Turbine all'interno della sala macchine della centrale, la cui realizzazione ha comportato un volume di scavo di circa 100.000 mc, ha una lunghezza di 192 m, è larga 29 m ed alta 28 m. Al suo interno sono installati gli alternatori ed i trasformatori alimentati dal movimento delle turbine. Quattro alternatori da 70 MVA, due da 35 MVA azionati da due ruote Pelton ciascuno, un gruppo da 25 MVA azionato da una turbina Francis, consentono una produzione media annua di oltre 1.400 milioni di Kw/h.
Nel Borgo di Santa Massenza, Capitale della Grappa, nel 2006 è stata allestita all'interno di una casa storica del 1875 la mostra permanente “Un viaggio tra turbine e alambicchi”, testimonianza storica delle due facce del paese: vocazione centenaria della distillazione artigianale della grappa e volto industriale dell’Italia del dopoguerra con la costruzione della Centrale Idroelettrica. Modo originale per evocare la ricchezza costituita dall'intreccio tra la modernizzazione e la tradizione.
L'iniziativa è stata realizzata sotto l’egida del Progetto memoria per il Trentino.
È possibile prenotare la visita alla mostra e alle distillerie storiche inviando una email al seguente indirizzo alambicchi.accesi@gmail.com o telefonando al seguente numero Ecomuseo Valle dei Laghi 333/5360188.
Nel mezzo rivolto verso Toblino si può riconoscere la corriera di linea dell'impresa giudicariese Zontini e Leonardi che svolgeva il servizio di linea giornaliero da Ponte Arche a Trento a partire dal 1908.
Tra il 1908 e il 1909 è stata costruita dal comune di Trento la centrale di Fies con le linee che portavano l'elettricità in città. Lungo la strada, lato lago, è visibile la linea elettrica; in particolare, in primo piano sulla sinistra, si può notare un "palo della luce" con rispettivo sostegno ed il cavo elettrico che sostiene.
La strada che costeggia il lago era sterrata.
Sullo sfondo il castello.
In questa altra fotografia si vede la corriera in primo piano, con altre informazioni a riguardo:
Scorcio di Calavino dove oggi c'è un parcheggio e la fermata del bus. Si noti la precedente posizione del Municipio e lo spostamento della fontana rispetto a quest'altra cartolina:
La Famiglia Cooperativa
Nel 1907 fu istituita a Santa Massenza, la cooperativa di consumo. Alla cooperativa fu affidata anche la gestione e la distribuzione dell'energia elettrica (Consorzio Elettrico).
Nell'anno 1910 in Santa Massenza venne costruita una casa la quale fu addebita a uso negozio e magazzini per la Famiglia Cooperativa locale e per il Caseificio sociale. I fondi necessari per l'acquisto del suolo e costruzione di detta casa furono assegnati in dono alla Famiglia Cooperativa dal benemerito Curato Don Nicolò Chelodi.
La fotografia è stampata su cartoncino pesante la cui trama è visibile nella foto.
La presenza di militari insieme ai civili lungo la via fa presumere che la foto risalga al 1944-45, periodo dell'occupazione tedesca.
Si può notare come la pavimentazione della strada fosse in terra battuta e come l'energia elettrica veniva trasportata con cavi aerei.
Interessante la presenza di ben due erker in un tratto così breve di via. Essi sono tipici dei luoghi di area tedesca, utili per dare volume e luce ad una stanza e maggiore vista sull'esterno. Quello in legno non c'è più mentre quello in muratura all'incrocio fra via Dante e via Roma è ancora lì.
Scorcio di Fraveggio visto dalla piazza Giovanni Bressan: dalla piazza si guarda verso la chiesa, lungo via San Bartolomeo. L'occasione rappresentata è la Processione della Madonna.
Sull'angolo della casa sulla destra si vedono il classico lampione a piatto e il braccio di sostegno delle linee elettriche aeree con i cinque isolatori di corrente in ceramica.
La centrale di Santa Massenza, l'impianto più potente del Trentino, sorge sulla sponda settentrionale dell'omonimo lago. Entrata in funzione nel 1952, è parte di un sistema articolato che, attraverso una vasta rete di gallerie, condotte forzate e opere idrauliche, porta l’acqua dalle cime dell’Adamello al Lago di Garda. La spettacolare sala turbine, con un volume di oltre 150.000 metri cubi, è interamente scavata nella roccia a 600 metri di profondità.
Per visitarla consultare il sito di
Panoramica sulle attività svolte dal gruppo Edison nel nord d'Italia con particolare riferimento agli impianti idroelettrici sorti presso i fiumi Toce, Liro-Mera, Adda, Noce e Oglio. Vengono descritte in dettaglio le attività svolte nelle centrali idroelettriche di Santa Massenza e di Bussoleno. Il documento si conclude con una descrizione dell'attività di sorveglianza e manutenzione necessaria per gestire al meglio le centrali, gli impianti e la rete di distribuzione dell'energia elettrica.
Parla della Centrale di Santa Massenza dal minuto 7:38 al 10:55.
Il filmato documenta le fasi di realizzazione della linea elettrica costruita per portare energia dalla centrale idroelettrica di S. Massenza in Trentino alla città di Milano. Vengono descritte le fasi di produzione dei tralicci, dei pali e dei cavi d'acciaio che avviene all'interno di officine specializzate, quelle di costruzione e montaggio dei pali elettrici e quelle del collaudo finale delle linee attraverso cui scorre l'energia.
A cavallo tra gli anni '40 e '50 a servizio della Centrale Idroelettrica di Santa Massenza, in fase di costruzione, è stata scavata la Galleria ai Gaggi, sopra Lon: