Pubblici esercizi

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  • Locandina cantina Beniamino Bassetti

    Locandina che elogia la produzione di Vino Santo della cantina Beniamino Bassetti, che ha operato a Santa Massenza fino alla seconda metà del 1900.
  • Cartolina cantina Beniamino Bassetti

    Cartolina della cantina Beniamino Bassetti ancora vuota. La cartolina recita la specialità di produzione della cantina, il Vino Santo, oltre a vini bianchi, neri, acquavite e altre. La cantina chiuse la sua attività nella seconda metà del 1900.
  • Ragazza in bicicletta

    Dietro la ragazza in bicicletta possiamo vedere la scritta [ALBERG]O DUE LAGHI - VINO SANTO. Là dove si serviva il rinomato vino santo era d'uso un tempo farlo ben presente ai viaggiatori con scritte in evidenza.
  • Paket/Geld Bestellkarte (Buoni d'Ordine di Pacchi/Denaro)

    Si tratta di buoni d'ordine di pacchi e denaro dell'ufficio postale di Vezzano datati 4-5 e 9 dicembre 1916. Possiamo riconoscere il numero dell'ordine (Nummer), l’ufficio postale (Postamt), il destinatario (Empfänger),il valore (Wert), le spese postali (Zustellgebühr).
  • Processione di San Valentino a Vezzano

    Il 2 maggio 1945 terminò ufficialmente il secondo conflitto mondiale in Italia ed a Vezzano, il sabato successivo, venne effettuata la celebrazione solenne qui immortalata. Essa era prevista dalla preghiera e voto fatta per ottenere l'intercessione di San Valentino da autorità ecclesiastiche, civili e popolazione del Comune di Vezzano il 14 febbraio del 1944, nella quale si legge: "...ottenute le sospirate grazie, vogliamo mostrare la nostra riconoscenza impegnandoci oggi con voto solenne a celebrare, appena cessata la guerra, una festa di ringraziamento, portando in processione la benedetta tua immagine, seguita come scorta d'onore dalle Autorità e rappresentanze di tutto il Comune." Si vedono gli archi da festa con in cima lo stemma comunale, e la scritta "Grazie San Valentino d'averci salvati"; sulla sinistra si scorge parte della facciata della chiesa di Vezzano mentre sulla destra si vede parte dell'edificio del Bar alla Posta, sulle cui finestre sono esposte delle lenzuola bianche, come da tradizione.
  • In bicicletta a Vezzano

    Loredana Garbari in bicicletta all'esterno del ristorante che si trovava vicino alla fontana della piazza di Vezzano: da notare la scritta che pubblicizza il Vino Santo, che vendevano all'interno del locale.
  • Soci Cassa Rurale Santa Massenza

    Fotografia scattata a Santa Massenza, nel cortiletto vicino all'edificio che ospitava la sede della Cassa Rurale, vede ritratti i soci della Cassa Rurale, ritrovatisi probabilmente per una riunione; devono aver chiamato Ermenegildo Garbari perché potesse immortalare il momento.
  • Bollette di pagamento imposte di consumo

    Alcune bollette riportanti importi e dati risalenti al 1930-1932 del (forse) signor Tomasi Ferruccio. Da notare di particolare nella seconda la parte dedicata al trasporto, che è stata compilata con orari precisi. A parte le cifre, le scritte sono purtroppo per lo più illeggibili. I francobolli hanno mantenuto il loro colore brillante.
  • Intervista a Diomira Grazioli

    Diomira Grazioli, nata nel 1939, ci racconta della sua famiglia, degli anni che spese facendo la maestra, dell'osteria gestita dalla sua famiglia in paese a Vezzano e i ricordi della Seconda Guerra Mondiale.
  • Alla dogana

    Un folto gruppo di persone, completo di "balilla", "piccole italiane", maestro di scuola e brigadiere dei carabinieri, attende evidentemente un ospite di riguardo presso la dogana a Padergnone, ma non ci è dato sapere chi. Era chiamata Dogana il grande edificio a mo' di capannone costruito parte in legno e parte in muratura, al fine di ospitare, a partire dal 1895, il cambio di cavalli della corsa con messaggeria postale Trento-Ponte Arche [come troviamo nei documenti dell'epoca]. In sèguito, fino al suo smantellamento negli anni Cinquanta, la costruzione fu usata come locale pluriuso, compreso l'adattamento a sede per le recite della filodrammatica padergnonese denominata 'Ginestra'. Sulla destra della foto è ben visibile la scritta "ALBERGO VINO SANTO". Era al tempo l'unico albergo del paese ed era denominato "Albergo al Gallo". In basso vi è la data espressa anche come "A XVI". L’obbligo di aggiungere, in numero romano, l’anno dell’era fascista accanto a quello dell’era volgare entrò in vigore a partire dal 29 ottobre 1927, adottando come data di inizio quella della Marcia su Roma (28 ottobre 1922); l'anno XVI E.F. andava perciò dal 28 ottobre 1937 al 27 ottobre 1938 . Sul retro è impresso un timbro solo parzialmente visibile; si riesce a leggere: PEDROTTI MARIO FOTOGRAFO.
  • Intervista a Giorgio Tozzi, proprietario della storica macelleria di Vezzano

