Sulla facciata della casa cantoniera, ora hotel Vezzano, è riportata la dicitura che indica l'altitudine del paese; all'ultimo piano il tipico ballatoio su cui venivano sistemate le pannocchie ad essiccare. Le proprietà ai lati della strada erano protette da muri in sassi, spesso alti come quello che si può vedere sulla destra. La strada era delimitata da grossi paracarri in pietra. La via principale (Via Roma), allora strada di percorrenza Trento-Riva era asfaltata, mentre via Stoppani era sterrata. Dietro si vede la salita al Doss e i grossi ippocastani che hanno dato il nome a questo luogo: ai "Alberoni".
Un bambino porta la sorellina con la carriola. Interessanti le informazioni paesaggistiche: la pavimentazione della Piazzetta di Sant'Anna era in sterrato e della strada in selciato; la zona ora occupata dal parco giochi e da diverse case era allora tutta campagna. Si intravede anche il capitello di S. Anna.
Un bimbo muove i primi passi nel cortile di casa aiutato da un girello di legno. Sullo sfondo i campi terrazzati che contraddistinguono l'ambiente di Ranzo.