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  • Ufficio Postale e Telegrafico

    Lettera inviata da Innsbruck che annuncia una nuova edizione degli elenchi degli uffici telefonici e degli abbonati al telefono per i primi di gennaio del 1913. Nella seconda parte viene richiesto l'invio di un elenco degli uffici e degli abbonati entro il 3 dicembre 1912.
  • Bericht des Postmaister Vereins / Rapporto del Maestro di Posta

    Rapporto con una serie di regole da seguire per il Maestro di Posta per il Tirolo -Vorarlberg per gli anni 1900-1901 probabilmente in possesso del responsabile delle poste di Vezzano. Nell'ultima pagina si scusano per non essere stati in grado di produrre una versione in italiano per i colleghi del Tirolo Meridionale a causa degli alti costi che hanno dovuto sostenere.
  • Vollmacht / Delega

    Delega a favore di Rosa Bachlechner di Innsbruck da parte delle sorelle Emma e Argia Andreis per il prelievo di 7300 Corone dalla filiale Tiroler Vereinsbank Innsbruck da depositare alla Pretura.
  • Soldati e civili

    Il 2 maggio 1945 la seconda guerra mondiale terminò ufficialmente in Italia. La paura venne mantenuta viva prima dai reparti tedeschi in ritirata e poi dalla presenza consistente delle loro armi: cannoni, mitraglie, casse piene di munizioni, custodite dai soldati acquartierati a Vezzano, questa volta italiani. Armi e soldati che le avrebbero portate via erano però anche i simboli della fine dell'orrore, la guerra era davvero finita e con trepidazione si guardava al futuro. Tra i civili e militari c'era anche euforia e voglia di normalità, condivisione di esperienze passate e sogni futuri; qui alcuni scatti che uniscono appunto civili e militari.
  • Certificato ipotecario 1886

