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  • Distintivo per i bandisti più meritevoli

    Nella foto, scattata alla locanda "La stella d'oro" si vede il sindaco del tempo, Italo Poli, che assegna il distintivo ad uno dei bandisti meritevoli. Sul retro della foto, il testo recita: "Consegna di un distintivo dorato ai bandisti più meritevoli a riconoscimento di un'attività disinteressata quanto apprezzata dalla popolazione. Il sindaco dott. Italo Poli" Segue il timbro del Comune di Vezzano.
  • La banda in maschera

    La foto è stata scattata davanti al caffè alla posta di Vezzano ad uso di cartolina postale.
  • La banda di Vezzano in processione con la Madonna

    Si vede la banda del borgo di Vezzano in primo piano seguita dalla processione con la Madonna. Copriletti e coperte addobbano le finestre. La data è solo approssimativa e non abbiamo riconosciuto il luogo, contiamo sul vostro aiuto.
  • La banda di Vezzano

    Fra i bandisti presenti segnaliamo sulla destra il maestro Carlo Chiusole e il presidente Ilario Garbari. Si intravede don Dante Clauser, parroco a Vezzano tra il 1958 e il 1964, il che ci permette di datare la foto intorno al 1960.
  • Corpo bandistico del Borgo di Vezzano

    Uno statuto manoscritto documenta l'esistenza del sodalizio già nel 1892, come Banda sociale del Borgo, dal titolo onorifico che nel 1527 il vescovo Bernardo Clesio donò all'antica villa di Vezzano. Si ha notizia di un concerto tenuto nel 1894 in occasione di San Valentino e degli onori resi all'Imperatore Francesco Giuseppe di passaggio in Valle dei Laghi. Null'altro è documentato fino al 1931, quando Celestino Bressan raduna un gruppo di appassionati al Caffé alla Posta e si apre un libro delle offerte per l'acquisto degli strumenti musicali. A luglio dello stesso anno la banda di Villa Banale dona sedici berretti e sedici strumenti, ai quali si aggiungono poco dopo sei clarinetti e una batteria. Si affittano due locali in via Nanghel, 34, dove Guido Pardi apre una scuola di musica e istruisce gli allievi fino al debutto della prima domenica di ottobre, con il concerto nella piazza centrale di Vezzano. L'avventura continua! La seconda Guerra mondiale rallenta ma non ferma l'attività della banda, che prosegue ininterrotta fino al 1985: la pausa di riflessione di quell'anno sfocia in una ripresa entusiasta, che vedrà fra l'altro la banda accompagnata per svariati anni da un gruppo femminile di twirling. Nel frattempo la presidenza Bassetti ha promosso l'apertura di un corso allievi alla scuola media - in appoggio ai corsi gestiti dalla Federazione – utilizzando gli strumenti donati dalla disciolta banda di Terlago. Il Corpo bandistico festeggia grandiosamente il centenario nel 1992 e nel 1998 approva il nuovo Statuto, tuttora in vigore. La compagine attuale, in media giovanissima, è un gradevole complemento alla storia ultracentenaria dell'associazione: a dimostrazione di come la passione per la musica non abbia età, il suonatore più anziano e quello più giovane hanno circa settant'anni di differenza. Il Corpo Bandistico è stato diretto dal 1987 al 2019 dal Maestro Bruno Gentilini. Attualmente collabora con le realtà bandistiche della Valle dei Laghi in una prospettiva di sviluppo di relazioni positive per il prosieguo dell'attività bandistica. [dalla pagina facebook della banda] I maestri della banda che si sono succeduti sono: Guido Pardi (1931-45), Patelli (1945-56), Carlo Chiusole (1956-86), Armando Ghedini e Carlo Patton (per alcuni mesi), Bruno Gentilini (1987-2019), Gianluigi Favalli. Sono stati presidenti della banda: Ilario Garbari, Mario Chiusole, Angelo Bassetti, Alessandro Chemotti, Silvia Cozzini.
  • La banda di Vezzano con la madrina e le vallette

    Foto ricordo della banda di Vezzano diretta dal Maestro Carlo Chiusole. Madrina era Tullia de Eccher, che aveva ben tre familiari nell'organico, e porta lo stendardo. Accanto a lei le vallette Roberta Tonelli e Giuliana Ronchetti. Sulla destra, accanto al Maestro, il sindaco Celeste Bressan. Sulla sinistra il presidente della banda, Mario Chiusole, fratello del maestro.
  • Nuove divise per la banda di Vezzano

