L'ingrandimento in formato 29,7x42 cm, scansionato in questa occasione, rappresenta la copia di un manifesto che ritrae combattenti e/o reduci di Cavedine e Madruzzo del periodo fascista.
L'ingrandimento in formato 40x30 cm, scansionato in questa occasione, mostra un carro allegorico realizzato da Costante Roncher per il carnevale di Arco.
Lo scopo era di promuore il "Vin Sant" (Vino Santo) realizzato dalla premiata ditta Costante Roncher di Cavedine.
L'ingrandimento in formato 40x30 cm, scansionato in questa occasione, mostra un carro allegorico realizzato da Costante Roncher per il carnevale di Arco.
Lo scopo era di promuore il "Vin Sant" (Vino Santo) realizzato dalla premiata ditta Costante Roncher di Cavedine.
L'ingrandimento in formato 70x50 cm, scansionato in questa occasione, rappresenta il primo edificio della Cooperativa, inaugurato il 13 maggio 1900. Una parte del piano terra è occupato dalla segheria che verrà trasferita dopo pochi mesi sotto una tettoia sulla sinistra dello stabile.
La fotografia ritrae una donna con un cesto di vimini e un ramo d'uva appena raccolta.
Nella descrizione dell'ingrandimento in formato 30x40 cm, scansionato in questa occasione, appare la seguente frase: "Festa dell'Uva".
La donna fotografata potrebbe essere Armida Dorigatti.
La fotografia è stata scattata il 3 ottobre 1954 durante l'inaugurazione del nuovo edificio scolastico a Cavedine.
Questo scatto mostra il momento del taglio del nastro tricolore da parte della vedova del defunto Commendatore Giulio Cattoni, alla cui memoria fu intitolato l'edificio.
Si riconoscono l'attuale arciprete di Cavedine don Luigi Demattè e don Simone Felicetti che sorregge il paramento liturgico.
A seguire sono presenti la maestra Gregorina Cattoni, il maestro Eugenio Pederzolli e il maestro Mario Chesani.
Si tratta di un ingrandimento in formato 40x30 cm, scansionato nel 2021.
La fotografia mostra un gruppo di persone davanti alla nuova sede dei carabinieri situata in vicolo Cima Cornetto, civico 14 a Cavedine.
Inizialmente la sede era presso il palazzo comunale di Cavedine.
A metà degli anni '60 la Stazione dei carabinieri fu trasferita a Lasino.
Si tratta di un ingrandimento in formato 30x40 cm, scansionato nel 2021.
L'ingrandimento in formato 40x30 cm, scansionato in questa occasione, rappresenta una foto di gruppo in occasione di un festeggiamento del fante Bortolotti, posizionato al centro del gruppo.
A sinistra del festeggiato è presente Silvio Comai, postino di allora.
L’alluvione aveva allagato le cantine di via Roma e si camminava su assi sopra l’acqua per entrare in casa nelle androne.
Nonostante la scarsa qualità della foto, in assenza di immagini migliori, ci sembra giusto ricordare come nei periodi particolarmente piovosi nella parte sud di Vezzano l’acqua saliva dal sottosuolo e allagava le cantine. Il primo che
vedeva innalzarsi l’acqua nella propria cantina avvisava i vicini che così talvolta facevano in tempo a portare all’asciutto le cose che lì conservavano comprese
le botti sia vuote sia piene. Che angoscia vedere l’acqua alzarsi dentro casa, lenta ma inarrestabile, e non poter far nulla per fermarla; se tutto era andato bene la cantina era ormai vuota, solo i “giasii” (strutture in legno sulle quali poggiavano le botti) galleggiavano tristemente.
Foto di gruppo davanti alla nuova caserma dei carabinieri di Vezzano intitolata al brigadiere Giovanni Bressan.
Nella data riportata sul retro risulta difficile decifrare l'anno: 1970 o 1976.
Medaglia conferita dalla Confraternita della Vite e del Vino a Beniamino Bassetti, per la sua specialità, il Vino Santo.
Beniamino Bassetti, nato nel 1889, lavorò tutta la vita per la Cassa Rurale di Santa Massenza, fondata dal padre. Si dedicò anche alla cantina, che produceva in particolare Vino Santo.
Morì nel 1956.
Essendo morto qualche anno prima della fondazione della Confraternita, avvenuta nel 1958, è probabile che sia stata consegnata ai successori.
Stupendo diploma decorato ricevuto a Parigi nella prima metà del 1900 da Beniamino Bassetti per il suo Vino Santo.
Beniamino Bassetti, nato nel 1889, lavorò tutta la vita per la Cassa Rurale di Santa Massenza, fondata dal padre. Si dedicò anche alla cantina, che produceva in particolare Vino Santo. Morì nel 1956.
Diploma ricevuto nella prima metà del 1900 da Beniamino Bassetti, proprietario dell'omonima cantina a Santa Massenza, per il proprio Vino Santo. Fu premiato a Roma durante uno dei cicli di esposizioni della "Esposizione del Progresso Industriale".
Beniamino Bassetti, nato nel 1889, lavorò tutta la vita per la Cassa Rurale di Santa Massenza, fondata dal padre. Si dedicò anche alla cantina, che produceva in particolare Vino Santo. Morì nel 1956.
Alba Chistè racconta come si svolgeva il "Trato Marzo" nel paese di Vigo Cavedine l'1-2-3 marzo di ogni anno.