    Nel documento vengono riportati toponimi relativi a Santa Massenza: Campagna, alla Medega, ai Nosiolli, di cui gli ultimi due caduti in disuso, ed a "Sarca di Calavino": Ponte dei Sacchetti e Parti. Quali coltivazioni viene fatto riferimenti a viti e gelsi. La banca presso cui era stata fatta l'ipoteca in oggetto era la Cassa di Risparmio di Trento. A tal riguardo ricordiamo che solo poi nasceranno le casse rurali su questo territorio, in particolare nel 1896 a Vezzano, nel 1910 a Calavino, nel 1912 a Santa Massenza. --- Per una prima rapida lettura si riporta la trascrizione del documento curata da Rosetta Margoni: N. 1518/VI.3-1886 A xxxx Giovanni fu Pietro Parisi di Santa Massenza Ad evasione della sua istanza pres. ? N. 1518, diretta ad ottenere il certificato ipotecario rispettivamente agli stabili sotto descritti, ed invero al nome di Gottardi 1. Andrea fu Giuseppe di Aldeno dal 1° luglio 1869, al 30 maggio 1884 a riguardo dello stabile al ponte dei Sacchetti =N24= ,e 2. al nome di Parisi Giovanni fu Pietro di Santa Massenza dal 1 luglio 1869, al 3 maggio 1884 in poi a riguardo di tutti gli stabili. Riandati con diligenza questi registri dei diritti reali, si certifica avere rinvenute le seguenti passive inserzioni: I. Li 23 maggio 1884 al N. 225, i fratelli Andrea e Giuseppe Gottardi di Aldeno vennero inseriti dalla Cassa di Risparmio di Trento per l’importo di aust. Fiorini 1000, con ipoteca sopra due arative con viti e gelsi in Sarche l. d. = al ponte di Sacchetti ed anche Parti =. II. Li 31 maggio 1884, al N. 233 venne inscritto il documento 24 stesso mese col quale Andrea e Giuseppe Gottardi vendettero a Giovanni fu Pietro padre, ed Antonio di Gio’.Parisi, figlio di Santa Massenza due arative vitate ? in Sarche l. d. Al Ponte dei Sacchetti per l’importo di aust. f. 1500, dei quali f. 1000 vennero accollati da pagare alla Cassa di Risparmio di Trento avente per tale importo ipoteca sugli stabili stessi, in forza del documento inscritto li 23 maggio 1884 al N. 225, mentre per il residuo prezzo di compra d’austr. f. 500 vennero oltre gli stabili medesimi vincolati di ipoteca da Giovanni Parisi, padre un’arativa = alla Campagna = ed altra Medega; - e da Parisi Antonio figlio la quarta parte di 9 stabili di sua proprietà III. Li 6 luglio 1885 al N. 344 i coniugi Giovanni fu Pietro e Petronilla Parisi di Santa Massenza vennero inscritti da Giuseppe fu Giovanni Cappelletti di Ciago per austr. f. 246:50 con ipoteca sopra gli stabili tutti sotto descritti. IV Li 20 luglio 1885 al N 360 venne inscritto il decreto 15 maggio 1882 N 2638 col quale furono aggiudicati nelle esenzioni in danno di Alfonso Perini e cons. a Giovanni fu Pietro Parisi di S. Massenza gli stabili = alla Campagna = alla Medega = ed ai Nosiolli = sotto descritti coll’assegno di pagamento di austr. f. 239:15 a Teresa Pollini di Rovereto, e – 1442:45 ad Angela Benvenuti di detto luogo; Quindi austr. f. 1681:60 godente ipoteca sugli stabili stessi in forza del documento notarile arch. Gli 11 Novembre 1874 al N. 591. V. Li 22 Agosto 1885 al N. 437 Giovanni fu Pietro Parisi di Santa Massenza venne inscritto dalla propria moglie Petronilla Parisi per austr. f. 1067:65 con ipoteca sugli stabili: alla Campagna =alla Medega = ed ai Nosiolli = fatta descritti stabili 1. Arativa con viti e gelsi pertinenze di S. Massenza ora posseduta dal sunnominato Giovanni Parisi l. d. Alla Campagna con poco prato, a cui 1.3 strada 2. Rosa Bassetti, 4 fratelli Polli fu Francesco. 2. Arativa con viti e gelsi detta pertinenza l. d. Ai Nosiolli, cui 1 Francesco Bassetti, 2 fratelli Polli, 3 strada, e 4 Francesco Bassetti. 3. Arativa con viti e gelsi detta pertinenza l. d. Alla Medega, cui 1.3 strada, 2 Clemente Polli, 4 Damiano Bassetti. 4. Arativa con gelsi e poche viti in Sarca di Calavino l. d. Ponte dei Sacchetti, cui 1 il Rimone, 3 strada, 4 Antonio Chisté da Gian. Chi ne avesse un interesse potrà prendere ispezione di questi registri dei diritti reali per convincersi dell’esattezza del presente certificato. Dall’I. Giudizio Distrettuale Vezzano 20 aprile 1886 [firmato]
  • Contratto di Mezzadria

    Contratto di mezzadria stipulato tra Emma Andreis e Adriano Bones datato 1930.
  • Restituzione Titoli del Prestito di Guerra Austriaco

    Documento dell' Ufficio Italiano di Verifica e Compensazione che testimonia la restituzione di titoli di prestito di Guerra austriaco nei confronti della Signora Emma Andreis di Vezzano.
  • Paket/Geld Bestellkarte (Buoni d'Ordine di Pacchi/Denaro)

    Si tratta di buoni d'ordine di pacchi e denaro dell'ufficio postale di Vezzano datati 4-5 e 9 dicembre 1916. Possiamo riconoscere il numero dell'ordine (Nummer), l’ufficio postale (Postamt), il destinatario (Empfänger),il valore (Wert), le spese postali (Zustellgebühr).
  • Processione di San Valentino a Vezzano

