Compagnia Schützen di Vezzano in posa per una foto ricordo.
Sul retro di questo ingrandimento è scritta la data ma non il luogo dello scatto, che perciò solo presumibilmente è Vezzano.
Il Bersaglio n. 5 si trova a 375 metri dal Casino di Bersaglio. Osservando i ruderi si possono notare la struttura del tipo a fossa con trincea aperta.
La fossa è posta in un incavo naturale nella roccia, compreso il riparo per il marcatore. il terrapieno anteriore è sostenuto da una muraglia realizzata in pietra scolpita
Nella fossa trovava posto il bersaglio che scorreva su un telaio per mezzo di cinghie e veniva sollevato verticalmente. Oggi il bersaglio è fisso al di sopra della fossa.
Accanto alla struttura trova posto il pannello illustrativo con maggiori dati tecnici.
È raggiungibile proseguendo la traccia oltre il bersaglio n. 4, sulla sinistra.
Il Bersaglio n. 4 si trova a 300 metri dal Casino di Bersaglio. Osservando i ruderi si possono notare la struttura del tipo a fossa con trincea aperta.
La fossa è in parte scavata nella roccia ed in parte realizzata in muratura.
Nella fossa trovava posto il bersaglio che scorreva su un telaio per mezzo di cinghie e veniva sollevato verticalmente. Oggi il bersaglio è fisso al di sopra della fossa.
All'interno del muro rivolto verso il Casino di Bersaglio c'era il riparo per il marcatore col foro per esporre la bandiera che indicava la sospensione dei tiri (oggi protetto da una struttura metallica).
Accanto alla struttura trova posto il pannello illustrativo con maggiori dati tecnici.
È raggiungibile seguendo la traccia che si diparte dal sentiero Stoppani pochi metri più a sud del pannello del bersaglio n. 2, oppure risalendo dal bersaglio n.3.
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Bibliografia:
Il Bersaglio n. 3 si trova a 225 metri dal Casino di Bersaglio. È costituito da un bunker in pietra scolpita con avvolto in tufo e foro per l'esposizione della bandiera che segnalava la sospensione dei tiri.
Esso è posto in un terrapieno su una massicciata in blocchi di pietra scolpita.
Al di sopra una spianata ospitava il bersaglio, allora come oggi.
Al di sotto, visibile dal sentiero Stoppani, trova posto il pannello illustrativo con maggiori dati tecnici, là dove si diparte la traccia che lo raggiunge e prosegue poi per arrivare al bersaglio n. 4.
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Bibliografia:
Il Bersaglio n. 2 si trova a 200 metri dal Casino di Bersaglio, sopraelevato di circa 10 metri rispetto alla linea di tiro. È costituito da un bunker con pareti in parte in roccia ed in parte in pietra scolpita. coperto da un avvolto in tufo con foro centrale per l'esposizione della bandiera che segnalava la sospensione dei tiri.
Accanto è stato posto un bersaglio mentre il pannello illustrativo, con maggiori dati tecnici, è stato messo a fianco del sentiero Stoppani, nel punto in cui parte la traccia per raggiungerlo pochi metri sopra.
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Bibliografia:
Il Bersaglio n. 1 si trova a 150 metri dal Casino di Bersaglio in direzione Sud, subito sotto il sentiero Stoppani. Osservando i ruderi si possono notare la struttura del tipo a fossa con trincea aperta.
Nella fossa trovava posto il bersaglio che scorreva su un telaio per mezzo di cinghie e veniva sollevato verticalmente. Oggi il bersaglio è fisso al di sopra della fossa, a fianco del sentiero.
All'interno del muro rivolto verso il Casino di Bersaglio vi sono dei fori alla stessa altezza che probabilmente servivano da incastro ad una copertura che offriva il riparo per il marcatore.
Accanto alla struttura, dall'altra parte del sentiero, trova posto il pannello illustrativo con maggiori dati tecnici.
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Bibliografia:
Nella foto, scattata alla locanda "La stella d'oro" si vede il sindaco del tempo, Italo Poli, che assegna il distintivo ad uno dei bandisti meritevoli. Sul retro della foto, il testo recita: "Consegna di un distintivo dorato ai bandisti più meritevoli a riconoscimento di un'attività disinteressata quanto apprezzata dalla popolazione. Il sindaco dott. Italo Poli" Segue il timbro del Comune di Vezzano.
Documento che attesta l'iscrizione di Attilio Ernesto Tonelli nel corpo degli Schützen di Vezzano, in data 13 novembre 1904, l'anno prima di emigrare in America.
Al tempo svolgeva il lavoro di contadino a Vezzano.
Sottotenente pilota dell'Areonautica, insignito della medaglia d'argento al valor militare nella campagna di Russia.
Nato a Stravino il 4.2.1918, morì in combattimento nei cieli sopra Biserta (Tunisia) il 6 dicembre1942 all'età di 24 anni.
A lui è stata intitolata la scuola di Stravino nel 1957 ed in suo ricordo è stata posta una targa nel 2002.
Foto di gruppo davanti alla nuova caserma dei carabinieri di Vezzano intitolata al brigadiere Giovanni Bressan.
Nella data riportata sul retro risulta difficile decifrare l'anno: 1970 o 1976.
Al centro appare Don Pedrotti, che lasciò la parrocchia di Cavedine nel 1911: dato che la Bandina indossa la divisa ricevuta in occasione del giubileo hoferiano del 1909, possiamo quindi restringere il campo cronologico al 1909-11.
Già a metà del 1800 si registrano licenze per poter distillare, prima dall' Impero Asburgico e poi dalla Guardia di Finanza. In paese operarono contemporaneamente dai primi anni del '900 13 piccole distillerie diverse.
La produzione della grappa é sempre stata rigidamente regolamentata. Un tempo il permesso per ‘la cotta delle vinacce’ era dato ad ore, con un limite per ogni distilleria di 24 ore.
Libretto del porto d'armi del "Regno d'Italia" per la caccia, di Celeste Faes: su alcune pagine sono presenti degli scarabocchi che, ci racconta Carlo Faes, sono opera di un bambino (fatti probabilmente per gioco).
È presente anche la registrazione, in fondo al libretto, del versamento della tassa.