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  • Velo da messa

    Lo indossava la donna quando si recava in chiesa. Tassativamente era di colore nero. Il più frequente era il velo a forma di triangolo ma si poteva trovare anche il velo lungo intarsiato di ricami. Si custodiva nel cassetto del comodino con la corona e il libretto delle Massime Eterne
  • Gruppo di donne nei pressi della chiesa di Pergolese

    La fotografia ritrae un gruppo di donne in un piccolo campo di fiori nei pressi della Chiesa di Pergolese. Sullo sfondo si notano le tipiche "arche" che venivano realizzate in occasione di particolari festività e/o ricorrenze. Sempre sullo sfondo è possibile notare alcune abitazione tipiche del luogo. Sul retro della fotografia appare la seguente descrizione: "Maria Molinari...le signore Comai di Vigo."
  • Una nonna con i due nipotini

    Le anziane all'epoca portavano dei lunghi e accollati abiti scuri. A terra c'è un trattore giocattolo. La data è riportata sul retro a penna.
  • All'ombra del Brenz

    Documentario realizzato in occasione del 120° anniversario dalla fondazione della Banda Sociale di Cavedine caricato in una playlist sul canale Youtube dell'associazione, scomposto nei suoi capitoli
  • La Bandina Sociale di Cavedine sfila al Giubileo Hoferiano ad Innsbruck

    Il presidente della Bandina Francesco Baceda nel 1907 intrattenne con le autorità tirolesi un fitto carteggio per ottenere l'autorizzazione ad indossare una nuova uniforme, già confezionata. Dopo un anno di rifiuti e ricorsi, poichè la divisa assomigliava troppo a quella degli ufficiali italiani, nel 1908 la richiesta venne definitivamente respinta, con grande rammarico dei bandisti. Nel centenario dell'insorgenza tirolese è indetto il 28-30 agosto 1909 ad Innsbruck il primo "Giubileo Hoferiano", con rappresentaze da tutto il Grande Tirolo. La Bandina aprì il corteo dell'intera delegazione trentina, e per l'occasione, le autorità tirolesi fornirono una divisa, poi mantenuta fino agli anni '60 come uniforme ufficiale, alternata però a quella di taglio italiano. In testa allo schieramento, il mazziere: figura oggi quasi scomparsa nel mondo bandistico.
  • La Bandina Sociale di Cavedine nel 1905

    Il gruppo indossa la primissima divisa, costituita dal solo berretto con stemma della lira e visiera, unico elemento distintivo. È presente il mazziere (il quarto da sinistra, seduto nella prima fila; indossa una fascia con la lira). Il maestro è il sesto da sinistra, contraddistinto dalla bacchetta. Due uomini indossano la stessa spilla/fiore della prima fotografia reperita della Bandina Sociale di Cavedine (1892-1897, v. link sottostante). La data è scritta nell'angolo in basso a destra della pagina di album.
  • Don Domenico, don Evaristo e la Banda di Cavedine

    Fotografia di gruppo realizzata al termine della processione con la nuova statua della Madonna destinata alla Chiesetta delle Coste donata da Aleandro Merlo nell'autunno del 1952. Nello scatto sono presenti l'allora parroco di Vigo Cavedine don Domenico Vanzetta, don Evaristo Bolognani e la Banda di Cavedine.
  • La Banda Sociale di Cavedine in Piazza Italia nel 1929

    In questo scatto la banda indossa la divisa in tessuto di loden grigio con bordature verdi ricevuta al Giubileo Hoferiano nel 1909, caratterizzata da un cappello con una lunga penna di gallo cedrone; la divisa attuale riprende questo elemento. La data è tratta da una dedica sul retro.
  • La Banda Sociale di Cavedine presso la Villa al Lago (Pietramurata)

    La banda è qui ritratta in gruppo assieme ad altre persone nel cortile della villa e sulle sponde del lago di Cavedine, probabilmente sempre per un concerto privato in occasione di una festa organizzata da un finanziatore dell'associazione. La divisa è quella di taglio italiano, confezionata nel 1907, caratterizzata da un cappello con piumaggio alla bersagliera, una giacca verde con spalline rosse e pantaloni verdi con una banda rossa.
  • Ritratto di uomo in abito elegante

    La fotografia ritrae un uomo anziano vestito con l'abito delle festività, quasi sempre accompagnato da un grande cappello scuro.
  • Gruppo di uomini a Stravino

    La fotografia ritrae un gruppo di uomini di Stravino davanti all'ingresso della chiesa. Tutti vestono con un abito elegante, tipico delle festività o delle occasioni importanti. Lo scatto riporta la firma dello studio fotografico "G.B. Unterveger, Trento".
  • Famiglia Dallapè

