Festa del ringraziamento a Lasino avvenuta nel mese di novembre del 1976. La fotografia è stata scattata nel cortile della chiesa di Lasino e sullo sfondo è possibile notare le scuole elementari. Gli uomini hanno portato i trattori per la solenne benedizione delle macchine agricole.
Matrimonio a Brusino di Pietro Giuseppe Dallapè, industriale a Stradella e Bianca Pietra. Il matrimonio è stato celebrato nel 1929 nella chiesa più antica di Brusino, davanti alla quale è stata realizzata la fotografia.
La Chiesa parrocchiale di Vigo Cavedine prima del 1905. La fotografia si pensa sia stata scattata durante l'inverno del 1903-1904, prima dei lavori di ampliamento della struttura.
Bolognani Francesco a dorso d'asino trasportava da Dro a Vigo piccole quantità di pane per la comunità di Vigo. Qui lo si vede nei pressi della chiesa di S. Udalrico a Vigo Cavedine.
A seguire si nota una donna che indossa il tipico grembiule da lavoro. Sullo sfondo è presente la chiesa di S. Udalrico dotata di un pronao annesso alla facciata principale che venne abbattuto all’inizio degli anni 60, mentre venivano eseguiti i lavori per la realizzazione dell’attuale strada provinciale.
Uomo in abito elegante lungo una strada sterrata di campagna nei pressi di Stravino. L'abito indossato è quello riervato alle festività. In questo caso si tratta di un completo gessato di tonalità chiara.
Gli antichi mulini di Calavino costituiscono ormai un ricordo legato alla vita passata di cui purtroppo rimangono poche testimonianze. Rispetto agli altri paesi della Valle di Cavedine, Calavino è sempre stato caratterizzato da una ricchezza di sorgenti e corsi d’acqua che hanno contribuito allo sviluppo socio-economico e alla configurazione del paese. Per localizzare e ricostruire quello che una volta formava il cuore della vita artigianale del paese si è voluto creare un percorso che, attraverso sette pannelli, attraversa i principali punti dove si trovavano un tempo gli opifici.
L’inizio del percorso è pensato nella zona del Bus Foran, dove la Roggia entra nel paese ed è collocata la bacheca introduttiva. Oggi buona parte della Roggia non è più visibile perché scorre al di sotto della strada, ma ci sono alcuni scorci dove la vediamo costeggiare le abitazioni. Il percorso passa dalla Piazzetta delle Regole, dove si gode di un’ottima visuale, per poi continuare nella parte vecchia del paese, il quartiere del Mas, cuore pulsante dell’artigianato di un tempo.
Si stima che lungo la Roggia esistessero più di una trentina di mulini, destinati a diverse attività, che oggi sono purtroppo scomparsi e del quale restano poche testimonianze.
I bambini della scuola elementare nella loro pubblicazione del 1981/82 elencano i mulini attivi a ricordo degli anziani e testimoniano che "Seguendo il percorso della Roggia possiamo ancora ammirare segni del passato: alcune grosse macine di pietra e frammenti delle grandi ruote di legno": sorprende come nel 1980 ci fossero ancora frammenti delle ruote di legno.
---
Bibliografia:
- pag. 47-48 di
Il percorso "Antichi mulini del Borgo" va dalla località Naran fino a via Ronch, passando per via Borgo. È illustrato da una bacheca e 11 pannelli nei pressi degli 11 ex mulini che sfruttavano l’acqua della Roggia Grande ad inizio ‘900. L’acqua proveniente in parte da Covelo forniva già lì energia ad un mulino di cui si parla già nel 1244-47 e, superato Vezzano, continuava poi il suo corso alimentandone altri ancora a Padergnone fino a placare la sua corsa nel Lago di Santa Massenza.
La presenza di mulini a Vezzano è documentata fin dal 1208 e si è fermata completamente nel 1979.
Copia dei pannelli è collegata a questa risorsa ed il sito di Ecomuseo con gli approfondimenti è raggiungibile qui:
Interno della chiesa di Vigo Cavedine durante la celebrazione della prima messa di don Giorgio Cristofolini, avvenuta il 30 giugno 1946.
Si possono notare dettagli architettonici ora non più presenti nella chiesa come l'antico pulpito e la pala sopra l'altare maggiore. Si può notare la celebrazione eucaristica della Messa Tridentina in vigore fino agli anni '60.
Gruppo di giovani donne di azione cattolica che vestono alla moda tipica degli anni '20 - '30.
Abito intero a vita bassa, caratterizzato da un profondo scollo a V e dalla gonna a pieghe.
Le scarpe hanno lo scollo arrotondato e il cinturino.
L'acconciatura è caratterizzata da capelli lunghi e leggermente ondulati che partono dalla fronte per terminare in uno chignon (crucòl) sulla nuca.
Da una nota posta sul retro della fotografia appaiono i seguenti nomi: Tullia Chistè, Alice Dallapè, Cesira Pederzolli, suor Maddalena Ceschini, Ines Bortolotti.
Panorama di Vigo Cavedine risalente ai primi anni del 1900. Il paese era più concentrato attorno all'area della chiesa. Si può notare la vecchia strada sterrata che dalla chiesetta di S.Udalrico portava al centro del paese. In questo scatto si può notare la chiesa recentemente ampliata dopo il 1908.
Qui la storia della chiesa:
Processione con la statua della Madonna di Vigo Cavedine in occasione della Natività di Maria, festeggiata l'8 settembre. Il corteo è preceduto da un gruppo di bambine vestite di bianco che percorrono la strada con un piccolo mazzo di fiori. Fanno seguito la statua della Madonna portata per l'occasione dai coscritti che hanno raggiunto la maggiore età (21 anni fino al 1975) e a seguire i fedeli. Si possono notare l'imponente struttura delle "arche" posizionate all'inizio della strada che porta verso la chiesa parrocchiale.
La fotografia è sicuramente anteriore al 1933, perché in questa data è stata scritta la stessa cartolina riportata a p. 16 del libro "Da Pedegaza a Vallelaghi: memorie fotografiche delle 11 Frazioni"
Veduta della località Vallene.
Il centro abitato si è ampliato nell'arco di pochi anni. Sono visibili la maggior parte delle case oggi esistenti in tale area. Alcune sono in fase di costruzione. Le strade sono in terra battuta. È scomparsa la "calchèra".
Veduta di casa Decarli in località Vallene.
Non è ancora stata costruita la strada sotto all'abitazione Decarli ed è visibile solamente un prato.
Si vede una signora affacciata sul pianerottolo ed un'auto d'epoca. Dietro la casa si vede una zona priva di edifici e destinata al pascolo.
Uomo che entra in paese dall'antica strada del Monte Gazza trasportando a spalla un lenzuolo (baza) di fieno.
In senso opposto una bambina percorre solitaria la strada verso la campagna e la montagna.
Si nota la presenza di diversi gelsi e la località "Lavini" senza case.
Si noti la presenza di un gonfalone, portato dalla Confraternita, caratterizzata dalla tipica tunica. Sullo sfondo, a sinistra, il negozio del paese poi ampliato nel 1957 e demolito nel 2002.