Si rivolge in lingua italiana ma utilizza anche termini dialettali per dare più risalto ad alcune frasi come "i se trovava" (si trovavano), "per sposar le bèle fiole" (per sposare le belle figlie), "de chi èla, de chi no èla?" (di chi è?, chi sono i suoi genitori? ), "la Alba del Bruno Forto che l'è anca bèla" (Alba di Bruno detto "Forto" che è anche bella), "a chi la dente, a chi no la dente" (a chi la diamo in sposa?), "al Romano Drago che l'è da sposar" (a Romano detto "Drago" che è ancora da sposare), "èl en contrat da far?" (è un contratto da fare?), "e denteghela e denteghela che l'è da maridar" (va bene, che ha ancora da prendere marito).
Articolo riguardante la pigiatura di uva Nosiola per Vino Santo uscito il 24 marzo 1978 sul quotidiano "L'Adige".
Si parla del lungo processo di produzione, fatto di molti momenti di attesa. Si fa una nota sulla resa, parlando del fatto che da 5-7 chili di uva si ottiene un litro di Vino Santo.
L'appassimento, che dura 6 mesi, fa sì che del raccolto ne resti un 30% scarso.
Articolo uscito su L'Adige il 1 dicembre 2005 che parla dell'evento Dulcenda, che si svolgeva a Castel Toblino. In particolare si fa riferimento alla produzione di 400 bottiglie, prodotte unendo i Vino Santo dei componenti dell'Associazione dei Vignaioli del Vino Santo: la prima bottiglia fu mandata a papa Ratzinger mentre la seconda andò al Vescovo di Trento, Luigi Bressan.
Articolo di M.E.
A Castel Toblino, in occasione della manifestazione "I Vignaioli del Vino Santo incontrano i grandi passiti siciliani", il 25 marzo 2002 si riuniscono i vignaioli fondatori dell'Associazione.
Da sinistra Graziano Poli, Alessandro Poli, Giuseppe Pedrotti, Marco Pisoni e Carlo Bleggi a rappresentanza delle rispettive cantine.
Sul depliant sono riassunte le varie attività previste.
A Castel Toblino, in occasione della manifestazione "I Vignaioli del Vino Santo incontrano i grandi passiti siciliani", il 25 marzo 2002 si riuniscono i vignaioli fondatori dell'Associazione.
Da sinistra Graziano Poli, Alessandro Poli, Giuseppe Pedrotti, Marco Pisoni e Carlo Bleggi.
Lettera d'invito alla presentazione del "Consorzio per la Tutela e Valorizzazione del Vino Santo Classico Trentino", in occazione della 47° mostra dei vini del Trentino.
La lettera è firmata da Arrigo Pisoni, che fu il presidente del Consorzio per tutta la sua durata.
Il 2 maggio 1945 terminò ufficialmente il secondo conflitto mondiale in Italia ed a Vezzano, il sabato successivo, venne effettuata la celebrazione solenne qui immortalata.
Essa era prevista dalla preghiera e voto fatta per ottenere l'intercessione di San Valentino da autorità ecclesiastiche, civili e popolazione del Comune di Vezzano il 14 febbraio del 1944, nella quale si legge: "...ottenute le sospirate grazie, vogliamo mostrare la nostra riconoscenza impegnandoci oggi con voto solenne a celebrare, appena cessata la guerra, una festa di ringraziamento, portando in processione la benedetta tua immagine, seguita come scorta d'onore dalle Autorità e rappresentanze di tutto il Comune."
Si vedono gli archi da festa con in cima lo stemma comunale, e la scritta "Grazie San Valentino d'averci salvati"; sulla sinistra si scorge parte della facciata della chiesa di Vezzano mentre sulla destra si vede parte dell'edificio del Bar alla Posta, sulle cui finestre sono esposte delle lenzuola bianche, come da tradizione.
Nella piazza di Vezzano ha luogo probabilmente un comizio elettorale. Sul piccolo palco montato a ridosso del Caffè alla Posta (tutt'ora presente in paese) presenziano alcune figure pubbliche, fra cui Celeste Bressan, con i pantaloni bianchi, consigliere comunale eletto fra i socialisti già alle prime elezioni del 1947, che sarà sindaco nel 1976/77.
In basso si notano alcuni suonatori della banda e tutt'attorno la popolazione.
In alto si nota l'insegna di una trattoria, che oggi non esiste più: l'attività apparteneva ad Annibale Garbari detto "Nibale".
Da notare come ben quattro lampioni illuminassero questo tratto di piazza.
La datazione della foto è ipotetica.
Lo scatto è stato realizzato durante una cerimonia religiosa presso il Santuario della Madonna della Grotta di Cavedine. Si nota una folla di fedeli, l'impianto di illuminazione da poco ultimato e, sullo sfondo, la cappella del Santuario.
Si tratta di un estratto della copertina del libretto dedicato alla Prima S. Messa di don Attilio Comai, celebrata il 3 aprile 1932.
Nella parte alta del documento sono riportate tutte le fotografie dei sacerdoti presenti per l'evento.
9 ottobre 1919.
Il quotidiano Il Nuovo Trentino dà la notizia della concessione all'impresa Isat dell'esercizio di una nuova linea automobilistica postale sul percorso Trento-Vezzano-Cavedine-Dro.