    Giorgio Tozzi, classe 1942, ci parla delle origini della sua macelleria, spaziando fra ricordi e racconti, che vanno dalla Prima alla Seconda Guerra Mondiale, alle attività che una volta si svolgevano lungo la Roggia di Vezzano.
  • Richiesta contributo Bassetti

    Semplice domanda in carta bollata da L. 100 all'Assessorato Regionale ai Lavori Pubblici, con la quale Quirino Bassetti chiede un contributo per ampliare il suo negozio di Fraveggio, in base alla legge sul miglioramento dei pubblici esercizi.
  • Progetto ampliamento negozio Bassetti

    Il progetto grafico ci permette di localizzare esattamente l'edificio ormai scomparso e di comprendere come era fatto prima dell'ampliamento. Il preventivo di spesa qui digitalizzato è una copia costituita di tre pagine battute con la macchina da scrivere utilizzando carta carbone e fogli leggerissimi, come era d'uso fino all'avvento dei fotocopiatori negli anni '80. Dal preventivo si può capire come la spesa più ragguardevole fosse costituita da bancone e scaffali. Questi documenti non sono datati, la data del 1957 si presume dalla richiesta di contributo fatta da Quirino Bassetti per l'ampliamento in oggetto.
  • Interno della bottega di Quirino Bassetti

    Il bancone, realizzato artigianalmente dalla ditta Gentilini di Vezzano, occupava gran parte della bottega, si possono notare la bilancia, l'affettatrice, i salumi appesi, molti contenitori di prodotti venduti sciolti, prodotti confezionati e... un vasetto di fiori freschi. La foto è stata scattata in occasione dell'apertura del negozio ampliato.
  • La bottega di Fraveggio

