (h) introdotta in Austria colla legge del 2 agosto 1892.
Apparteneva a
In copertina si legge: "M. Zucalli Direttore della scuola civica "al Lazzaretto vecchio in Trieste" - Grammatica della lingua italiana. - Regole, esercizi e temi di Ortografia, Etimologia, Flessione, Sintassi e Comporre; compilati in tre parti concentriche con l'indicazione della pronuncia toscana ad uso delle scuole popolari - XVII edizione inalterata - Parte seconda IV, V e VI anno scolastico. - Approvato per le scuole popolari generali con decreto dell'ecc. e. r. Ministero del Culto e dell'Istruzione del 22 aprile 1902 N. 11.152. Prezzo: centesimi 50. Legata in 1/2 tela, Centesimi 60."
È un volumetto di 114 pagine, con la copertina rigida ed il dorso telato, dalle misure di 13,5x20,5x0,7 cm.
Sono state qui riprodotte le prime e ultime pagine con l'indice così da conoscere il programma proposto, la modalità di lavoro e le tematiche proposte.
Seppure questa copia manchi di copertina, sulla prima pagina si legge: "Nuova grammatica della lingua italiana con brevi nozioni intorno ai principali generi di componimento ad uso delle scuole per G Parato e C. Nottura - opera prescelta a libro di testo nelle principali Provincie del Regno per l'insegnamento della lingua e composizione italiana secondo gli ultimi Programmi - Edizione stereotipata - 84^ ristampa".
È un volumetto di 148 pagine, con la scrittura fitta e minuscola, dalle misure di 12,3x18,5x0,5 cm.
Si riportano qui l'ultima parte, "Nozioni intorno alla composizione" e l'indice, che danno l'idea del linguaggio, della forma e dei contenuti del tempo.
Questa copia apparteneva a Nicolina Galetti
Viste le scarse risorse della frazione e la richiesta del Comune, l'imperial Regio Capitano Distrettuale autorizza "che l'onorario del maestro della scuola di Stravino venga per un altro triennio pagato coi redditi della rispettiva Chiesa come avvenne pel passato".
L’I. R. Capitano Distr. richiama il Capo Comune Cavedine perché “pella scuola di Vigo coll’imminente anno scolastico, venga assunta una qualificata maestra con corrispondente salario”, risultando incomprensibile per il solo risparmio sia stata assunta una maestra non qualificata pagata soli 20 fiorini [annui]. “Anche il salario di soli f 40 pella maestra di Cavedine è evidentemente troppo meschino”.
“Così pure sarà riparato alla umidità della muraglia rimarcata nel locale delle scuole a Brusino e saranno ridotti ad uso di scuola i locali di Vigo togliendo anche l’intollerabile abuso della promiscuità del cesso pei fanciulli e pelle fanciulle.”rimarcò pure sotto ogni aspetto l’inopportunità pell’insegnanemnto promiscuo nella scuola di Stravino frequentata da più di 70 fra fanciulli e fanciulle, ed ordino che l’insegnamento deve essere dato separatamente. L’istituzione di apposita scuola femminile è reclamata anche dal bisogno dell’istruzione nei lavori femminili.”
“L’I.R. Reggenza applaude infine alla proposta fatta dal Sign. Ispettore Scolastico Distr. Sulla necessità d’assumere anche un’assistente che istruisca la gioventù dai 6 ai 7 anni dacché provenendo nello stesso locale e dallo stesso maestro cui è affidata l’istruzione dei giovani più adulti all’istruzione anche di quelli detà più tenera gli uni devono necessariamente venir negligentati a danno degli altri.
L'ispettore scolastico distrettuale ricorda al Capo Comune di Cavedine che "col giorno tre dell'imminente Novembre devono anche in questo Distretto essere riaperte le scuole elementari, e così pure nell'immediata domenica quelle festive di ripetizione, e mentre di ciò viene avvertito in pari tempo se Lo invita a disporre che le scuole del di Lei Comune vengano in sul fatto provvedute del necessario".
Il documento risponde ad un ricorso del Comune di Cavedine.
Due sono i problemi affrontati: qual’era il maestro che doveva insegnare a Vigo Cavedine (con 72 alunni c’era una sola classe) e con che stipendio.
Alla fine, nonostante la nota del Comune che “finora i docenti in Vigo percepirono un onorario di annui f 100”, “Col decreto dell’i.r. Consiglio scol. Distrettuale 30 ottobre 1894 N.782 venne nominato certo Emilio Berti a maestro ausiliare presso la scuola popolare sistematica in Vigo Cavedine per l’anno scol. 1894/95 con una remunerazione di f 150 ad onta che quel posto di maestro fosse stato conferito in via definitiva, con decreto dell’i.r. Consiglio Scol. Prov. 26 giugno 1894 N.2249 al docente Agostino Pasolli, lasciando quest’ultimo al suo posto anteriore in Laguna-Musté.”