    La banda di Vezzano, guidata dal maestro Carlo Chiusole, indossa la nuova divisa.
  • Medaglia decennale fanfara

    La medaglia è stata donata dall'A.N.A. sezione di Trento ad Enrico Aldrighetti per il decennale di fedeltà alla fanfara. Documenta la sua entrata nella fanfara cittadina nel 1954, anno in cui, con la guida del maestro Patelli, aveva vinto il primo premio al concorso per fanfare alpine di Vittorio Veneto. La fanfara era stata rifondata da soli due anni dopo l'interruzione dell'attività in seguito della seconda guerra mondiale.
  • Con la fanfara a Fornace

    Faceva parte della fanfara cittadina, guidata dal maestro Patelli, anche un gruppo di bandisti di Vezzano, qui in trasferta a Fornace.
  • Con la fanfara a Levico

    Faceva parte della fanfara cittadina, guidata dal maestro Patelli, anche un gruppo di bandisti di Vezzano, qui in trasferta a Levico.
  • I vezzanesi nella fanfara di Trento

    Il gruppo di Vezzano che faceva parte della fanfara A.N.A. di Trento. In piedi: Carlo Biscaglia, Mario Gentilini, ?, Giuseppe Gentilini con moglie e cognata. Seduti: Enrico Aldrighetti, Remo Garbari, Renzo Garbari, Adolfo Tonelli, Maestro Patelli, Luigi Bressan.
  • Adriano Bortolotti

    Nato a Cavedine l'1 settembre 1905, morto a Bolzano il 3 febbraio 1982. Compositore di messe e organista del duomo di Bolzano, oltre che polistrumentista e direttore delle bande di Cavedine e Salorno. Per un approfondimento si segnala l'articolo allegato. Di lui, della sorella Maria, del fratello Ippolito, della mamma Adelina Galletti sono stati conservati dalla famiglia diversi oggetti e documenti, alcuni dei quali sono inseriti nell'Archivio della Memoria.
  • Enrico Aldrighetti

    "El Richéto" è nato a Vezzano il 22 ottobre 1924 dove è morto il 26 marzo 2014 dopo una vita dedicata alla famiglia e al volontariato. Nel 1946 è entrato nel corpo dei Vigili del Fuoco Volontari entro il quale ha svolto per 40 anni il ruolo di caposquadra. Ha vissuto i tempi in cui si muovevano a cavallo trainando l’antica pompa funzionante a forza di braccia (scheda collegata) e tutte le successive trasformazioni.
  • Processione di San Valentino a Vezzano

    Il 2 maggio 1945 terminò ufficialmente il secondo conflitto mondiale in Italia ed a Vezzano, il sabato successivo, venne effettuata la celebrazione solenne qui immortalata. Essa era prevista dalla preghiera e voto fatta per ottenere l'intercessione di San Valentino da autorità ecclesiastiche, civili e popolazione del Comune di Vezzano il 14 febbraio del 1944, nella quale si legge: "...ottenute le sospirate grazie, vogliamo mostrare la nostra riconoscenza impegnandoci oggi con voto solenne a celebrare, appena cessata la guerra, una festa di ringraziamento, portando in processione la benedetta tua immagine, seguita come scorta d'onore dalle Autorità e rappresentanze di tutto il Comune." Si vedono gli archi da festa con in cima lo stemma comunale, e la scritta "Grazie San Valentino d'averci salvati"; sulla sinistra si scorge parte della facciata della chiesa di Vezzano mentre sulla destra si vede parte dell'edificio del Bar alla Posta, sulle cui finestre sono esposte delle lenzuola bianche, come da tradizione.
  • Banda di Vezzano

    La Banda di Vezzano in posa per una fotografia scattata sulla porta della vecchia chiesa di Padergnone. A sinistra della grancassa c'è Celeste Bressan, allora presidente della Banda, mentre all'estrema sinistra c'è il direttore della banda, ci sono anche Mario Pardi e il padre, che fu a suo tempo direttore della banda. Il suonatore di grancassa venne soprannominato "tamburo", per ovvie ragioni.
  • Comizio in piazza a Vezzano

