Agricoltura

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  • but

  • nogàra

    Intesa come pianta. Il frutto si dice invece
  • figàr

    Inteso come la pianta; il frutto in dialetto si dice invece:
  • armelìn

    Il nome scientifico dell'albicocco è "Prunus armeniaca L.". Originario della Cina è arrivato in Europa nel periodo romano attraverso l'Armenia, di qui il vocabolo "armelin", sia per la pianta che per il frutto; in ambedue i casi il termine è maschile.
  • Vasche per la raccolta dell'acqua piovana

    Le vasche si riempivano tramite l'acqua lì condotta dalla grondaia. Venivano usate per fare il "verderam" per bagnare le vigne: si metteva a sciogliere il verderam e poi si aggiungeva la calcina ottenuta dalla vicina calchèra.
  • Cisterna per l'acqua piovana

    In mancanza dei moderni impianti irrigui si immagazzinava l'acqua piovana per bagnare i campi.
  • càneva

    càneva può assumere anche altro significato:
  • Polinèr, stalòt del rugànt e cèsso

    L'apertura a sinistra era il pollaio per le galline ("polinèr"), poi c'era un'apertura per il maiale e il bagno era un semplice buco (ora coperto dal moderno wc). I liquami cadevano direttamente sulla "grassa" (letame) di sotto.
  • Tettoia per carro

    Riparo per il carro e i vari attrezzi agricoli. Il tetto è stato rifatto verso il 2010.
  • Confini della proprietà della fam. Pedrotti in loc. Pozze

    Il confine è marcato da un muretto a secco; inizialmente la famiglia coltivava vigne, poi quando divennero vecchie, verso il 1975 piantarono prugne per la vendita, ma c'erano anche altri alberi da frutto per autoconsumo: "ciresère", "perèri", "armelini", "fighèri", "pomèri", "perseghèri". Con i pomi facevano le persecche, che mettevano a seccare su un fil di ferro steso sul muro della casa. Poi si è ritornati alle vigne.
  • Audiointervista a un'anziana di Cavedine

    Racconto della vita al tempo della guerra, tra miseria e restrizioni. A proposito di "copàr piòci", si veda la filastrocca al n. 29 del fascicolo
  • pic

  • Ancora col carro

    Anche se le strade sono ormai trafficate, Mansueto Leonardi rientra a casa col suo bue bianco che traina il carro carico di legna. Vicino all'incrocio si può notare un irrigatore a girandola del vecchio impianto irriguo a pioggia con la protezione verso la strada.
  • Aratura col bue

    Carlo col figlio Giancarlo Garbari ed il cognato Eustacchio Piccoli dietro l'aratro. Davanti a guidare il bue c'è un "faméi". Dietro si vede il carro con la "béna". Sono nella loro campagna in "Naràn".
  • La fontana accanto alla scuola

    Questa foto ci permette di localizzare con precisione la fontana di piazza Fiera, già presentata in altra foto collegata, poiché in questa si vede l'angolo della scuola. In questa fontana lavavano il prezzemolo i Faes prima di trasferirsi; la coltivazione e vendita a Trento degli ortaggi era diffusa. Il ragazzo in foto è Giancarlo Garbari e ciò ci permette di datare approssimativamente la foto.
  • stròpa

    Legaccio ottenuto dai rami di salice, usato per legare le vigne ai pali
  • Se 'l tonégia avanti pióver, sta' 'ndel camp e nó te móver; ma se 'l pióve avanti ‘l tón, tra’ la zzapa 'nden cantón

    In base a quando toneggia si può continuare a lavorare o è meglio abbandonare i campi