    Il 2 maggio 1945 terminò ufficialmente il secondo conflitto mondiale in Italia ed a Vezzano, il sabato successivo, venne effettuata la celebrazione solenne qui immortalata. Essa era prevista dalla preghiera e voto fatta per ottenere l'intercessione di San Valentino da autorità ecclesiastiche, civili e popolazione del Comune di Vezzano il 14 febbraio del 1944, nella quale si legge: "...ottenute le sospirate grazie, vogliamo mostrare la nostra riconoscenza impegnandoci oggi con voto solenne a celebrare, appena cessata la guerra, una festa di ringraziamento, portando in processione la benedetta tua immagine, seguita come scorta d'onore dalle Autorità e rappresentanze di tutto il Comune." Si vedono gli archi da festa con in cima lo stemma comunale, e la scritta "Grazie San Valentino d'averci salvati"; sulla sinistra si scorge parte della facciata della chiesa di Vezzano mentre sulla destra si vede parte dell'edificio del Bar alla Posta, sulle cui finestre sono esposte delle lenzuola bianche, come da tradizione.
  • I coscritti vezzanesi del 1924

    I coscritti del 1924 col tipico cappello addobbato con fiori e piume festeggiano la coscrizione nella piazza di Vezzano. Con loro un soldato. Ricordiamo che il periodo 1943-1945 fu quello dell'occupazione tedesca seguita al "rebalton" e che a Vezzano aveva sede un reparto di gendarmeria tedesca che mantenne un buon rapporto coi civili. Il gruppo si trova in quella che allora era Piazza Fiera, dietro loro si vede Via Dante, sulla destra la scuola elementare e la fontana.
  • Cuoco e commilitoni della Folgore

    Le foto documentano momenti di leggerezza per i soldati della Folgore stanziati a Vezzano col compito di sorvegliare le armi pesanti requisite ai tedeschi in ritirata alla fine della seconda guerra mondiale. Dietro di loro si vede la targa della Scuola Materna con la sigla O.N.A.I.R. (Opera Nazionale di Assistenza all'Italia Redenta), istituto previdenziale italiano, nato nel 1919 allo scopo di assistere le popolazioni delle "terre redente", particolarmente tramite provvedimenti a favore della prima infanzia. La scuola materna di Vezzano fu annessa all'ONAIR il 3 novembre 1939.
  • Napoleone 1812

