modo dispregiativo per etichettare un ragazzo o un giovane come persona presuntuosa, saccente, che si dà arie di sapere ma che in realtà è ancora inesperto come un bambino con il moccolo ("smargèle")
per togliere la parte grassa dal latte, lo si fa riposare in un ampio contenitore, la parte grassa (panna) viene a galla e forma una specie di tela in superficie, che si toglie per fare il burro, di qui il verbo "telar".
Come nome assume invece tutt'altro significato:
Derivato del latte che si ottiene dal siero dopo aver prodotto il burro ed il formaggio. Per sottolineare il suo basso apporto calorico si diceva: "La poìna, pù che se 'n magna, men se capina", cioè più ne mangi e meno cammini, devi alternare anche cibi più nutrienti.