Documento scritto dalla comunità alle autorità chiedendo aiuto a seguito di una violenta grandinata che, il 13 settembre 1902, colpì le coltivazioni di Vezzano, Fraveggio e Lon.
La richiesta di aiuto ammonta a 82.000 corone.
La fotografia ritrae un gruppo di donne in un piccolo campo di fiori nei pressi della Chiesa di Pergolese. Sullo sfondo si notano le tipiche "arche" che venivano realizzate in occasione di particolari festività e/o ricorrenze. Sempre sullo sfondo è possibile notare alcune abitazione tipiche del luogo. Sul retro della fotografia appare la seguente descrizione: "Maria Molinari...le signore Comai di Vigo."
Un totale di 4 bande suonano assieme in piazza Italia, su una tribuna a 3 livelli; un folto pubblico assiste al concerto.
La seconda immagine ritrae il momento dei discorsi; si noti nello sfondo, sulla destra, la presenza di un'autoscuola, nel locale dove fino almeno al 1980 c'era una macelleria (si veda il link sottostante).
Il presidente della Bandina Francesco Baceda nel 1907 intrattenne con le autorità tirolesi un fitto carteggio per ottenere l'autorizzazione ad indossare una nuova uniforme, già confezionata. Dopo un anno di rifiuti e ricorsi, poichè la divisa assomigliava troppo a quella degli ufficiali italiani, nel 1908 la richiesta venne definitivamente respinta, con grande rammarico dei bandisti.
Nel centenario dell'insorgenza tirolese è indetto il 28-30 agosto 1909 ad Innsbruck il primo "Giubileo Hoferiano", con rappresentaze da tutto il Grande Tirolo. La Bandina aprì il corteo dell'intera delegazione trentina, e per l'occasione, le autorità tirolesi fornirono una divisa, poi mantenuta fino agli anni '60 come uniforme ufficiale, alternata però a quella di taglio italiano. In testa allo schieramento, il mazziere: figura oggi quasi scomparsa nel mondo bandistico.
Fotografia di gruppo realizzata al termine della processione con la nuova statua della Madonna destinata alla Chiesetta delle Coste donata da Aleandro Merlo nell'autunno del 1952. Nello scatto sono presenti l'allora parroco di Vigo Cavedine don Domenico Vanzetta, don Evaristo Bolognani e la Banda di Cavedine.
I suonatori sono disposti in gran numero a semicerchio su una tribuna a due livelli sulla destra, attorniati dalla folla. La piazza è addobbata a festa con delle bandierine bianche. Si noti nell'angolo in alto a sinistra la collocazione della Cassa Rurale di Cavedine a quest'altezza cronologica.
La data è scritta a matita sul retro della fotografia.
A questo grande raduno bandistico, oltre alla banda di Cavedine, c'erano anche quelle di Vezzano, Terlago, Mattarello e Vigo Meano. Il pubblico è stato eccezionalmente numeroso, non solo per godere del grande concerto, ma incuriosito anche dal clamoroso evento accaduto la sera prima. Alle 22:15 qualcuno aveva fatto esplodere la trebbiatrice custodita nel cortile del Consorzio cooperativo di Cavedine provocando spavento e danni anche ai mezzi e alle case vicine.
Risposta del Comune di Calavino a "Cesare ed eredi fu Valeriano Graziadei" dopo che questo, probabilmente, aveva protestato in seguito al danneggiamento del terreno dovuto alla caduta di massi.
Lo scatto ritrae un evento particolare avvenuto presso la vecchia canonica del paese di Stravino. Il luogo è dove c'era l'unico ristorate di Stravino, ora chiuso. Il ricordo della precedente funzione dell'edificio è mantenuto nella denominazione della "caneva" usata nella manifestrazione "Stravino Stravinario", organizzata ogni ultimo fine settimana di luglio dalla Pro Loco di Stravino: "la vecia canonega".
Sul balcone sono presenti personaggi allora importanti in valle come gli autisti e un certo signor Folgaresi.
L'occasione di festa era in occasione dell'ingresso in paese di don Luigi Mascotti.
Assegnazione di casa, orto, vitalizio, in usufrutto in caso di futura vedovanza, da parte di Andrea Miori di Lon a favore della futura moglie Teresa ved. del fu Giò Tonelli. .
La fotografia ritrae la processione con il Crocifisso per invocare la pioggia in un periodo di siccità durante l'estate del 1935, in particolare durante il mese di agosto.
La campana riporta fregi vegetali nella parte alta e bassa. Dalle iscrizioni si può desumere la datazione, che risale al papato di Giovanni XXIII e al Concilio Vaticano II, quindi tra il 1962 e il 1965.
Nella seconda immagine, il parroco benedice la campana con l'incenso.
La fotografia ritrae un momento della processione avvenuta nel paese di Stravino durante una visita pastorale dell'arcivescovo Celestino Endrici.
È possibile notare le pareti dei muri abbellite con preziosi copriletti e tovaglie. Tale usanza era simbolo di rispetto da parte dei fedeli durante le processioni religiose.
Benedizione dei Motori del 1963 circa a Fraveggio in Piazza Giovanni Bressan. Accanto al cedro presente nella fotografia, che fu abbattuto nel 1995 poiché era diventato troppo alto, in passato c'era una fontana (tolta nel 1960). Dal numero di Ape Car presenti è evidente l'occupazione principale degli abitanti, per la maggior parte contadini, che si spostavano per poter vendere il loro raccolto
Festa in piazza a Fraveggio nell'anno 1953 in occasione dell'ordinazione di don Celestino Faes: per l'occasione era presente la banda di Vezzano, poiché a Fraveggio non ce n'è mai stata una.
Da notare la vecchia fontana sulla destra, demolita nel 1960.
Scorcio di Fraveggio visto dalla piazza Giovanni Bressan: dalla piazza si guarda verso la chiesa, lungo via San Bartolomeo. L'occasione rappresentata è la Processione della Madonna.
Sull'angolo della casa sulla destra si vedono il classico lampione a piatto e il braccio di sostegno delle linee elettriche aeree con i cinque isolatori di corrente in ceramica.
Processione della Madonna a Fraveggio in data 8 dicembre 1932, in occasione dell'Immacolata. Si vede la gente che porta in processione la statua della Madonna, con la partecipazione anche della banda di Vezzano.
La fotografia ritrae tutti gli attori protagonisti del dramma sacro della Passione di N. S. Gesù Cristo avvenuta nel 1925 a Vigo Cavedine. Lo scatto è opera dello studio fotografico F. Emanuelli di Arco.
Interno della chiesa di Vigo Cavedine durante la celebrazione della prima messa di don Giorgio Cristofolini, avvenuta il 30 giugno 1946.
Si possono notare dettagli architettonici ora non più presenti nella chiesa come l'antico pulpito e la pala sopra l'altare maggiore. Si può notare la celebrazione eucaristica della Messa Tridentina in vigore fino agli anni '60.
La settecentesca fontana nella piazza di Vezzano è stata monumentalizzata nel 1917 e dedicata all'Imperatore Francesco Giuseppe; qui la cerimonia di inaugurazione con la sua benedizione alla presenza di un folto numero di militari. Visibili scritte in lingua italiana e tedesca e l'albergo Stella d'oro.
All'interno del magazzino concesso ai pompieri di Vezzano don Dante celebra la cerimonia di inaugurazione assistito da un chierichetto e circondato dai vigili del fuoco volontari.