    Documento del periodo napoleonico redatto su carta legale con timbro riportante la scritta K K Stempel - 10 zehen kreuzer k intorno a uno stemma. I kreuzer, corrispondenti ai carantani, valevano 1/60 di fiorino. "Convenzionalmente, per quel che riguarda il Trentino, viene impropriamente detto Periodo napoleonico l’arco storico-temporale che va dal 20 maggio 1796, giorno in cui l’ultimo Principe vescovo di Trento, Pietro Vigilio de Thunn abbandonò la città al suo destino di fronte all’incalzare delle truppe francesi, al 9 giugno 1815, quando il Congresso di Vienna attribuì all’Austria il territorio dell’ex Principato di Trento." (da: http://www.archiviodistatotrento.beniculturali.it/index.php?it/152/periodo-napoleonico) Il documento riguarda una transizione avvenuta a "Baselga di Terlago". Si coglie l'occasione per ricordare che oltre a Baselga anche Vigolo, Cadine e il Pedegazza (Fraveggio, Lon, Ciago, Covelo) vennero aggregati a Terlago dai francesi nel 1810 e poi ritornarono autonomi dopo il passaggio all'Austria nel 1815. Trascrizione: Napoleone Per la grazia di Dio, e per le Costituzioni Imperatore dei Francesi, Re d'Italia, a tutti i presenti e futuri salute. Avanti il Giudice di Pace di Trento Capo Luogo del Dipartimento dell'Alto Adige, è seguito la presente Transazione. Trà La Sig.ra Massenza Vedova del fu Simone Tevini, qual tutrice dei propri di lei figli , possidente domiciliata in questa Città, Attrice comparente in persona da una parte, e Francesco, Giovanni, e Leonardo fratelli Baldessari nonché Giovanni del fu Giacomo Baldessari altro debitore principale, e solidale, dei Convenuti, comparenti in persona dell'altra parte, ad eccezione di Francesco, che non comparì, domiciliato in Baselga di Terlago. La Sig.ra Massenza domandò dai Convenuti il pagamento di Lire duecento e una, centmi = apparenti da obbligazione dei ventisette Novembre 1811 undici registrato in Trento lì 18 corrente al N° 1873 contro pagamento di Lire una, centesimi dieci qui esibita, e restituita al momento; non che gl’interessi maturati e da maturare fino all'effettivo pagamento. Conchiude ricercando la rifusione delle spese. Li due primi Convenuti, cioè Giovanni, e Leonardo fratelli Baldessari hanno detto di non ritrovarsi in situazione di potere pagare; e il terzo Giovanni del fu Giacomo Baldessari, ha detto, che egli non intende di pagare, che solamente la sua quotta. A nostra insinuazione le Parti hanno convenuto come segue: 1 Che il predetto Giovanni del fu Giacomo Baldessari s'obblighi, e si costituisca debitore principale, e solidale verso la Sig.ra Attrice per l’intiera somma Capitale, ed interessi sopraddimandata, rinunciando a qualunque eccezione; ed in detta somma viene anche contemplato una porzione, che s’affretta di pagare a Francesco fratello dei suddetti Giovanni e Leonardo Baldessari. 2 Detta somma diLire duecento una sarà pagata dal detto Giovanni Baldessari alla Sig.ra Attrice per tutto il giorno quindici Ottobre corrente anno, coi suoi interessi maturati, e da maturarsi in ragione del cinque per cento. 3 Che i suddetti Convenuti Giovanni, e Leonardo fratelli Baldessari rinunciano a favore di Giovanni Baldessari suddetto la loro porzione del fondo posto nelle pertinenze di Baselga luogo detto alla Cozza a cui confina a mattina la comune, a mezzodì Bortolo Endrizzi, a sera, a sera Giovanni Failo, ed a settentrione esso Giovanni Baldessari unitamente all’entrante pendenti cosiché, avrà il suo possesso ancor oggidì delle dette porzioni di fondo, ed entrate, al quale resterà riservata la sua ragione contro Francesco Baldessari, ridotto per la di questi quota di debito, le quali due porzioni di fondo valeranno Lire cento ventisei all'incirca. 4to Che pagando detti due Convenuti Giovanni, e Leonardo Baldessari la loro rispettiva quota di debito pel giorno quindici Ottobre suddetto s'intenda retrocesse ad essi le loro porzioni di fondo suddette, cesse a Giovanni Baldessari; e privato dello detto termine non potranno più redimere le dette loro due porzioni di fondo. 5to Le spese di quest'atto sono a carico dei convenuti ciascuno per la loro porzione. Hanno in seguito instato le predette parti, che il presente sia munito della formula esecutiva, e Noi abbiamo steso questo processo verbale, al quale esse si sono assieme con Noi, e col nostro Cancelliere sottoscritte. Fatto a Trento lì 19 Agosto 1812 Massenza Ved. Tevini Giovanni del fu Giacomo Baldessari Leonardo Baldessari Riva Giudice Corradi Cancelliere Trento lì 5 Settembre 1812 Registrato al N° 484 foglio 69 della sezione II, e pagate L. 10/100 come da Bolletta N° 16 Capivaz Comandiamo, ed ordiniamo a tutti gli uscieri, che ne saranno richiesti di porre ad esecuzione la detta Transazione, ai nostri Procuratori Generali, ai nostri Procuratori presso i tribunali di prima istanza, di darvi mano; a tutti i comandanti, ed Ufficiali di forza pubblica di prestarvi mano forte allorché ne saranno legalmente richiesti. In fede di che la presente Transazione è stata sottoscritta dal Giudice di Pace e dal Cancelliere. Per spedizione Corradi Cancelliere Copia Napoleone 1812
  • Intervista ad Arrigo Pisoni

    Intervista ad Arrigo Pisoni, classe 1932, che ci parla della nascita del Consorzio per la valorizzazione del Vino Santo Trentino, nato il 30 settembre 1976, del quale Arrigo è stato presidente per 21 anni. Ci parla anche di come, in passato, era visto in Vino Santo, durante la Seconda Guerra Mondiale, e di come si sia lottato insieme per far riemergere questa perla della Valle dei Laghi.
  • La piazza di Lon

