Il documento rappresenta il programma per un itinerario di una visita pastorale in valle di Cavedine svoltasi nel 1930. La prima pagina riguarda il programma di previsione, mentre le pagine seguenti il riassunto della visita pastorale avvenuta.
La partenza della visita fu a Calavino e a seguire il territorio di Cavedine.
Interessante risulta l'esame degli scolari e le cresime fatte a Cavedine e a Vigo.
Fu visitato il paese di Stravino e il giorno seguente Vigo e Brusino.
Seguono le visite di Lasino, Madruzzo, Ranzo e Margone.
Infine a Calavino si tenne una conferenza al clero.
Dolores Gottardi, classe 1937, racconta i suoi ricordi di insegnante di scuola materna. Un'intera vita dedicata con passione alla cura dei piccoli, iniziata giovanissima quando, nel 1955, accetta il primo incarico con l'O.N.A.I.R.. Successivamente insegna nella scuola di Lases, per 7 anni. Nel 1960, con la nascita della scuola materna statale, la signora Dolores partecipa al concorso pubblico e prende posto a S. Agnese, accompagnando i bambini delle cinque frazioni della zona. Si sposta poi a Terlago, dove resta per 12 anni, fino al pensionamento, contribuendo attivamente alla realizzazione di una nuova scuola materna. Con grande coinvolgimento, la maestra Dolores racconta la nascita di questa scuola, descrivendo le scelte fatte sia dal punto di vista dell'organizzazione e dell'arredo degli spazi, sia per quanto riguarda la metodologia didattica, sia per quanto concerne, infine, il rapporto con il territorio e con la confinante scuola elementare.
Le parole di questa insegnante raccontano con chiarezza e passione un'interessante esperienza nella scuola materna tra gli anni '60 e gli anni '80, offrendo a chi ascolta l'immagine di una scuola impegnata sia nell'istruzione, sia nell'educazione dei bambini del tempo. Emerge inoltre una concezione dell'infanzia in cui il bambino è protagonista attivo del suo apprendimento, che avviene sempre in modo graduale e coerente con le capacità e con l'età. L'approccio pedagogico presentato dall'intervistata prevede un progressivo lavoro di responsabilizzazione del bambino, volto a renderlo via via sempre più autonomo e consapevole di se stesso.
Asticciola con raccolta di pennini di ricambio di diversa foggia e dimensione, adatti a competenze ed esigenze diverse.
Questa penna è stata utilizzata presso la
Questo astuccio in legno ha la caratteristica di avere il righello inserito nel coperchio. Al suo interno trovavano posto l'asticciola coi pennini di ricambio, la matita e, negli ultimi anni di scuola, il compasso.
Lo ha utilizzato Armando Pederzolli presso la
Aereo realizzato al traforo da Armando Pederzolli in quarta elementare durante le attività manuali e pratiche.
Ne parla in un intervento in classe del nipote ai minuti 36:20-36:50, 42:45 - 46:50-47:40:
Vetrina contenente 19 farfalle e un bozzolo raccolte da Armando Pederzolli in quarta elementare durante le attività di esplorazione ambientale e studiate poi in classe.
Ne parla descrivendo anche il processo di conservazione in un intervento in classe del nipote ai minuti 37:25-38:25, 42:50-43:49, 57:20-58:19:
Questa scheda provvisoria ha lo scopo di collegare tutte le schede che si riferiscono a questa scuola. Appena assunte le informazioni necessarie, attraverso le documentazioni che stiamo raccogliendo, verrà completata.
Gli alunni sono poi stati trasferiti alla scuola di Pietramurata.
Ben sette nonni sono riusciti ad essere presenti contemporaneamente a scuola per raccontare alla classe dei loro nipoti la loro esperienza scolastica.
È stato questo uno degli incontri all'interno del progetto coordinato da ecomuseo della Valle dei Laghi per la ricostruzione della storia delle scuole del Comune di Cavedine.
Gli intervistatori sono stati gli alunni della classe quarta di Cavedine.
