Sacco riempito di foglie secche provenienti dalla pianta del granoturco. Negli anni ’20 si sostituirono le bratee con ‘l segres ( paglia derivante dalle foglie della palma), era utilizzato come materasso per dormire. Successivamente per l’imbottitura si sostituirono gli elementi vegetali con la lana.
La struttura della toilette è in ferro battuto con il catino in ceramica. Sul porta lavamano, si poggiava "el lavaman" con sotto la "bròca" piena d’acqua. La mattina, al risveglio con l’acqua della brocca versata nel catino ci si lavava le mani e la faccia. Talvolta il porta lavamano poteva essere anche di legno.
‘L casabànc era probabilmente il mobile più bello della camera: grandi cassetti con doppia maniglia in ferro battuto, oppure di ottone e serratura per ogni tiretto. Nel primo cassetto si conservavano documenti cartacei, ninnoli, preziosi ecc.. negli altri sottostanti la biancheria.
Si utilizzava: -per conservare la biancheria e si collocava nella stanza da letto. -Per il trasporto della dote quando la ragazza andava sposa -Si utilizzava in caso di emigrazione per il trasporto delle cose di prima necessità.
Drappo leggero che può essere confezionato con cotone lavorato a uncinetto, a ferri a maglia, utilizzando stoffe raffinate come raso o damasco. Era di ornamento per i letti.
Questa pergamena porta l’augurio per gli sposi, certe altre riportavano una poesia detta “ Campeti”, che era recitata da una bambina/o, nel momento in cui si festeggiavano gli sposi. Generalmente la festicciola si attuava, in casa del marito, dopo la celebrazione del matrimonio in chiesa.
Indumento intimo femminile. Tenuto in vita da un elastico o da stringhe. Scendevano fino al ginocchio e qui legate con un nastrino e aggraziate da un pizzo. Generalmente di cotone leggero, per l’estate, di cotone felpato (moleton) per l’inverno.
Indumento per bambino. Pantaloncini fatti a mano tenuti in vita da un elastico.Le mamme in attesa di un figlio realizzavano qualche indumento, erano prevalentemente lavori a maglia eseguiti con la lana che loro stesse filavano.
L’abbigliamento del neonato o del bambino diventato grande era conservato accuratamente dalla donna di casa, poiché i vestitini passavano da un figlio all’altro, talvolta adottando delle modifiche secondo l’esigenza. Questa è una camiciola aperta dietro e con maniche lunghe.
Capo d'abbigliamento femminile indossato per la notte, di solito ha un colletto, maniche lunghe ed era abbottonata sul davanti. Era abbellita con lavori d’intarsiatura.
La ragazza preparava personalmente la biancheria da portare in dote. Per identificare la proprietà dei manufatti, in un angolo ricamava, servendosi di un filato rosso le proprie iniziali. Altre invece come si arguisce dal presente lenzuolo ricamava il monogramma, con filato di cotone bianco, al centro della piega dello stesso in modo che diventava un abbellimento.
Sulla mensa le donne stendevano una tovaglia al momento del pranzo, utilizzavano le meno belle (tovaglie di canapa o di un filato grossolano), le migliori, in tela di fiandra, erano utilizzate per le occasioni di festa o cerimonia importanti.