Questo progetto prevede al piano terra palestra ginnastica, bagni, caldaia, locale di rivestimento; al primo e al secondo piano due scuole e due cessi.
Il progetto è stato così rivisto in base a
Questo progetto prevede al piano terra Dirigenza, Biblioteca e due latrine esterne; al primo piano due scuole e due cessi.
Il progetto è stato poi rivisto in base a
Il Dirigente Ufficio distrettuale politico di Trento scrive al sindaco del Comune di Cavedine che il progetto della scuola di Brusino va bene e prosegue il suo iter ma chiede che quello della scuola di Vigo Cavedine venga rivisto con l'aggiunta di un piano per ricavarvi lo spazio per altre due aule ed inserire palestra e gabinetti all'interno dell'edificio.
Questo progetto predisposto dal Commissariato Generale Civile Venezia Tridentina Sezione Lavori Pubblici presumibilmente nel 1920 prevedeva la costruzione di un nuovo edificio per la scuola popolare di Brusino con al piano terra un'aula ed una stanza riservata; al primo piano un'aula e la direzione; il sottotetto; i bagni interni.
Questo progetto predisposto dal carpentiere Emilio Comai di Vigo Cavedine nel marzo 1921 prevedeva la costruzione di un nuovo edificio per la scuola popolare di Brusino con al piano terra l'asilo, la sala d'adunanza e due cessi esterni, al primo piano due scuole con tre bancate ciascuna; il sottotetto.
Supplica dei rappresentanti frazionali di Vigo Cavedine al Municipio di Cavedine per la costruzione di un edificio ad uso canonica con annessi locali scolastici.
Vi è allegato un rapporto del perito-geometra Quintilio Manara che individua lo spazio adatto per tale costruzione descritto anche attraverso uno schizzo preliminare del paese con inserito il desiderato edificio.
I. R. Ingegnerato Distrettuale Trento si rivolge alla Pretura di Vezzano per richiedere una modifica al progetto riguardante la "adattazione dei necessari locali scolastici per la frazione di Laguna-Mustè Comune di Cavedine" previsti nei due edifici attigui sulla piazza di Cavedine. A tal fine allega un nuovo progetto "nel quale vengono proposti due locali per le scuole maschili nel secondo piano della casa comunale coll'entrata dalla parte della stessa casa, e due locali nel secondo piano della casa Dorigati con separato accesso mediante una nuova scala che mette nel ponticello al di dietro, sul quale saranno aperti i due usci ai due locali per la scuola femminile".
I locali risultano "convenientemente lucidi, e ventilati, e con modica spesa si potranno ottenere le quattro scuole per 230-240 individui."
Allega poi anche il programma che prevede la costruzione dell'opera per la primavera successiva ed esplicita altri particolari:
"Un fornello nella parete per metà sarà collocato per riscaldare i locali N I e II, ed un ugual fornello sarà adattato per riscaldare i locali N II e IV i quali verranno riscaldati all'esterno l'uno nell'andito, e l'altro sul ponticello".
!Il cesso pelle scuole dei ragazzi verrà adattato nell'andito in I, e quello pelle ragazze dovrà essere provveduto per collocarlo nel primo piano della casa Dorigati, in un qualche angolo a ciò adattato."
Bambino di 9 anni seduto al suo banco in classe a Brusino. Indossa camicia, maglione e giacca a dimostrazione della temperatura rigida al tempo presente in classe.
Nonostante la dicitura nell'intestazione, la valutazione è stata fatta per quadrimestre. Non venivano usate scale di valutazione ma venivano espresse in forma discorsiva le competenze acquisite. Si parla di interesse, impegno, convivenza, partecipazione, collaborazione nelle attività di gruppo e di discipline: religione, italiano (espressione orale e scritta, lessico, regole ortografiche, elementi grammaticali, schemi linguistici, lettura e comprensione), matematica (operazioni aritmetiche con le prove, problemi, sistema metrico decimale), storia e geografia (studio e ricerche, scienze (esperimenti e ricerche), canto corale e uso del flauto, attività ginniche.
Nonostante la dicitura nell'intestazione, la valutazione è stata fatta per quadrimestre. Non venivano usate scale di valutazione ma venivano espresse in forma discorsiva le competenze acquisite. Si parla di interesse, partecipazione, impegno e di discipline: religione, italiano (espressione orale e scritta, difficoltà ortografiche, lettura e comprensione), matematica (numeri entro venti, calcoli, problemi), canto, educazione fisica, disegno e drammatizzazione.
Astuccio in pelle 21x14 cm, con un inserto mobile interno sul quale inserire i colori su un lato; matita, penna, compasso e gomma sull'altro.
