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  • Calze

    Indumento femminile. Calze confezionate a mano con ‘l bombas (filo di cotone). Hanno la soletta realizzata con un altro filato; significa che la parte del sottopiede era stata sostituita. Questo procedimento si adottava per non dover scartare l’intero manufatto. Indossate le calze superavano di poco il ginocchio e erano trattenute con un elastico.
  • Camicia

    Indumento femminile intimo, la camisa era indossata sopra il copribusto, e sopra la camisa vestivano ‘l sotanel.
  • Attaccapanni

    Era fissato ad una parete in camera da letto. Manufatto elegante, probabilmente faceva parte dell’arredamento della stanza.
  • Fascia per neonato

    Serviva per fasciare il neonato. Questi appena nato era completamente fasciato dal collo fino alle caviglie la procedura serviva per irrobustire la struttura ossea ancora debole dell’infante. .
  • Girocollo

    Parte degli indumenti femminili. Era staccabile e sovrapposto sopra un vestito dai toni scuri, dava un tocco di raffinatezza.
  • Grembiule della cameriera indossato al momento di servire al tavolo

    Indossato dalla ragazza che andava in servizio in casa privata. Per il servizio in tavola oltre a questo indumento la “servetta” aveva l’obbligo di mettere in testa la cufietta e indossare un vestito scuro.
  • Velo da messa

    Lo indossava la donna quando si recava in chiesa. Tassativamente era di colore nero. Il più frequente era il velo a forma di triangolo ma si poteva trovare anche il velo lungo intarsiato di ricami. Si custodiva nel cassetto del comodino con la corona e il libretto delle Massime Eterne
  • Biancheria per la camera

    Asciugamani di diversa fattura; chi con frange, chi con ricami, chi con intarsi. Facevano parte della dote che la donna al momento de matrimonio portava con sé nella nuova famiglia. La dote era confezionata dalla ragazza che iniziava ancora giovinetta a ricamarla.
  • Messalino

    Libro per seguire la celebrazione della S. Messa. Ogni donna possedeva un libretto che portava con sé durante la funzione sacra della mattina. Conteneva le preghiere del mattino e della sera. Invocazioni ai santi e le litanie.
  • Siringa e porta siringa

    Utilizzato da infermiere o ostetriche per fare le iniezioni.
  • Saliera

    Porta sale e pepe da tavolo. Poteva essere di fattura diversa ma comunemente di vetro. Il sale era un alimento costoso e molto raro. Si acquistava presso i negozi autorizzati di “Sali e Tabacchi” in quanto derrata di monopolio.
  • Candeliere

    È’ un oggetto con la funzione di reggere la candela.
  • Tazzina da caffè

    Utilizzata per servire il caffè. Questo tipo di tazzina era alquanto piccola, elegante e decorata con motivi per lo più floreali. La sua ristretta forma dipendeva dal fatto che la bevanda del caffè era costosa e pertanto necessitava una modesta consumazione. Questo tipo di tazzina era utilizzato in occasioni di feste
  • Coperchi

    Di varie forme e misure, utilizzati per coprire le varie pentole. Quando non erano in uso venivano posti in una rastrelliera appesa al muro accanto alla fornela (cucina economica).
  • Servizio di bicchierini

    Utilizzati per servire liquori. Era in uso offrire all’ospite un grappino o un liquore fatto in casa dalla massaia (nocino, maraschinLa grappa era distillata presso la Cooperativa che ritirava dal vignaiolo le vinacce, questi era retribuito con alcuni litri di acquavite. Con questa la donna preparava i liquori sopraddetti.
  • Oliatore per macchinina da cucire

    Serviva per oliare il meccanismo della macchina da cucire. Quest’ultima era presente in quasi tutte le case, le donne economizzavano per poterla comperare e così poterla utilizzare per la realizzazione del vestiario per tutta la famiglia.
  • Piletta dell’acqua santa

    Posta a fianco della testiera del letto conteneva l’acqua santa. Prima di coricarsi e al momento di alzarsi era usanza cristiana farsi il segno della croce utilizzando l’acqua santa contenuta nella piletta. L’acqua era benedetta il Sabato Santo e conservata gelosamente in una bottiglietta. Di volta in volta questa si introduceva nella conchiglia formante la piletta. Le pilette erano di fattura molto aggraziate, sulla parte superiore, piatta, riportavano decori a smalto o in bassorilievo riproducenti immagini sacre. Un forellino permetteva di attaccarle alla parete.
  • Teglia

    Serviva per cucinare soprattutto arrosti e carni al forno. Recipiente con i bordi non tanto alti e senza manici. Aveva solamente un anello che serviva per appenderla al muro.
  • Scaldino

    Si utilizzava riempita d’acqua calda, per riscaldare il letto durante la stagione invernale. Poteva essere anche in alluminio.
  • Pestello

    Arnese di legno che serviva per frantumare nel mortaio il sale grosso o qualche spezia. Il sale infatti era venduto solo grosso.
  • Crocifisso

    Il crocifisso da tavolo, prevalentemente da camera. Si utilizzava quando il sacerdote veniva in visita al malato e si poneva assieme a due candelabri su un tavolino predisposto per l’occasione.
  • Fiasco

    Recipiente di vetro di forma ovale, con collo allungato e panciuto in basso,rivestito di paglia. Conteneva il vino da tavola. Sempre presente sul desco. Il vino era la bevanda più consumata dagli uomini che lo producevano in proprio.
  • Colino

    Arnese con fondo bucherellato usato per colare il caffè. In questo caso il colino aveva una fittissima trama poiché il caffè preparato in un pentolino doveva essere filtrato per bene dai fondi.
  • Candeliere

    Supporto per la candela. Di diverse forme e materiale. Utilizzato soprattutto nelle stanze da letto, posto sul cassettone e sul comodino. I più raffinati ed eleganti erano impiegati in occasione della visita del sacerdote, per amministrare il sacramento della comunione o dell’estrema unzione. Si preparava un tavolino ricoperto da una tovaglietta bianca su cui erano posti due candelieri con le candele accese, un tovagliolo bianco, una coppetta contenete acqua santa nella quale era posto un ramoscello di verde per aspergere l’acqua.
  • Vetro per le lucerne

    Servivano per coprire la fiammella della lucerna e per intensificare la luce. Il vetro era finissimo e molto fragile.Potevano essere di forma differente secondo la lucerna. Il vetro serviva anche come protezione per la fiamma, senza diventava motivo di pericolo per eventuali incendi .