Porte, portoni, portali, stemmi, affreschi, finestre, erker, arcate, colonne, camini... diversi possono essere gli elementi architettonici particolari che possono attirare la nostra attenzione.
La fotografia è stampata su cartoncino pesante la cui trama è visibile nella foto.
La presenza di militari insieme ai civili lungo la via fa presumere che la foto risalga al 1944-45, periodo dell'occupazione tedesca.
Si può notare come la pavimentazione della strada fosse in terra battuta e come l'energia elettrica veniva trasportata con cavi aerei.
Interessante la presenza di ben due erker in un tratto così breve di via. Essi sono tipici dei luoghi di area tedesca, utili per dare volume e luce ad una stanza e maggiore vista sull'esterno. Quello in legno non c'è più mentre quello in muratura all'incrocio fra via Dante e via Roma è ancora lì.
La porta, ora interna, era quella che immetteva un tempo al piano di carico del mulino Cappelletti costruito nel 1862. La chiave di volta riporta la data 1690, è stata quindi recuperata da un edificio preesistente, probabilmente il precedente mulino della stessa famiglia posto poco distante.
Prospero Bressan, emigrato negli Stati Uniti nel 1929, ha conosciuto e sposato là Ines Genovese emigrata dall’Italia nel 1912. Questa foto ricordo è stata scattata sul suolo dove sarebbe sorta la loro casa a Fraveggio, in occasione del loro breve viaggio fatto per acquistare il terreno e dare disposizioni per la costruzione. Dietro la coppia si vede la scuola di Fraveggio com'era nella prima fase della sua esistenza con una sola grande aula. Si notano la coltivazione della vite e dei broccoli, una catasta di ramaglie, l'ambiente sullo sfondo spoglio, il capitello sulla vecchia strada per Lon e, a ben guardare, anche i resti del muraglione di "Castel Tonin" sul doss Tonin (a sinistra).
Un grande gruppo posa in via San Bartolomeo all'incorocio con Vicolo dei Molini. Sullo sfondo si vedono le ultime abitazioni prima di arrivare in piazza.