    Il negozio esisteva a Fraveggio dagli anni ‘20 ed era di proprietà della signora Francesca Bressan ved. Faes, conosciuta da tutti col nome di Fanni. Nel 1930 Bassetti Quirino, allora ventiduenne, rilevò la licenza di vendita a nome di Fratelli Bassetti e riprese l'attività nello stesso locale, di proprietà della signora. Rimase in affitto presso di lei e successivamente presso il figlio Luigi Bressan fino alla cessazione della sua attività avvenuta nell'anno 1982. La licenza acquistata era una licenza speciale, chiamata "universale" perché consentiva la vendita di tutti i prodotti allora in commercio, ad eccezione dei medicinali. (alimentari, generi vari, attrezzi agricoli, mercerie, veicoli in generale...) La licenza tabacchi, la n°5 di Vezzano, era a parte ed era monopolio statale. Il locale venne ampliato (vedi progetto) a spese di Bassetti Quirino in conto affitto nel 1957. Durante i lavori di ristrutturazione il servizio di vendita non fu mai interrotto e il negozio si trasferì in una vecchia cucina nella casa di fronte, di proprietà del sig. Ernesto Bressan. L'inaugurazione del nuovo negozio fu un evento per gli abitanti di tutto il paese, oltre che per quelli del paese di Lon, che raggiungevano ancora Fraveggio dalla vecchia strada. Fino al 1947, quando venne costruita la strada attuale, anche gli abitanti di Margone facevano riferimento alla "botega del Guerino" in quanto passaggio obbligatorio per l'accesso al sentiero di Scal, il più veloce collegamento tra il paesino e il fondovalle. È importante ricordare anche il nuovo arredamento interno del 1957, ai tempi all'avanguardia: fu costruito prevalentemente in legno, con precisione e maestria dalla ditta di falegnameria Guido, Luigi e Giuseppe Gentilini, di Vezzano. L'attività di vendita veniva svolta prevalentemente dal Guerino: di solito veniva sostituito all’inizio dalla sorella Maria, in seguito dalla moglie Mariota e dalla figlia Claudia, solo per un pomeriggio in settimana, il giovedì, quando lui doveva recarsi a Trento per i rifornimenti e per la "leva tabacchi". Altre uscite le faceva per rifornirsi direttamente dai produttori: l’olio a Cassone sul Garda, i rastrelli per il fieno ad Andalo... Anche i suoi mezzi di trasporto per i viaggi in città, si sono aggiornati coi tempi: si è passati dal carro con il bue, al carro con il cavallo e poi alla Fiat Balilla, alla Fiat Giardinetta, fino poi alla Fiat 1100 e alla Fiat 128. La bicicletta e successivamente la Vespa comunque servivano quotidianamente per gli spostamenti dalla casa di Vezzano al negozio. Verso il 1965 la denominazione della licenza cambiò ragione sociale: da "ditta Fratelli Bassetti " a "ditta Bassetti Quirino". A metà degli anni '70 anche a Fraveggio cambiarono tante cose: il negozio iniziò a chiudere la domenica, furono introdotte tantissime nuove merci, ma soprattutto la modalità self service sostituì la vendita diretta da parte del negoziante. La gran parte dei prodotti in precedenza veniva infatti venduta sciolta, pesata sulla bilancia, incartata a mano... poi un po' alla volta tutto arrivava e veniva venduto già confezionato: in bottiglia, in scatolette di latta, in confezioni di carta. L'arredamento interno del negozio fu pertanto completamente sostituito da scaffali alla portata dei clienti; al banco rimasero gli affettati, i formaggi e altri prodotti freschi. Anche per il Guerino cambiò il lavoro, per certi aspetti fu più comodo... rimase tuttavia la nostalgia di quello che ormai era diventato "passato". La “botega”, come luogo di incontri per tutti comunque rimase uguale nel tempo: oltre alle donne alle quali era quasi riservato l'incarico di fare la spesa, in bottega arrivavano tutti i giorni il postino, i carabinieri quando compivano il loro giro di ronda, il medico che chiedeva dove abitavano i pazienti, il parroco che veniva a confessare il sabato pomeriggio... Nel 1982, “el Guerino”, ormai settantaquattrenne, dopo aver ricevuto dall'associazione dei Commercianti l'Aquila d'oro per i 52 anni di attività, passò il testimone alla signora Carla Verones di Fraveggio. Lei gestì il negozio fino all'estate del 1984; a quel punto gli investimenti necessari per adeguarsi alle nuove normative la indussero ad abbandonare questa attività. Fraveggio era al tempo un paese molto più piccolo di oggi e la gente si spostava già con facilità per cui un negozio non si presentava più come un investimento remunerativo ma rimaneva indubbia la sua valenza di servizio sociale, per questo venne rilevato dalla Famiglia Cooperativa di Vezzano, che ne fece un punto vendita, con orario via via più ridotto, finché la gestione divenne insostenibile e chiuse definitivamente i battenti. Nel 2002 il negozio, da tempo inutilizzato, fu demolito, insieme al terrapieno a lato strada ai piedi della chiesa, per realizzare un intervento di riqualificazione e di arredo urbano che non ha solo cambiato la veste dell’ingresso del paese, ma ne consente anche l’uso come punto di ritrovo. Le novità che un tempo si venivano a sapere grazie ale “ciacere de botega”, oggi nello stesso luogo si possono avere consultando la bacheca comunale e confrontandosi coi paesani seduti sulla panchina: è cambiata la destinazione d’uso ma non la funzione sociale di quell’angolo di Fraveggio.
  • Lago di Massenza (Trentino)

    Visuale delle rive intonse del lago a fianco della strada che porta ai "Due Laghi" come si presentava fino al 1947, quando sono iniziati i lavori alla centrale idroelettrica di Santa Massenza. I tavolini in primo piano ci fanno pensare che al momento dello scatto il palazzo vescovile sia stato albergo (dal 1905). L'olivo è nel suo ambiente naturale.
  • Chiesa parrocchiale di S. Massenza

    Sulla destra vediamo un uomo intento ad attingere acqua da un pozzo per caricare un'irroratrice manuale, mentre sulla sinistra è visibile il cancello ligneo del Palazzo Vescovile menzionato a p.10 della pubblicazione "Ville, torri e palazzi di Vallelaghi : Padergnone, Santa Massenza e Terlago". La data è ricavata dal timbro postale. La cartolina è scritta da una villeggiante "servita come una principessa".
  • Ex Palazzo Vescovile ora "Pensione Clementi"

