Il 14.2.1944, come ogni anno, si festeggiava a Vezzano il Patrono San Valentino, ma in un contesto particolarmente grave: la guerra, coi pericoli, i dolori e le privazioni che essa porta con sé, in assenza dei molti giovani soldati e dei lavoratori impegnati in luoghi lontani e pericolosi.
Nonostante tutto ciò, migliaia di fedeli, accorsi da tutto il circondario, presenziarono alla messa solenne in cui fu emesso il voto a San Valentino, sottofirmato dalle autorità ecclesiastiche e civili e da molti capofamiglia delle otto comunità dell'allora Comune di Vezzano.
I cannoni piazzati a Vezzano non furono usati: la guerra cessò appena in tempo ed in ottemperanza a quel voto, la comunità vezzanese dal 1945 la prima domenica di settembre ricorda e rinnova quel voto con una solenne precessione alla chiesa di San Valentino in agro.
Alla commemorazione religiosa si è poi affiancata dagli anni '90 una manifestazione dedicata alla pace organizzata al tempo dai Comuni di Vezzano e Padergnone, ora Vallelaghi, con la collaborazione di associazioni e scuole, che col passare del tempo si è arricchita di offerte culturali ed ha preso il nome "Tutti i colori della pace".
---
In questo Archivio potete consultare articoli a riguardo pubblicati sul notiziario comunale di Vezzano:
60º anniversario del Voto a San Valentino - di Rosetta Margoni - pag. 15-18 sul n. 2 del 2004;
Mostra fotografica a cura del Museo Storico in Trento: “Vezzano, la IIª guerra mondiale e il voto a San Valentino” - di Lorenzo Gardumi - pag. 12-14 sul n. 2 del 2005;
Documento mandato da Innsbruck al Comune di Santa Massenza per corrispondere 1.400 lire per il mantenimento dei profughi.
La data è del 4 ottobre 1918.
Sul numero 45 di retrospettive Ettore Parisi descrive brevemente la storia ed il contenuto di questo libro. Qui invece lo si può vedere fotografato e si può leggere la trascrizione integrale che Ettore ha fatto.
Si riporta integralmente il documento:
"Reggenza Circolare del Tirolo Italiano.
Comune di S. Massenza e Fraveggio.
A Giovanni Bassetti di S. Massenza.
Si accorda al medesimo visto il consenso della Rappresentanza comunale il permesso politico di poter ammogliarsi con Oliva Armanini di Primione supposto che non vi osti alcun' impedimento legale ecclesiastico ossia civile.
Dall'Uffo comle
S. Massenza 12 Ottobre 1853.
Il Capo Comune
Baßetti"
In calce da notare il timbro "Comune di S. Massenza e Fraveggio"
Scorcio di Calavino dove oggi c'è un parcheggio e la fermata del bus. Si noti la precedente posizione del Municipio e lo spostamento della fontana rispetto a quest'altra cartolina:
Il Comune di Vallelaghi ha un archivio storico contenente documenti che risalgono fino al 1208 provenienti dagli ex comuni in esso confluiti e da altri archivi aggregati. I documenti dell'archivio storico comunale hanno oltre 40 anni e sono liberamente consultabili, previa presentazione di una richiesta motivata al sindaco, che potrà accoglierla se l'archivio non si trova in fase di ordinamento, salvo eccezioni che dovranno essere valutate caso per caso.
Anteriormente al decorso di questi termini, i documenti sono accessibili ai sensi della disciplina sull'accesso ai documenti amministrativi nell'archivio di deposito, ove sono conservate tutte le pratiche chiuse.
Il Comune possiede inoltre una raccolta di fotografie storiche del suo territorio accessibile su richiesta.