È stato utilizzato in terza media alla
Questa cartella misura 43x34x10cm ed era adatta ai ragazzi più grandi. All'interno vi è una divisorie e la parte superiore a cui si salda al maniglia è rinforzata con un lamierino. È dotata di due ganci di chiusura con chiavetta.
È stata acquistata a Stravino nel 1956 al prezzo di 1000 lire ed utilizzata nella
Penna utilizzata un tempo per scrivere formata da un asta cava in cui andava inserito un pennino che poi si intingeva nel calamaio. Accanto all'asticciola alcuni pennini di ricambio di diversa foggia.
Questa penna è stata utilizzata presso la
Raffinato astuccio in legno intagliato e decorato con scomparto laterale chiuso da un righello.
Al suo interno sono conservati l'asticciola con alcuni pennini di diversa foggia e dei piccoli colori a matita con la punta fatta con il coltellino.
L'astuccio veniva generalmente acquistato in prima e durava per tutti il ciclo scolastico.
Questo è stato utilizzato presso la
Atto di stima predisposto da periti giudiziari su richiesta del Comune per l'acquisto di un terreno in località Marogna ove costruire la scuola. Vengono ben esaminati il pericolo delle acque e la coltura dei gelsi. In accordo coi proprietari di due terreni attigui viene stabilito il prezzo totale di 438 corone per un terreno di 756 mq.
Documento di compravendita del terreno di Manara Enrico e Virginia per costruirvi la scuola. Sono presenti il Capocomune Cattoni Francesco e i rappresentanti della frazione. Il prezzo pattuito è stato di 197 Corone.
Il "Primo libro di aritmetica per le scuole popolari austriache di C. Kraus e M. Habernal", prodotto a Vienna dall'imperial regio Deposito dei libri scolastici nel 1912, è una ristampa inalterata dell'edizione del 1911 ed era venduto al prezzo di 20 centesimi.
È un libretto di 56 pagine che misura 13,5x20x0,3 cm.
Apparteneva a Maria Bortolotti, classe 1906, di Cavedine.
Sono stati qui riportate le pagine che illustrano i passaggi fondamentali del programma.
Questo "Secondo libro di lettura per le scuole popolari austriache Edizione in tre parti" è stato "compilato dal Cons. di Reggenza Giuseppe Defant, i. r. ispettore scolastico provinciale, colla collaborazione dei maestri G. de Manincor, F. Mosna e L. Gonano" ed edito a Vienna dall'imperial regio Deposito dei libri scolastici nel 1912. È una ristampa inalterata dell'edizione del 1911 ed era venduto al prezzo di 90 centesimi.
È un libro cartonato 14x21,3x1,2cm con dorso telato.
Sono state qui riprodotte le prime ed ultime pagine per mostrare il tipo di contenuto, la modalità di espressione, l'assenza completa di illustrazioni.
In questa copia mancano 4 pagine.
Questo libro di aritmetica per le classi 4^ e 5^ delle scuole popolari austriache del "Cavaliere Dr. Fr. Močnik", prodotto a Vienna dall'imperial regio Deposito dei libri scolastici nel 1899, è una ristampa inalterata dell'edizione del 1896 ed era venduto al prezzo di 60 centesimi.
È un libro cartonato 13,5x20,5x1cm con dorso telato.
Apparteneva ad Erina Roncher (Caterina 1885-1949) dei monti di Cavedine per cui si presume che frequentasse l'ultimo anno nella scuola di Cavedine.
Sono stati qui riportate le prime pagine con gli "Esercizi di ricapitolazione sul calcolo con numeri interi e decimali", che ben illustrano la preparazione di partenza richiesta per la classe quarta, e le ultime pagine riportanti il denaro utilizzato e l'indice.
La prima edizione di questo testo, risalente al 1878 è consultabile e scaricabile su
Questo quaderno privo di copertina, nome e data è conservato insieme ai "Quaderni di italiano" ed è scritto con la stessa calligrafia per cui si desume che appartengano ad una ragazzina di 5^ o 6^ della scuola di Stravino nel 1956/57.
Lo studio dell'Italia viene fatto con una parte introduttiva e poi le regioni una per una (qui abbiamo riportato solo la prima). Ogni argomento è presentato in forma schematica con accanto una cartina descrittiva disegnata a mano.
Si tratta di tre quaderni cuciti insieme col filo, senza copertina e nome ma i testi sono datati per cui se ne desume anno scolastico e scuola; presumibilmente appartengono ad una ragazzina di 5^ o 6^.
Di questo "quadernone" si propongono alcuni testi:
20.1.57 - Vita igienica: la casa pulita
1.4.57 - La "Cosinata"
12.5.57 - La festa degli alberi
30.5.57 - Come trascorro la mia giornata