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  • I cereali - cartellone

    Cartellone realizzato dai bambini della classe prima primaria di Vezzano in collaborazione con Ecomuseo della Valle dei Laghi nel 2019 per la mostra "Animali e cereali nel progetto memoria". Classifica i cereali presentandone la pianta, i semi e gli utilizzi.
  • La coltivazione dei cerali - cartellone

    Cartellone realizzato dai bambini della classe prima primaria di Vezzano in collaborazione con Ecomuseo della Valle dei Laghi nel 2019 per la mostra "Animali e cereali nel progetto memoria".
  • Consumazione del "rancio" durante la guerra

    L'ingrandimento in formato 40x30 cm, scansionato in questa occasione, rappresenta un gruppo di uomini durante la consumazione del "rancio" ai tempi della guerra. L'ingrandimento riporta anche la seguente descrizione: "consumazione del "rancio" fra i comp. il sia Conti Cornelio deceduto 2guerra Mondiale".
  • minaròla

    Tavolato in legno su cui si allevavano i piccoli bachi da seta o su cui si essiccava la frutta .
  • spanaròla

    spannatrice
  • Macina caffè con morsetto

    Questo strumento riporta la scritta "Macina caffè excelsior". È un macinino manuale da tavolo con morsetto con una lunga manovella. Veniva usato per macinare l'orzo tostato in casa per produrre il caffè d'orzo.
  • Mortaio in bronzo

    Recipiente cilindrico con un'imboccatura più ampia rispetto alla base munito di due manici rettangolari. Il pestello ha uguali impugnature ai due estremi e una sporgenza verso il centro che forma tre anelli, di cui quello al centro maggiore. Sia sul mortaio che sul pestello è presente una patina di stagnatura leggermente verde.
  • pestìn

    Il mortaio ed il relativo pestello può essere in legno, pietra, marmo. bronzo.
  • Sassola

    Osservando un oggetto naturale il contadino metteva in moto la sua creatività ed il suo ingegno trasformandolo in qualcosa di utile. In questo caso ha costruito una "vasóra" trovandosi il manico bell'e fatto dalla natura. Come si può ben notare questo utensile è molto usurato.
  • formentón

    È una pianta erbacea molto resistente anche in climi freddi e aridi. Raggiunge il metro di altezza e produce fiori a grappolo di colore bianco o rosa. Pur non essendo un cereale veniva coltivato per la produzione di farina dai suoi semi, piccoli e triangolari. Insieme alla farina di frumento veniva usata per fare il pane ed insieme alla farina di mais per fare la polenta taragna.
  • pizz

    Con "pizz" ci si riferisce solo al seme del fagiolo e solitamente è usato al plurale: "pizzi".
  • zaldo

    Veniva coltivato per produrre la farina gialla per fare la polenta (anche con l'aggiunta di farina di orzo e di "formentón", ossia grano saraceno) e la "mòsa", ma si sfruttavano anche le altre parti della pianta: - con la trinciaforaggio (“machina dala pastùra”) si tagliavano le cime alle piante quando erano ancora verdi, per dare da mangiare agli animali; - con le brattee secche (sfoiàzi) si facevano i materassi, ogni anno si lavavano le fodere dei materassi e si cambiavano le foglie; con le foglie vecchie si faceva il letto alle mucche; - le brattee secche venivano usate anche per costruire bamboline; - con la “cassèla” si tagliavano gli steli secchi ("strami") per fare il letto alle mucche (farlèt); - i tutoli (sgasegòtoi") si usavano per accendere il fuoco, si mettevano tra le lucaniche appese a stagionare e talvolta si mettevano nei muri in "maltampaia".
  • fasól

    Con "fasòl" ci si riferisce al frutto o al seme del fagiolo e solitamente è usato al plurale: "fasòi". Vi sono poi altri termini dialettali specifici per tradurre "fagiolo":
  • paról

    Tradizionalmente il paiolo è una pentola di rame dalla base arrotondata e dal manico di ferro ad arco e mobile che veniva appeso alla "segosta" nel focolare, in particolare per fare la polenta.
  • baldonàzz

    Insaccato morbido di sangue di maiale mescolato con farina e latte. Si può consumare crudo, bollito o alla brace.