Gli intervistati sono presentati con la loro data di nascita e luogo in cui vivevano al tempo in cui andavano a scuola, così da poter inserire correttamente le loro esperienze nel tempo e nello spazio.
Le poche parole dialettali usate, se non comprese dai bambini, sono state spiegate direttamente nel video, comunque in fondo a questa scheda sono riportati i termini dialettali usati con il collegamento al glossario cosicché, se non capite qualche termine, potete conoscerne il suo significato.
La fotografia, scattata nel cortile interno della canonica, ritrae un gruppo di autorità politiche e religiose di Cavedine.
È presente l'allora capo comune Giacomo Bortolotti, primo seduto da destra, e a seguire, seduto al centro, don Ermenegildo Tonelli.
Vista la provenienza del fotografo, si può presumere che vi sia ritratto anche Mariano Dallapè, o un suo successore, visto che proprio lì lui ha fondato una fabbrica di fisarmoniche partendo dalla sua innovativa creazione della fisarmonica diatonica. Qualcuno può darci conferma di questa ipotesi?
La fotografia, scattata nel piazzale della chiesa di Santa Maria Assunta di Cavedine, ritrae un gruppo di fedeli in attesa.
Si possono notare le bandierine e in particolare le ghirlande sul portone di ingresso della chiesa, segno di evento religioso importante.
Si tratta presumibilmente dell'ingresso del nuovo parroco, oppure la Prima Messa di un novello sacerdote di Cavedine; non possiamo neppure escludere una qualche attinenza con le fisarmoniche di Stradella. Qualcuno ha qualche informazione in più su questo scatto?
La fotografia ritrae la piccola cappella dedicata a Maria Bambina che fu realizzata nel 1921 all'interno dell'Ospitale-Ricovero di Cavedine.
Il 28 agosto 1926 venne benedetta la piccola statua della Madonna, rappresentante Maria Bambina.
La fotografia, scattata nel cortile interno della canonica, ritrae un gruppo di autorità politiche e religiose di Cavedine.
È presente l'allora capo comune Giacomo Bortolotti seduto a destra e don Ermenegildo Tonelli.
L'asilo infantile di Vigo Cavedine era inizialmente ospitato nella canonica e curato da donne del paese, in un primo tempo solo in estate e per poche ore. Il servizio è andato poi ampliandosi. Nel 1961 è stato trasferito in un nuovo edificio ad esclusivo uso della scuola materna e dato in gestione all'O.N.A.I.R.C con la presenza di due suore. Dipendeva dalla Direzione Didattica di Vezzano.
Per approfondirne la conoscenza visitare la pagina dedicata a questa scuola e le schede ad essa collegate.
Come esposto nel cartello all'esterno della scuola, curato dal Gruppo Alpini Cavedine e Comune di Cavedine, "L'idea di un Asilo Infantile a Cavedine venne proposta dal sacerdote Francesco Segalla nel 1896. L'istruzione, nell'anno seguente 1897, fu possibile grazie alla raccolta fondi con sottoscrizione sia da parte di abitanti del paese che di emigrati, tra cui Angelo Bortolotti, che dall'Argentina costituì una specifica Fondazione. La prima sede fu nei locali al piano terra del palazzo municipale dove rimase fino al secondo dopoguerra; successivamente vi fu il trasferimento nei locali della canonica al primo piano, a fianco del teatro. L'attuale sede fu inaugurata il 12 novembre 1967; nel dicembre 1971 fu benedetta anche una cappella interna (ora dismessa) per le suore che in quel periodo ne curavano la gestione."
Per approfondirne la conoscenza visitare la pagina dedicata a questa scuola e le schede ad essa collegate.
Nella fotografia sono presenti un gruppo di sacerdoti presumibilmente della Valle di Cavedine.
Si riconoscono:
Il terzo sacerdote in piedi da sinistra è don Ermenegildo Tonelli.
L'ultimo sacerdote in piedi sulla destra dovrebbe essere don Alfonso Bolognani (classe 1878) e affianco don Francesco Manara (classe 1890) entrambi sacerdoti nativi di Vigo Cavedine.
Al centro, seduto in prima fila, è presente l'allora curato del paese di Stravino.