    Il palazzo vescovile nel 1905 venne venduto a privati e trasformato in albergo, fece di Santa Massenza la "Piccola Nizza de Trent" attirando molti turisti da tutto il Tirolo. Nel 1947 iniziarono a riempire la parte settentrionale del lago coi materiali di scavo provenienti dalle gallerie per la costruzione della centrale idroelettrica, allontanando così il palazzo dal lago. La foto pubblicitaria dell'albergo risale quindi a questo arco temporale, come si vede era collegato con una scala alla darsena.
  • Albergo "da Santo" S. Massenza

    Questo albergo è stato attivo fra il 1930 ed il 1970 circa. Curioso il fotomontaggio che avvicina il lago all'albergo.
  • La piazza di Vezzano

    Cartolina acquerellata con veduta della piazza di Vezzano spedita il 10 maggio 1908. Si notano alcuni negozi, l'hotel Croce d'oro, la farmacia Tononi, un gruppo di uomini, una lanterna in primo piano, dei comignoli elaborati. Si vedono inoltre un mezzo d'epoca e l'angolo con la fontana presentati su altre foto:
  • Taglio della legna

    Una catasta di legna sta per essere tagliata a mano. Il signore ritratto in un momento di pausa appoggia la pesante scure (manàra) sul ciocco (ciòc). Una carriola è già piena di legni tagliati (stróssi). Poco distante una sega è appoggiata ad un cavalletto (càora) adatto a trattenere il palo mentre lo si sega. Tutto il lavoro veniva svolto a mano senza l'aiuto di nessun mezzo a motore. La "càora" veniva usata anche dai bambini da cavalcare per gioco, tenendosi alle corna pur senza muoversi di un passo. La casa sullo sfondo era stata usata fino alla metà degli anni '40 come bar con bocce e balera. Sporgente dalla casa a fianco si vede il classico gabinetto del tempo.
  • La piazza di Lon

    La foto risale al più tardi al 1961, anno in cui è stata realizzata la piazza di Lon, qui ancora sterrata. Sulla casa che si affaccia sulla piazza è visibile la traccia di una precedente insegna di quella che era l'osteria del paese fino alla fine degli anni '50. Nella casa a fianco si nota la presenza di una nicchia vuota che un tempo conteneva una Madonna. Di fronte un letamaio e poco distante un gruppo di ragazzi. Dal lato opposto della strada, appoggiata ad una casa si nota una "bèna", grande contenitore per il trasporto di letame ed inerti che veniva posto sul carro.
  • Pecore a Lon

    Un gregge esce dal paese. Si notano la strada interna sterrata e la nuova strada per Margone-Ranzo, costruita tra 1947 e il 1954, asfaltata. Bene in vista all'entrata del paese un punto luce dell'illuminazione pubblica. Sulla foto con la chiesa in lontananza si vede sulla sinistra il "Ristorante Fior di Roccia", costruito nel 1958, che ci permette di datare la foto successivamente a tale data. Nella foto col gregge si vede, al di sotto dell'entrata in paese, il punto dove è stato realizzato il pubblico lavatoio alla sorgente della roggia che poi scende a Fraveggio e si getta nel lago di Santa Massenza. Un tempo si presentava diversamente e, fino alla realizzazione dell'acquedotto potabile, era lì che la gente di Lon andava a prendere l'acqua,
  • Processione di San Valentino

    Queste foto sono state scattate alla cerimonia di commemorazione del voto di San Valentino, che dal 1945 si celebra ogni anno la prima domenica di settembre a Vezzano. Si vede San Valentino che lascia la chiesa seguito da un grande gonfalone. La confraternita che porta il santo veste una tunica bianca con lunga cintura rossa annodata in vita e mantellina rossa. Bandierine triangolari bianche e rosse ravvivano sia la piazza centrale che piazza Perli. Un copriletto ed un coperta sono stesi ai balconi, usanza molto praticata in passato per abbellire le case in queste occasioni. Alla processione partecipano, oltre i numerosi fedeli, la banda, gli alpini e i carabinieri. In piazza centrale si notano le insegne dell'albergo Stella d'oro e del bar accanto alla fontana monumentale, lavori in corso sull'edificio al lato opposto della piazza che potrebbero permettere una datazione più precisa delle foto, le insegne della cassa rurale e di una edicola sul lato lungo via Roma, la vecchia illuminazione pubblica, i cavi aerei della corrente con i bracci di sostegno delle linee elettriche muniti di isolatori in ceramica.
  • La Banda Sociale di Cavedine a Vezzano

    Si noti la permanenza del negozio di alimentari e della sede dei Vigili del Fuoco descritti nel contenuto al link sottostante: