Cinghia in cuoio, con cuciture anch'esse in cuoio, terminante con un anello di ferro nel quale veniva agganciata la fune per il traino a mano del bue. Veniva messa intorno alle corna del bue.
La tromba idraulica, come veniva chiamata un tempo la pompa idraulica, era fornita di una vasca riempita a mano dai pompieri che prelevavano l'acqua a secchi dalla roggia, 4-6 uomini la trasportavano poi a mano sul luogo dell'incendio, lì altri 8 uomini pompavano l'acqua nella manichetta ed un altro pompiere con la lancia dirigeva il getto d'acqua a pressione sulle fiamme. Se l'incendio era lontano dalla roggia l'autopompa veniva caricata su un carro trainato da cavalli. Questa vecchia tromba idraulica era probabilmente in dotazione al "Corpo Volontari Zappatori Pompieri di Vezzano" formato nel 1887 dal gruppo dei Comuni di Vezzano, Calavino, Padergnone, Ranzo, Fraveggio, Lon, Ciago e Baselga. Il gruppo era formato da tre sezioni: zappatori, pompieri ed assistenti; la tromba idraulica faceva parte dell'equipaggiamento dei pompieri. La data presunta si riferisce alla data di nascita del Corpo.
Al tempo in cui il caffè era considerato un bene di lusso, al posto del "cafè bòn" si usava il caffè di orzo. L'orzo veniva tostato sulla stufa per mezzo di questa pentola di ferro detta "brustolin", munita di una manovella sul coperchio, collegata ad una spatola anch'essa di ferro al suo interno, che permetteva di muovere l'orzo. Una piccola apertura chiudibile sul coperchio permetteva di inserire i chicchi, controllare il grado di tostatura dell'orzo e toglierlo dalla pentola dopo il raffreddamento.
Il "mògiol" qui descritto è fatto in ferro ed ha una capacità di 12 chili di frumento e 9 di granoturco. Veniva usato per misurare le granaglie che si consegnavano al mulino fin verso il 1950. La barra di ferro che lo attraversa serviva sia come manico per il trasporto sia come strumento per sgranare il granoturco strofinandovelo sopra.