La fotografia mostra in primo piano Dallapè Nerio al lavoro durante il taglio delle "tomaie" nel 1954. Sullo sfondo altri due operai al lavoro con le macchine da cucire presso il calzaturificio Dallapè di Stravino.
La fotografia risale al 1965 e mostra un gruppo di dipendenti e operai di Calzature Dallapè davanti al negozio che nel frattempo è stato restaurato con l'aggiunta di due vetrine che mostrano i prodotti realizzati.
La fotografia mostra un gruppo di uomini seduti in prossimità di un bosco. Si tratta di alcuni operai dell'azienda Dallapè in gita presumibilmente sulla montagna ad est di Stravino, sopra l'abitato.
Sul retro si trova la seguente descrizione: "Nell'azienda Dallapè c'è un clima familiare, i responsabili e gli operai infatti non condividono solo le ore di lavoro ma anche il tempo libero, ci si diverte insieme. Nella foto da sinistra: Giancarlo, Martino, Claudio, Erminio 3 operai e Nerio. Anno 1954".
La fotografia ritrae apprendisti e operai presso la calzoleria Dallapè nel 1951.
In ultima fila da sinistra verso destra sono presenti: Francesco "Caròbola", Martin Dallapè, Tullio Berti e Dallapè Claudio. In basso da sinistra verso destra: Celeste Dallapè, Irma Chistè, Carmen Dallapè, Nerio Dallapè, Carmen Pederzolli, Bombardelli Wilmo, Pederzolli Cornelio, Berlanda Erminio, Bolognani Elvidio, Berlanda Carlo e Giulio Dallapè.
La fotografia mostra un gruppo di persone durante un pranzo in montagna. L'uomo in piedi dovrebbe essere uno dei fratelli fondatori della calzoleria Dallapè. Il luogo dello scatto potrebbe essere presumibilmente sui monti ad est di Stravino, vicino alla cima Cornetto.
La fotografia mostra un gruppo di apprendisti e operai della Calzoleria Dallapè nel 1943 in posa davanti all'ingresso dell'edificio.
Viene riportata la seguente descrizione:
"In alto a sinistra: Biotti Mario, Bolognani Elvidio, Berti Tullio, Calvetti Settimo, Dallapè Lino, Chemotti Amelia, Dallapè Anna, i fondatori Giulio e Celeste Dallapè, Giovanni Toccoli, Silvio di Lasino e Chemotti Ottorino.
La fotografia ritrae un gruppo di apprendisti e operai della Calzoleria Dallapè. Lo scatto è avvenuto nel 1947 davanti al capitello della Pietà di Stravino.
La fotografia riporta la seguente descrizione:
"In alto a sinistra: Cornelio "Mentìn", Irma "Formentona", Carmen "Caglièra", Amelia "Gambèta", Claudio "Bianchìn", Dallapè Celeste "Caglièr", Tullio "Caserot", "Brìzio" de Bròsin, Lino "Bàfo", Dallapè Giulio e Nerio "Caglièr", Bolognani Elvidio "da Vic".
La fotografia risale al 1928 e mostra i fratelli Giulio e Celeste Dallapè, l'amico Aldo e i primi apprendisti della nuova calzoleria Dallapè di Stravino. Gli autori della fotografia potrebbero essere gli stessi fratelli Dallapè che in quegli anni iniziarono a realizzare scatti fotografici amatoriali.
La fotografia mostra la nuova casa dei fratelli Giulio e Celeste Dallapè costruita negli anni 20 del 1900. Lo scatto risale precisamente al 1928, anno in cui i fratelli aprirono la prima calzoleria nel paese di Stravino sulla strada statale.
La fotografia ritrae i fratelli Giulio e Celeste Dallapè in uno scatto risalente ai primi anni del 1900.
Nel 1920 iniziarono a produrre scarpe aprendo la prima calzoleria nel paese di Stravino nel 1928, dando vita ai una dinastia di "maestri calzolai".
Foto ritratto di don Ettore Pederzolli, sacerdote nato a Stravino nel 1921. Divenne sacerdote nel 1944 e nel paese natale celebrò la sua prima messa lo stesso anno.
La fotografia mostra un giovane che dirige un carro agricolo trainato da due buoi lungo il viale della chiesa di San Rocco Pellegrino a Brusino.
L'attacco doppio prevede un palo centrale (temon) sul quale all'altezza del collo dei buoi viene legato il giogo (giof) con appese due cinghie (canagole) che passano sotto il collo di ciascun bue. Questi sono uniti al timone per le corna con una fune (gioncola).
La fotografia ritrae un folto gruppo di fedeli durante la processione della Madonna del Rosario di Cavedine.
A Cavedine, oggi come allora, si celebra la prima domenica di ottobre con una processione che si sviluppa nella parte alta del paese, il rione di Mustè.
Nello scatto i fedeli indossano l'abito più bello ed elegante, riservato alle festività e le donne indossano un lungo velo bianco. Si nota la presenza della confraternita che oltre ad avere il compito di trasportare la statua, la accompagnavano con lanterne, candelieri e altri accessori legati al rito della processione.
La fotografia ritrae un gruppo di "coscritti" di Brusino nati nell'anno 1931.
Per festeggiare questo rito di passaggio alla maggiore età in ogni paese della valle erano soliti vestirsi eleganti e in particolare indossare un caratteristico cappello decorato con fiori. Immancabile era anche la foto ricordo di gruppo con indicato il loro anno di nascita.
La fotografia ritrae una famiglia Dallapè di Stravino davanti al sagrato della chiesa. Gli autori dello scatto potrebbero essere stati i fratelli Dallapè Giulio e Celeste.
La fotografia mostra un momento di accoglienza di un vescovo durante la recita di un sonetto da parte di una bambina in piazza a Stravino.
Il paese è adornato a festa e si notano le bandierine.
Accanto alla bambina è presente Albina Pederzolli, maestra del paese che segue e coordina i bambini durante la cerimonia. Partecipa a questa importante occasione tutta la popolazione che per l'occasione veste l'abito più elegante.
Lo scatto risale al 1932. Luigi, primo nipote di Maria Cappelletti è piccolo. Nella foto è in braccio alla mamma Olga Cappelletti e vicino alla zia Modesta Cappelletti.
Maria Cappelletti tiene nelle braccia il piccolo nipote Romano (1937) figlio di Modesta, sua figlia. Al centro l'altro nipote Luigi (1932) che ha 5 anni appena.
I bambini vivevano a Covelo con la nonna mentre le madri lavoravano via.
La foto è una ristampa del 1970 da negativo di una foto scattata nel 1937.
Maria "Faiòta" è ritratta con l'amica Maria "Crinca". Entrambe con abito scuro si tengono a braccetto.
Questa foto risale agli ultimi anni di vita di Maria Cappelletti.
Possiamo temporalmente collocare lo scatto tra il 1960 e il 1965.
Maria e un gruppo di persone scattano una foto di gruppo. Nella foto Maria si colloca in seconda fila spostata sulla destra. Non abbiamo nessun altro dato sugli altri protagonisti dello scatto.
La datazione è approssimativa ma è sicuramente stata scattata tra il 1940 e il 1955, periodo in cui don Teofilo Bombardelli, visibile nella foto, era curato a Covelo.