Contenuti

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  Vaso

  Contenitore aperto, usato per i fiori. Non era presente in tutte le case se non quelle un po’ agiate, in qual caso si poneva in mezzo al tavolo posato su un centrino. I fiori non erano coltivati negli orti se non i fiori di calendula o qualche arbusto di rose che cresceva spontaneo..
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  Spremilimoni

  In casa si conservava un limone in caso di necessità, era considerato come un toccasana per diverse patologie leggere: per il mal di stomaco si prendeva una limonata, per il mal di testa un succo di un limone con il caffè, ed infine la sua buccia utilizzata per la confezione di dolci.
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  Oliera

  Pezzo in vetro da tavola, costituito da due ampolle, una per l'olio e l'altra per l'aceto
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  Bicchieri

  Bicchieri di diverse misure e forme.
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  Servizio di bicchierini

  Probabilmente era un regalo di nozze. La donna di casa conservava gelosamente il servizio nella vetrina “in bella vista”,utilizzandolo solamente in caso di festività
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  Coperta

  Si posizionava sul letto. Era tessuta con i cascami dei bozzoli. Ne derivava un filato di seta di bassa qualità. Era comunque tessuta con un altro filato di lana ottenendo una stoffa un po’ grezza ma che serviva per confezionare coperte ed anche pantaloni da lavoro per uomini. Il tessuto così ottenuto era denominato “tessuto de petoloti”
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  Fasce da neonato

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  Fasce per neonati

  Servivano per fasciare il neonato. Erano lunghe anche 2 mt. e da un lato avevano due fettuccine per l’allacciatura.
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  Arricciacapelli

  Le giovani utilizzavano questo arnese per ondulare i capelli e formare la “leca” ossia una ciocca di capelli che scendeva su parte della fronte. Si scaldava sulle brace
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  Arricciacapelli

  Arnese metallico, che, opportunamente scaldato, sulle brace era usato per arricciare o ondulare i capelli.
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  Scatolette

  Scatola che conteneva prodotti dell'erboristeria torinese Ulrich Domenico per aromatizzare da 50 a 70 litri di Vermouth.
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  Mestolo per l’acqua

  Serviva per raccogliere l’acqua calda dalla vaschetta inserita nella cucina economica. Aveva un manico lungo ed un piccolo contenitore rettangolare. Solitamente era a portata di mano sul passamano della “fornela”.
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  Saliera

  piccolo recipiente in cui si contiene il sale per la tavola, costituito da due piccoli recipienti in vetro ed in mezzo un contenitore in alzata per inserire gli stuzzicadenti.
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  Treppiede

  arnese di cucina costituito di un triangolo di ferro, che poggia su tre sostegni e serve per mettere una pentola al fuoco
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  Coltello da formaggio

  Si utilizzava per tagliare le forme di formaggio che si producevano al caseificio del paese.
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  Mezzaluna

  Serviva per tritare le cipolle o altre piante (prezzemolo, aglio ecc.) da aggiungere alle pietanze.
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  Batticarne

  Arnese di legno per schiacciare e ammorbidire la carne prima di cuocerla, sulla piccola superficie si trovano dei dentelli per rompere le fibre della carne.
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  Pignatta

  Contenitore di liquidi. Si poteva mettere sul fuoco come utilizzarla per la loro conservazione. Interamente in alluminio compreso anche il manico.
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  Tostino

  Il suo utilizzo consisteva nell'abbrustolire orzo, soia, mais. S’introducevano i chicchi dei rispettivi cereali all’interno del cilindro, si metteva sopra il fuoco, intanto un’elica interna mossa dall’esterno da una manovella muoveva i grani per non farli bruciare.
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  Pignatta

  Utensile da cucina per riscaldare alimenti liquidi. E’ provvisto di una sola ansa. Gli utensili da cucina in alluminio e rame, in presenza di qualche fenditura erano portati al stagnin (pignattaio) perché provvedesse alla loro riparazione. Lo stagnino arrivava in paese qualche volta all’anno.e mettendosi in piazza accendeva un focherello per procedere alla stagnatura degli oggetti.
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  Lucerna

  Era il lume portatile costituito da un basamento in metallo da una coppetta in vetro che conteneva l’olio con lucignolo ed un vetro a forma allungata bombato alla base e stretto all’altezza (che in questa lucerna manca), che serviva per ampliare la fiammella.Il lucignolo era una piccola treccia di fili che aspirava l’olio e produceva la fiammella.
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  Porta candela

  Serviva per sostenere la candela, che era inserita nella spirale. Il nome “bugia” deriva dalla città di Bugia (Algeria) dove erano prodotte le candele. Si collocava sul tavolo della cucina e si accendeva al momento della cena.
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  Acquasantiera a pila

  Acquasantiera era collocata a fianco del letto. Dalla sua conchiglia si attingeva l’acqua santa per il segno della croce. Manufatto ricco di decorazioni a sbalzo.
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  Attizzatoio

  Arnese per attizzare il fuoco. Appeso al passamano della cucina economica, serviva per ravvivare il fuoco.
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  Velo da messa

  Era indossato dalla donna quando si recava in chiesa