    Nella piazza di Vezzano ha luogo probabilmente un comizio elettorale. Sul piccolo palco montato a ridosso del Caffè alla Posta (tutt'ora presente in paese) presenziano alcune figure pubbliche, fra cui Celeste Bressan, con i pantaloni bianchi, consigliere comunale eletto fra i socialisti già alle prime elezioni del 1947, che sarà sindaco nel 1976/77. In basso si notano alcuni suonatori della banda e tutt'attorno la popolazione. In alto si nota l'insegna di una trattoria, che oggi non esiste più: l'attività apparteneva ad Annibale Garbari detto "Nibale". Da notare come ben quattro lampioni illuminassero questo tratto di piazza. La datazione della foto è ipotetica.
  • 102° compleanno

    Isidoro Cattoni, detto Dòro, festeggia il suo 102° compleanno. Per l'occasione è intervenuta anche la Banda del Borgo di Vezzano. La sua longevità aveva attirato molta attenzione. In occasione di questo compleanno avevano parlato di lui anche quotidiani stranieri, che oggi troviamo in internet. Il "Singapore Standard", quotidiano edito a Singapore in inglese, nell'edizione del 23 luglio 1957 nell'articolo intitolato "FOR LONG LIFE" riferisce questo consiglio di Isidoro: "Se vuoi raggiungere la mia età prendi solo tabacco da fiuto. Fa bene alla salute.". Il "Correio da Manhã" edito a Rio de Janeiro in portoghese, nell'edizione del 9 agosto 1957 riporta un comunicato ANSA che parla della festa fatta da autorità e popolazione a Isidoro in occasione del 102° compleanno dell'allegro vecchietto, che dichiara di aver attraversato ben quattro volte l'oceano per andare a lavorare in Argentina e di aver sempre fatto uso di tabacco da fiuto.
  • Concerto della banda nella piazza di Vezzano

    Il concerto è stato effettuato in occasione della festa di commemorazione del voto di San Valentino. Si nota l'insegna del municipio e del negozio Benigni nella sua collocazione del tempo. I lavori in corso all'edificio che verrà poi occupato da quello stesso negozio potrebbero portare ad una datazione precisa della foto.
  • Processione di San Valentino

    Queste foto sono state scattate alla cerimonia di commemorazione del voto di San Valentino, che dal 1945 si celebra ogni anno la prima domenica di settembre a Vezzano. Si vede San Valentino che lascia la chiesa seguito da un grande gonfalone. La confraternita che porta il santo veste una tunica bianca con lunga cintura rossa annodata in vita e mantellina rossa. Bandierine triangolari bianche e rosse ravvivano sia la piazza centrale che piazza Perli. Un copriletto ed un coperta sono stesi ai balconi, usanza molto praticata in passato per abbellire le case in queste occasioni. Alla processione partecipano, oltre i numerosi fedeli, la banda, gli alpini e i carabinieri. In piazza centrale si notano le insegne dell'albergo Stella d'oro e del bar accanto alla fontana monumentale, lavori in corso sull'edificio al lato opposto della piazza che potrebbero permettere una datazione più precisa delle foto, le insegne della cassa rurale e di una edicola sul lato lungo via Roma, la vecchia illuminazione pubblica, i cavi aerei della corrente con i bracci di sostegno delle linee elettriche muniti di isolatori in ceramica.
  • Omaggio a Cavedine - marcia

    Partiture musicali manoscritte per clarino in si bemolle, bombardone in mi bemolle e basso in fa. Le informazioni sono tratte dalla ricerca di Veronica Pederzolli per il
  • La Banda Sociale di Cavedine alla prima festa alpina sul Monte Gaggio

    Negli anni '60, fino al 1971, l'uniforme era costituita solo dal berretto.
  • La Banda Sociale di Cavedine a Vezzano

    Si noti la permanenza del negozio di alimentari e della sede dei Vigili del Fuoco descritti nel contenuto al link sottostante:
  • Inaugurazione del nuovo stendardo della Banda Sociale di Cavedine

    Lo stendardo, unitamente alle sue aste, è quello attuale. La foto è stata scattata davanti alla biblioteca comunale. La data è riportata a penna sul retro.
  • La Bandina Sociale di Cavedine in posa con la Società Bersaglieri

    Al centro appare Don Pedrotti, che lasciò la parrocchia di Cavedine nel 1911: dato che la Bandina indossa la divisa ricevuta in occasione del giubileo hoferiano del 1909, possiamo quindi restringere il campo cronologico al 1909-11.