“in esito al suesposto dovendo il maestro Agostino Pasolli occupare col nuovo anno scol. 1895/96 il posto di Vigo, pel quale è nominato in via definitiva, quest’i.r. Consiglio scol. distr. ha gìà predisposto per l’apertura al concorso del posto di maestro dirigente in Laguna Musté per l’anno 1895/96 coll’onoraio di f. 210 onorario stabilito per tal posto con anteriore decisione”
Il comune di Cavedine chiede alla Giunta Provinciale Tirolese di Innsbruck l’autorizzazione a cedere gratuitamente alla parrocchia l’orto attiguo alla casa comunale “per la fabbrica dell’asilo infantile e sala di ricreatorio [festivo per le ragazze] con annesso il relativo piazzale per la ricreazione” ricevendo risposta positiva.
In archivio la richiesta del parroco:
Don Antonio Spada scrive alla "Lodevole Rappresentanza comunale di Cavedine.
L'umile sottoscritto considerato come per promuovere l'istruzione e l'educazione della gioventù sia necessario erigere un asilo-ricreatorio nel quale in seguito verranno collocate le Suore che si applicheranno all'educazione dei bambini e delle ragazze nell'insegnare alle stesse i doveri ed i lavori di famiglia, a risparmio della stessa, così il cucito, il taglio, il ricamo ed altre, e così divenire brave e buone madri di famiglia, prega umilmente che gli siano ceduti a tale scopo gli orti a settentrione del palazzo municipale."
Il Capocomune risponde che la rappresentanza comunale "ha trovato di accordarle gratuitamente quel pezzo d'orto".
Questo non è un documento completo ma ben descrive la situazione delle scuole di Brusino prima della realizzazione del nuovo edificio: "compreso della necessità di un edificio scolastico per la frazione di Brusino ove gli scolari venivano radunati in due locali l'uno dall'altro distanti e antiigienici persino per gli animali".
La data è presunta dalla frase "il comune e la frazione di mutuo accordo misero mano all'opera e ancora nell'autunno del 1921 gli uditori poterono servire allo scopo."
Questo progetto prevede al piano terra palestra ginnastica, bagni, caldaia, locale di rivestimento; al primo e al secondo piano due scuole e due cessi.
Il progetto è stato così rivisto in base a
Il Dirigente Ufficio distrettuale politico di Trento scrive al sindaco del Comune di Cavedine che il progetto della scuola di Brusino va bene e prosegue il suo iter ma chiede che quello della scuola di Vigo Cavedine venga rivisto con l'aggiunta di un piano per ricavarvi lo spazio per altre due aule ed inserire palestra e gabinetti all'interno dell'edificio.
Questo progetto predisposto dal Commissariato Generale Civile Venezia Tridentina Sezione Lavori Pubblici presumibilmente nel 1920 prevedeva la costruzione di un nuovo edificio per la scuola popolare di Brusino con al piano terra un'aula ed una stanza riservata; al primo piano un'aula e la direzione; il sottotetto; i bagni interni.
Questo progetto predisposto dal carpentiere Emilio Comai di Vigo Cavedine nel marzo 1921 prevedeva la costruzione di un nuovo edificio per la scuola popolare di Brusino con al piano terra l'asilo, la sala d'adunanza e due cessi esterni, al primo piano due scuole con tre bancate ciascuna; il sottotetto.
Supplica dei rappresentanti frazionali di Vigo Cavedine al Municipio di Cavedine per la costruzione di un edificio ad uso canonica con annessi locali scolastici.
Vi è allegato un rapporto del perito-geometra Quintilio Manara che individua lo spazio adatto per tale costruzione descritto anche attraverso uno schizzo preliminare del paese con inserito il desiderato edificio.
I. R. Ingegnerato Distrettuale Trento si rivolge alla Pretura di Vezzano per richiedere una modifica al progetto riguardante la "adattazione dei necessari locali scolastici per la frazione di Laguna-Mustè Comune di Cavedine" previsti nei due edifici attigui sulla piazza di Cavedine. A tal fine allega un nuovo progetto "nel quale vengono proposti due locali per le scuole maschili nel secondo piano della casa comunale coll'entrata dalla parte della stessa casa, e due locali nel secondo piano della casa Dorigati con separato accesso mediante una nuova scala che mette nel ponticello al di dietro, sul quale saranno aperti i due usci ai due locali per la scuola femminile".
I locali risultano "convenientemente lucidi, e ventilati, e con modica spesa si potranno ottenere le quattro scuole per 230-240 individui."
Allega poi anche il programma che prevede la costruzione dell'opera per la primavera successiva ed esplicita altri particolari:
"Un fornello nella parete per metà sarà collocato per riscaldare i locali N I e II, ed un ugual fornello sarà adattato per riscaldare i locali N II e IV i quali verranno riscaldati all'esterno l'uno nell'andito, e l'altro sul ponticello".
!Il cesso pelle scuole dei ragazzi verrà adattato nell'andito in I, e quello pelle ragazze dovrà essere provveduto per collocarlo nel primo piano della casa Dorigati, in un qualche angolo a ciò adattato."