    La fotografia ritrae Giulio e il fratello Celeste Dallapè assieme ai genitori.
  • Gruppo di persone di Stravino

    La fotografie ritrae una o più famiglie originarie di Stravino. Lo scatto è stato realizzato per l'occasione in un ambiente naturale, lontano dal centro del paese. L'abbigliamento indossato è tipico degli anni '20-'30 del 1900.
  • Gruppo di giovani uomini

    Gruppo di giovani uomini davanti al vecchio calzaturifio Dallapè. Sul retro della fotografia appaiono i seguenti nomi: Tullieto, Otorino, Elio Ranzo, Aldon, Giulio e Celeste.
  • Anziana nei pressi di Castel Madruzzo

    La fotografia ritrae una donna anziana impegnata in un lavoro a maglia. Lo scatto è stato realizzato in campagna e sullo sfondo si nota il castello di Madruzzo. La donna indossa un abito nero lungo e molto coprente.
  • Donne di casa Ceschini

    Le sorelle Maria, Silvia, Ida e, dietro, la cugina Maria Dorigatti. Silvia emigrerà poi nel 1920 negli Stati Uniti. Gonne, maniche e capelli assolutamente lunghi erano tutti d'obbligo al tempo. La foto in formato 18x24 cm, scansionata in questa occasione, è una ristampa recente dell'originale messo a disposizione per una mostra.
  • Le sorelline Giavarina nel 1948

    Maniche gonfie, pizzi, pieghettature, fiocchi sui capelli caratterizzavano l'abbigliamento festivo delle bimbe.
  • Ritratto di Albina Pederzolli

    La data dello scatto è presunta all'incirca dai dati anagrafici di Albina Pederzolli: è nata nel 1878 e morta nel 1966. La donna veste con una blusa a collo alto nel tipico stile dei primi anni del 1900.
  • Ritratto di Albina Pederzolli

    Ritratto di Albina Pederzolli, maestra elementare per 47 anni nella scuola elementare di Stravino. La data dello scatto è presunta all'incirca dai suoi dati anagrafici: è nata nel 1878 e morta nel 1966. La donna veste con un abito molto elegante e prezioso, il cui stile è tipico dei primi anni del 1900. La possiamo vedere anche in altre fotografie:
  • Donne nei pressi di via Rosmini a Stravino

    La fotografia ritrae un gruppo di donne nei pressi della vecchia via Rosmini a Stravino. Si noti la strada in selciato, tipica anche dei centri storici di altri paesi limitrofi. Sullo sfondo è possibile notare il capitello di San Rocco.
  • Gruppo di donne di Cavedine

    La fotografia ritrae un gruppo di donne di Cavedine di varie fasce di età, probabilmente un gruppo AC (Azione Cattolica). Nell'insieme si distinguono poche donne che, disponendo di condizioni economiche agiate, vestono più ricercate e alla moda. Lo scatto è stato realizzato nel cortile della canonica di Cavedine in data 3 marzo 1932. Nella parte centrale del gruppo è presente la maestra Bortolotti e la prima donna posta in seconda fila da destra è Giuseppina in Angeli, comunemente soprannominata "comare", ostetrica della zona.
  • "Le cantarine de Lasin"

    Così venivano chiamate le componenti del coro femminile amatoriale di Lasino. Tra loro, davanti in centro, la maestra dell'asilo Domenica Anna Ceschini (1885-1966). La foto in formato 18x24 cm, scansionata in questa occasione, è una ristampa recente dell'originale messo a disposizione per una mostra.
  • Foto per la Prima Comunione

    All'epoca le bambine indossavano un abito bianco col velo. Le mani guantate di questa bambina reggono l'attestato dell'avvenuto sacramento. Sulla sedia, il libro delle preghiere che ogni bambina aveva. La foto in formato 18x24 cm, scansionata in questa occasione, è una ristampa recente dell'originale messo a disposizione per una mostra.
  • Battesimo di Nellj Giavarina

    All'epoca i bambini venivano battezzati il giorno stesso o quello immediatamente seguente la nascita. Le partorienti, considerate impure, non potevano partecipare alla cerimonia e i neonati venivano solitamente portati in chiesa da un'altra donna della famiglia. Nella foto la bambina è ritratta in braccio alla nonna Pasquina ed è accompagnata dalle sorelle. Si noti il prezioso tradizionale porta enfant da cerimonia bianco nel quale la bimba, tutta vestita di bianco, era ben protetta per la sua prima uscita da casa. Lo zio, che si era avvicinato al mondo della fotografia quando era militare ad Addis Abeba, emigrato in Belgio si era comperato la macchina fotografica e così quando rientrava a Lasino fotografava i suoi familiari. Spesso dobbiamo ai nostri emigrati le testimonianze fotografiche dei nostri antenati.