    La foto risale al più tardi al 1961, anno in cui è stata realizzata la piazza di Lon, qui ancora sterrata. Sulla casa che si affaccia sulla piazza è visibile la traccia di una precedente insegna di quella che era l'osteria del paese fino alla fine degli anni '50. Nella casa a fianco si nota la presenza di una nicchia vuota che un tempo conteneva una Madonna. Di fronte un letamaio e poco distante un gruppo di ragazzi. Dal lato opposto della strada, appoggiata ad una casa si nota una "bèna", grande contenitore per il trasporto di letame ed inerti che veniva posto sul carro.
  • Processione della Madonna a Lon

    In questa sequenza di fotografie si vede la processione della Madonna partire della chiesa, col sagrato addobbato con le caratteristiche "arche", e dirigersi verso la piazzetta di Sant'Anna. La sequenza ci permette di vedere bene come era composta la processione: davanti il crocefisso con due fiaccole, poi gli uomini, il coro, un'altra croce con le fiaccole, le bambine vestite di bianco con mazzetti di fiori, la madonna portata dai ragazzi con la tunica bianca con mantella azzurra ed affiancata dalle ragazze con i ceri vestite di bianco con velo azzurro, il parroco ed infine le donne. Da notare che al tempo le strade erano sterrate e al posto della piazza di Sant'Antonio, realizzata nel 1961, c'era un campo coltivato.
  • Pecore a Lon

    Un gregge esce dal paese. Si notano la strada interna sterrata e la nuova strada per Margone-Ranzo, costruita tra 1947 e il 1954, asfaltata. Bene in vista all'entrata del paese un punto luce dell'illuminazione pubblica. Sulla foto con la chiesa in lontananza si vede sulla sinistra il "Ristorante Fior di Roccia", costruito nel 1958, che ci permette di datare la foto successivamente a tale data. Nella foto col gregge si vede, al di sotto dell'entrata in paese, il punto dove è stato realizzato il pubblico lavatoio alla sorgente della roggia che poi scende a Fraveggio e si getta nel lago di Santa Massenza. Un tempo si presentava diversamente e, fino alla realizzazione dell'acquedotto potabile, era lì che la gente di Lon andava a prendere l'acqua,
  • La piana di Terlago

    Nelle foto si possono vedere Terlago col lago e Vigolo Baselga, Selva Faeda e la prateria di Prada, il Gazza e la Paganella senza antenne. Il ripetitore RAI sulla Paganella è entrato in funzione il 7.12.1955, il che ci fa datare questi scatti al massimo al 1955, nonostante l'indicazione dell'autore riporti che la sua collezione risale al 1956-68
  • Sul selciato presso Presalter

    Il motocoltivatore di Valentino Verones di Covelo, immortalato in questo scatto, è stato il primo a raggiungere le praterie del Monte Gazza sul finire degli anni '50, inizio anni'60, dopodiché molti abitanti del Pedegaza hanno seguito il suo esempio. Era un motocoltivatore AEBI AM 53 con motore MAG; il serbatoio era diviso in due parti, una piccola conteneva benzina e serviva esclusivamente per accendere il motore tirando una corda, appena acceso si collegava l'altro serbatoio che conteneva petrolio. Nella foto vediamo che qualcuno era a bordo, altri gli camminavano intorno attaccandosi a volte per aiutarsi nella salita; questo mezzo era infatti abbastanza lento da poter essere seguito a piedi. Da notare come al tempo la strada, "novicter factam" nel 1447, fosse ancora completamente selciata. Il toponimo "Presalter" ci riporta alla figura del "saltaro", presente nelle antiche carte di Regola, che aveva il compito di sovrintendere al controllo di una determinata zona. La testimonianza dei più anziani ci riporta che il prato sulle coste del Gazza a "Presalter" era di proprietà pubblica e veniva affidato di anno in anno a persone diverse, evidentemente in cambio di questo servizio per la comunità.
  • Permesso di matrimonio di Giovanni Bassetti e Piera Sommadossi

