La fotografia risale al 1928 e mostra i fratelli Giulio e Celeste Dallapè, l'amico Aldo e i primi apprendisti della nuova calzoleria Dallapè di Stravino. Gli autori della fotografia potrebbero essere gli stessi fratelli Dallapè che in quegli anni iniziarono a realizzare scatti fotografici amatoriali.
La fotografia mostra la nuova casa dei fratelli Giulio e Celeste Dallapè costruita negli anni 20 del 1900. Lo scatto risale precisamente al 1928, anno in cui i fratelli aprirono la prima calzoleria nel paese di Stravino sulla strada statale.
La fotografia ritrae i fratelli Giulio e Celeste Dallapè in uno scatto risalente ai primi anni del 1900.
Nel 1920 iniziarono a produrre scarpe aprendo la prima calzoleria nel paese di Stravino nel 1928, dando vita ai una dinastia di "maestri calzolai".
Foto ritratto di don Ettore Pederzolli, sacerdote nato a Stravino nel 1921. Divenne sacerdote nel 1944 e nel paese natale celebrò la sua prima messa lo stesso anno.
La fotografia mostra un giovane che dirige un carro agricolo trainato da due buoi lungo il viale della chiesa di San Rocco Pellegrino a Brusino.
L'attacco doppio prevede un palo centrale (temon) sul quale all'altezza del collo dei buoi viene legato il giogo (giof) con appese due cinghie (canagole) che passano sotto il collo di ciascun bue. Questi sono uniti al timone per le corna con una fune (gioncola).
La fotografia ritrae un folto gruppo di fedeli durante la processione della Madonna del Rosario di Cavedine.
A Cavedine, oggi come allora, si celebra la prima domenica di ottobre con una processione che si sviluppa nella parte alta del paese, il rione di Mustè.
Nello scatto i fedeli indossano l'abito più bello ed elegante, riservato alle festività e le donne indossano un lungo velo bianco. Si nota la presenza della confraternita che oltre ad avere il compito di trasportare la statua, la accompagnavano con lanterne, candelieri e altri accessori legati al rito della processione.
La fotografia ritrae un gruppo di "coscritti" di Brusino nati nell'anno 1931.
Per festeggiare questo rito di passaggio alla maggiore età in ogni paese della valle erano soliti vestirsi eleganti e in particolare indossare un caratteristico cappello decorato con fiori. Immancabile era anche la foto ricordo di gruppo con indicato il loro anno di nascita.
La fotografia ritrae una famiglia Dallapè di Stravino davanti al sagrato della chiesa. Gli autori dello scatto potrebbero essere stati i fratelli Dallapè Giulio e Celeste.
La fotografia mostra un momento di accoglienza di un vescovo durante la recita di un sonetto da parte di una bambina in piazza a Stravino.
Il paese è adornato a festa e si notano le bandierine.
Accanto alla bambina è presente Albina Pederzolli, maestra del paese che segue e coordina i bambini durante la cerimonia. Partecipa a questa importante occasione tutta la popolazione che per l'occasione veste l'abito più elegante.
Maria Cappelletti, detta Faiòta, (1890-1965) ha passato la sua vita a Covelo (TN) prodigandosi per tutti quelli che avevano bisogno. Prima che il suo ricordo vada perso, raccogliamo la testimonianza di chiunque l'abbia conosciuta. Pubblichiamo, in questo terzo video a lei dedicato, la voce di tre delle sue nipoti nella speranza che stimolino altri a condividere i loro ricordi.
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Qui le prime audio-testimonianze:
Maria Cappelletti, ormai di salute cagionevole, scrive per l'ultima volta alla figlia Olga che risiede a Rovereto, usando una delle vecchie cartoline che lei raccoglieva. Era il 5 gennaio 1965. Si sposterà poi a Rovereto, prima dalla figlia e poi in ospedale dove morirà il 15.5.1965.
Maria Faiota scrive alla nipote Alberta. Decide di firmarsi "la tua nonna brontolona". Da questo, come riportano anche le nipoti, possiamo cogliere come Maria fosse molto "rigida" e attenta all'educazione delle figlie e delle nipoti, non mancando mai di affetto e simpatia nei loro confronti.
Lo scatto risale al 1932. Luigi, primo nipote di Maria Cappelletti è piccolo. Nella foto è in braccio alla mamma Olga Cappelletti e vicino alla zia Modesta Cappelletti.
Maria Cappelletti tiene nelle braccia il piccolo nipote Romano (1937) figlio di Modesta, sua figlia. Al centro l'altro nipote Luigi (1932) che ha 5 anni appena.
I bambini vivevano a Covelo con la nonna mentre le madri lavoravano via.
La foto è una ristampa del 1970 da negativo di una foto scattata nel 1937.
Maria "Faiòta" è ritratta con l'amica Maria "Crinca". Entrambe con abito scuro si tengono a braccetto.
Questa foto risale agli ultimi anni di vita di Maria Cappelletti.
Possiamo temporalmente collocare lo scatto tra il 1960 e il 1965.
Maria e un gruppo di persone scattano una foto di gruppo. Nella foto Maria si colloca in seconda fila spostata sulla destra. Non abbiamo nessun altro dato sugli altri protagonisti dello scatto.
La datazione è approssimativa ma è sicuramente stata scattata tra il 1940 e il 1955, periodo in cui don Teofilo Bombardelli, visibile nella foto, era curato a Covelo.
Nella foto nonna Maria Cappelletti tiene nelle braccia il suo primo nipotino, Luigi Angeli, figlio di Olga.
Il piccolo ha appena 40 giorni; infatti è nato il 5 ottobre del 1932.
La foto, come possiamo notare sul retro, è datata 16 novembre 1932.
Nella foto sulla destra troviamo Maria Cappelletti Faiota vestita con abiti scuri. Anche l'amica Albina Pooli sulla sinistra della foto appare vestita con un abito scuro.
Le due donne si trovano davanti alla chiesa di Covelo - paese dove risiedevano.
La foto può essere collocata temporalmente tra il 1935 e il 1945.
Maria ha tra i 50 e i 60 anni d'età.
Posta inviata alla signorina Maria Cappelletti fatta recapitare presso "Siorat da Zambana", presumibilmente il padrone della casa in cui Maria prestava servizio.
La cartolina inviata dall'amico Giuseppe a Maria. In quel tempo la donna si trovava a prestare servizio presso l'albergo "Croce d'Oro" a Mezzolombardo.
La cartolina presumiamo sia dell' anno 1910 - come si può intravedere dal timbro postale. La data esatta è dubbia. Dallo scritto leggiamo 26/03.
Nella foto possiamo vedere Maria vestita di scuro. Gli altri protagonisti dello scatto non sono stati identificati.
Lo scatto risale circa al 1910. Maria è una giovane donna di circa 20 anni.
Il ritratto di Maria Faiota.
Si tratta di una ristampa effettuata il giorno 28 febbraio 1986. Questo dato lo possiamo cogliere grazie alla descrizione (retro foto) fatta dalla figlia di Maria; Olga Cappelletti.
La foto originale è stata scattata a Covelo in data 9 Marzo 1916. La protagonista dello scatto a quell'epoca aveva 26 anni.
Olga riporta in forma scritta: "questa è la mia cara mamma Maria Cappelletti che ci siamo volute tanto bene".