Ben tre sono i castelli presenti nei comuni della Valle dei Laghi; Castel Terlago, Castel Toblino e Castel Madruzzo. Se non consideriamo i confini amministrativi ma allarghiamo la nostra attenzione alla valle dal punto di vista geografico, anche Castel Drena può essere considerato parte di questa valle.
In primo piano una barca con barcaiolo in piedi, sullo sfondo Castel Toblino a destra in basso le scuderie del castello.
Anche se la cartolina non è viaggiata, dalla divisione in due parti del retro si deduce una datazione della stampa successiva al 1905, anno in cui questa tipologia è stata adottata in Austria.
In primo piano il viale dei cipressi che dal Castello di Toblino portava alla dépendance dove un tempo vivevano il fattore e la servitù del Castello. Sullo sfondo una donna. La strada sterrata con muri in pietra era utilizzata anche per raggiungere l'abitato di Ranzo dalla località "Paone".
In primo piano due barche sul lago di Toblino, interessante sullo sfondo il lato sud del Castello e la penisola , a sinistra la lingua di terra che costeggia il lago chiamata "dossa".
È una cartolina viaggiata ma dal timbro non si riesce a ricavare la data. Dal fatto che il retro abbia un unico spazio indiviso si può dedurre una datazione della stampa precedente al 1905 anno in cui è stata adottata in Austria la sua divisione in due parti.
In primo piano due barche di villeggianti . La barca a sinistra con copertura per il sole era utilizzata per le gite sul lago, la barca di destra con vela utile per navigare più velocemente grazie all'ora del Garda, sullo sfondo Castel Toblino e il suo parco .
La cartolina, viaggiata, porta il timbro postale di Sarche con la data che sembra essere 1910. La stampa è perciò precedente a quella data ma comunque successiva al 1905, anno in cui è stata adottata in Austria la divisione in due parti del retro delle cartoline, come è in questa.
Nel mezzo rivolto verso Toblino si può riconoscere la corriera di linea dell'impresa giudicariese Zontini e Leonardi che svolgeva il servizio di linea giornaliero da Ponte Arche a Trento a partire dal 1908.
Tra il 1908 e il 1909 è stata costruita dal comune di Trento la centrale di Fies con le linee che portavano l'elettricità in città. Lungo la strada, lato lago, è visibile la linea elettrica; in particolare, in primo piano sulla sinistra, si può notare un "palo della luce" con rispettivo sostegno ed il cavo elettrico che sostiene.
La strada che costeggia il lago era sterrata.
Sullo sfondo il castello.
In questa altra fotografia si vede la corriera in primo piano, con altre informazioni a riguardo:
In primo piano una macchina d'epoca con autista in sosta sul Lago di Toblino, sullo sfondo Castel Toblino.
La cartolina è acquerellata.
Anche se la cartolina non è viaggiata, dalla divisione in due parti del retro si deduce una datazione della stampa successiva al 1905, anno in cui questa tipologia è stata adottata in Austria.
In primo piano un'auto d'epoca decapottabile viaggia sulla strada sterrata, i paracarri in pietra delimitano la strada, sul cartello a destra la scritta "attenzione alle automobili", sullo sfondo la penisola con Castel Toblino. La cartolina è acquerellata.
Anche se la cartolina non è viaggiata, dalla divisione in due parti del retro si deduce una datazione della stampa successiva al 1905, anno in cui questa tipologia è stata adottata in Austria.
In primo piano notiamo dei paracarri in pietra per delimitare la strada, dietro un canneto, il lago, e sullo sfondo il castello.
La cartolina, viaggiata, porta il timbro postale di Vicenza con la data 20.04.1938. La stampa è perciò sicuramente precedente a quella data ma comunque successiva al 1905, anno in cui è stata adottata in Austria la divisione in due parti del retro delle cartoline, come è in questa.
Veduta del Paese di Padergnone, sullo sfondo Castel Toblino con il suo omonimo lago.
La data presunta è determinata dalla presenza delle case alloggi costruite all'inizio degli anni '50 per i dipendenti della centrale idroelettrica e l'assenza della nuova chiesa dedicata alla Madonna della pace costruita a cominciare dal 1964.
Nella cartolina si nota a sinistra il paese di Padergnone , il lago di S. Massenza e sullo sfondo Castel Toblino, dietro il Monte Casale.
La presenza dell'obelisco sulla penisola di "Sottovi" ci permette di stabilire che lo scatto è sicuramente successivo al 1919, anno in cui fu costruito l'obelisco in onore dei Ventuno volontari qui catturati e poi fucilati il 16 aprile 1848 nella fossa del castello di Trento.
Cartolina da Castel Madruzzo con duplice fotografia e data nel mezzo. Il castello è visto da due diverse angolazioni; nella seconda si vede il muro che costeggia la strada che risale la collina e i tetti dell'abitato sulla sinistra. La prima foto è stata scattata dal Dòs delle Bonàghe ("Dòs Bonàl")
Cartolina da Lasino con quattro riquadri e rispettiva descrizione della località rappresentata. Notiamo la presenza nella piazza della cooperativa e di un negozio di alimentari e tabacchi, oltre che dei tralicci arerei. Lo stesso luogo, con un'inquadratura più ravvicinata, è visibile qui:
Cartolina acquerellata raffigurante Castel Toblino e l'omonimo lago. Si possono notare delle barche e un'antica rete da pesca denominata "nassa". Un tempo, quando il lago era molto pescoso, i pescatori alla sera calavano nel lago la nassa con l'esca per poi recuperarla al mattino seguente carica di pesci.
La cartolina, viaggiata, è datata 23.01.1915. La stampa è perciò sicuramente precedente a quella data ma comunque successiva al 1905, anno in cui è stata adottata in Austria la divisione in due parti del retro delle cartoline, come è in questa.
Cartolina del paese di Lasino con il castello di Castel Madruzzo ben in evidenza sulla collina dello sfondo. Sopra, la Paganella. È stata spedita nel 1935. Si nota che non c'era ancora la strada provinciale che evita di passare per il paese e che in prossimità di quella che ora è l'entrata sud c'era, accanto all'asilo, il panificio con le sue ciminiere.
Fotografia dell'abitato di Lasino: sullo sfondo, oltre alla Paganella si nota il Castel Madruzzo. L'edificio a destra è l'ex scuola elementare. Sul retro, una dedica: "Contraccambio i vostri saluti, Pierina" datata 15 settembre del 1951, spedita a Torino.