    Si riporta integralmente il documento: "All'Ufficio Comunale di Fraveggio Intenzionato il sottoscritto di unirsi in matrimonio con Piera Sommadossi di Giuseppe da Ranzo, e perciò prega codesto ufficio comunale a volerli rilasciare il prescritto permesso politico. ... Bassetti Giovanni. "Al Lodevole ufficio comunale Fraveggio Supplica di Giovanni Baßetti da S. Maßenza per ottenere il permesso di matrimonio. Visto e da parte dello scrivente ufficio nulla osta che il supplicante si unisca in matrimonio con la ... nominata Piera Sommadossi. Fraveggio Comune 2/10 1869 Il Capocomune ed il Consigliere Comunale Francesco Baßetti C.C. Lorenzo Baßetti" Da notare il timbro "Comune di Fraveggio".
  • Veduta di Padergnone con il Laghi di S.Massenza e Castel Toblino

    Nella cartolina si nota a sinistra il paese di Padergnone , il lago di S. Massenza e sullo sfondo Castel Toblino, dietro il Monte Casale. La presenza dell'obelisco sulla penisola di "Sottovi" ci permette di stabilire che lo scatto è sicuramente successivo al 1919, anno in cui fu costruito l'obelisco in onore dei Ventuno volontari qui catturati e poi fucilati il 16 aprile 1848 nella fossa del castello di Trento.
  • Obelisco risorgimentale di Padergnone

    La cartolina ritrae l'obelisco sulla penisola in località Sottovi. Vi fu collocato nel 1919 a ricordo di una battaglia qui combattuta che portò alla cattura di 21 giovani che furono fatti prigionieri e tradotti nelle carceri del Castello del Buonconsiglio a Trento, dove il 16 aprile 1848 furono fucilati. Questi fatti, nell’ambito della Prima Guerra di Indipendenza italiana, si svolsero nella zona del lago di Toblino e dell’omonimo castello occupando anche la vicina località di Santa Massenza.
  • Rifugio C. Battisti sulla Paganella

    Rifugio C. Battisti sulla Paganella (m. 2108) con le Dolomiti di Brenta. Il rifugio Paganella fu costruito dalla SAT, inaugurato il 19 luglio 1908 ed intitolato a Cesare Battisti il 17 luglio 1928. Acquistato poi dalla RAI, è stato trasformato in magazzino.
  • Santino per la fine della siccità a Lasino del 1935

    La fotografia ritrae la processione con il Crocifisso per invocare la pioggia in un periodo di siccità durante l'estate del 1935, in particolare durante il mese di agosto.
  • Lavori alla Famiglia Cooperativa di Santa Massenza

    La Famiglia Cooperativa Nel 1907 fu istituita a Santa Massenza, la cooperativa di consumo. Alla cooperativa fu affidata anche la gestione e la distribuzione dell'energia elettrica (Consorzio Elettrico). Nell'anno 1910 in Santa Massenza venne costruita una casa la quale fu addebita a uso negozio e magazzini per la Famiglia Cooperativa locale e per il Caseificio sociale. I fondi necessari per l'acquisto del suolo e costruzione di detta casa furono assegnati in dono alla Famiglia Cooperativa dal benemerito Curato Don Nicolò Chelodi.
  • I panettieri di Lasino

    I panettieri indossano per lo più una divisa a righe verticali. Fra loro anche giovanissimi lavoratori. Risale al 1907 “l’erezione di un forno cooperativo con i mezzi destinati per il fondo Pellagra” a Lasino. Questo panificio operava sull’intero bacino della valle di Cavedine e poi su tutta la Valle dei Laghi. La data della foto è desunta dal panettiere centrale dietro, Giuseppe Ceschini (Maibel), classe 1897, partito per la guerra nel 1915: la foto è perciò precedente, perchè a fine guerra, rientrato a Lasino, è emigrato in America, dove è morto nel 1970. La foto, in formato 18x24 cm, scansionata in questa occasione, è una ristampa recente dell'originale, messo a disposizione per una mostra.