Lo scatto ritrae un evento particolare avvenuto presso la vecchia canonica del paese di Stravino. Il luogo è dove c'era l'unico ristorate di Stravino, ora chiuso. Il ricordo della precedente funzione dell'edificio è mantenuto nella denominazione della "caneva" usata nella manifestrazione "Stravino Stravinario", organizzata ogni ultimo fine settimana di luglio dalla Pro Loco di Stravino: "la vecia canonega".
Sul balcone sono presenti personaggi allora importanti in valle come gli autisti e un certo signor Folgaresi.
L'occasione di festa era in occasione dell'ingresso in paese di don Luigi Mascotti.
La fotografie ritrae una o più famiglie originarie di Stravino.
Lo scatto è stato realizzato per l'occasione in un ambiente naturale, lontano dal centro del paese. L'abbigliamento indossato è tipico degli anni '20-'30 del 1900.
Gruppo di giovani uomini davanti al vecchio calzaturifio Dallapè.
Sul retro della fotografia appaiono i seguenti nomi: Tullieto, Otorino, Elio Ranzo, Aldon, Giulio e Celeste.
La fotografia ritrae una donna anziana impegnata in un lavoro a maglia. Lo scatto è stato realizzato in campagna e sullo sfondo si nota il castello di Madruzzo. La donna indossa un abito nero lungo e molto coprente.
Si trattava di un locale fittizio le cui pareti erano formate da lenzuola bianche sorrette da legni e addobbato con crocifisso, quadri rappresentanti soggetti sacri e fiori; all'interno la bara sulla quale la gente aspergeva la propria benedizione.
In primo piano il paese di Cavedine, sullo sfondo in alto è possibile notare la Chiesa di Santa Maria Assunta che domina il paese di Cavedine.
Sul retro della cartolina un timbro pubblicitario C.RONCHER , Cavedine Premiata Fabbrica Salami e Cantina vini , Specialità Vino Santo
In primo piano il paese di Cavedine: in alto è possibile notare la Chiesa di Santa Maria Assunta, sullo sfondo il Monte Gazza.
Anche se la cartolina non è viaggiata, dalla divisione in due parti del retro si deduce una datazione della stampa successiva al 1905, anno in cui questa tipologia è stata adottata in Austria.
Cartolina scritta da Eugenio Leonardi in partenza per l'America da Genova fra il 1900 e il 1910: Eugenio si recò in America a lavorare, ma partecipò anche a delle gare automobilistiche in Argentina. Quando tornò, insegnò a guidare ad alcune persone di Vezzano. Chiese alla fidanzata, Onorina Faes, di raggiungerlo, ma siccome lei rifiutò fu lui a tornare in Italia.
La cartolina presenta sul davanti una fotografia e la dicitura "GENOVA - Piroscafo in partenza per l'America". Sul retro, indirizzata a Signorina Onorina Faes, Eugenio scriveva: "Cara Onorina, Scusami tanto che io son partito da Vezzano senza salutarti ma perquesto me ricorderò sempre" e "di te e io ... in .. io ti saluto adeso che io parto da Genova ... con questo vapore ti saluto e sono e sarò sempre il tuo A Eugenio Leonardi".
Tornato a Vezzano lavorò anche ai primi impianti elettrici del paese: probabilmente in America aveva svolto lavori simili e laggiù aveva imparato il mestiere.
In primo piano una barca con barcaiolo in piedi, sullo sfondo Castel Toblino a destra in basso le scuderie del castello.
Anche se la cartolina non è viaggiata, dalla divisione in due parti del retro si deduce una datazione della stampa successiva al 1905, anno in cui questa tipologia è stata adottata in Austria.
In primo piano il viale dei cipressi che dal Castello di Toblino portava alla dépendance dove un tempo vivevano il fattore e la servitù del Castello. Sullo sfondo una donna. La strada sterrata con muri in pietra era utilizzata anche per raggiungere l'abitato di Ranzo dalla località "Paone".
In primo piano due barche sul lago di Toblino, interessante sullo sfondo il lato sud del Castello e la penisola , a sinistra la lingua di terra che costeggia il lago chiamata "dossa".
È una cartolina viaggiata ma dal timbro non si riesce a ricavare la data. Dal fatto che il retro abbia un unico spazio indiviso si può dedurre una datazione della stampa precedente al 1905 anno in cui è stata adottata in Austria la sua divisione in due parti.
In primo piano due barche di villeggianti . La barca a sinistra con copertura per il sole era utilizzata per le gite sul lago, la barca di destra con vela utile per navigare più velocemente grazie all'ora del Garda, sullo sfondo Castel Toblino e il suo parco .
La cartolina, viaggiata, porta il timbro postale di Sarche con la data che sembra essere 1910. La stampa è perciò precedente a quella data ma comunque successiva al 1905, anno in cui è stata adottata in Austria la divisione in due parti del retro delle cartoline, come è in questa.
La foto è del 1958 e ritrae sulla scalinata della Malvasia i collaboratori del primo negozio di alimentari di Trento, via Brennero. In prima fila, il terzo da sinistra è Beniamino Poli, poi la moglie Bianca Trainotti, Gemma Merz ed il marito Giuseppe Poli. In ultima fila Marco Poli (figlio di Giuseppe) e Paolo (figlio di Beniamino).