La fotografia, scattata nel maggio del 1925, ritrae gli allora componenti della banda di Vigo Cavedine con al centro don Pietro Franzelli, l'allora parroco del paese.
Un ex bandista, Comai Tranquillo, dichiarò che la "banda parrocchiale di Vigo" fu fondata da don Pietro Franzelli nello stesso periodo in cui fondò la Filodrammatica del paese.
Si è esaurita verso il 1950 perchè non si era più in grado di tener testa alle spese. Partecipava alle sagre e feste del paese.
La fotografia fu realizzata sul retro della chiesa di San Biagio, davanti alla porta che conduce nella sacrestia.
La campana riporta fregi vegetali nella parte alta e bassa. Dalle iscrizioni si può desumere la datazione, che risale al papato di Giovanni XXIII e al Concilio Vaticano II, quindi tra il 1962 e il 1965.
Nella seconda immagine, il parroco benedice la campana con l'incenso.
Ritratto di giovane donna che veste alla moda tipica degli anni '20 - '30.
Indossa un abito intero di tonalità chiara a vita bassa, impreziosito da leggere increspature. Indossa delle calze molto coprenti e un paio di scarpe con lo scollo arrotondato e il cinturino.
I capelli sono acconciati in uno chignon (crucòl) sulla nuca.
Il corteo è preceduto da un gruppo di bambine in abito bianco recanti dei mazzi di fiori (?). Dei membri della Confraternita portano la statua della Madonna, affiancati da un grupppo di donne sempre in abito bianco, recanti dei ceri. Dietro, gli officianti, il crocifisso, infine, il gruppo di fedeli. Si noti la presenza dell'affresco sulla facciata della casa in Via S. Maria, tuttora presente.
La fotografia ritrae un momento della processione avvenuta nel paese di Stravino durante una visita pastorale dell'arcivescovo Celestino Endrici.
È possibile notare le pareti dei muri abbellite con preziosi copriletti e tovaglie. Tale usanza era simbolo di rispetto da parte dei fedeli durante le processioni religiose.
Processione della Madonna del 1960 circa. La popolazione si trova riunita nelle campagne di Fraveggio, delle quali si intuisce una posizione incerta grazie alla montagna (versante del Monte Gazza).
Benedizione dei Motori del 1963 circa a Fraveggio in Piazza Giovanni Bressan. Accanto al cedro presente nella fotografia, che fu abbattuto nel 1995 poiché era diventato troppo alto, in passato c'era una fontana (tolta nel 1960). Dal numero di Ape Car presenti è evidente l'occupazione principale degli abitanti, per la maggior parte contadini, che si spostavano per poter vendere il loro raccolto
Festa in piazza a Fraveggio nell'anno 1953 in occasione dell'ordinazione di don Celestino Faes: per l'occasione era presente la banda di Vezzano, poiché a Fraveggio non ce n'è mai stata una.
Da notare la vecchia fontana sulla destra, demolita nel 1960.
Scorcio di Fraveggio visto dalla piazza Giovanni Bressan: dalla piazza si guarda verso la chiesa, lungo via San Bartolomeo. L'occasione rappresentata è la Processione della Madonna.
Sull'angolo della casa sulla destra si vedono il classico lampione a piatto e il braccio di sostegno delle linee elettriche aeree con i cinque isolatori di corrente in ceramica.
Piazza Giovanni Bressan di Fraveggio, scattata nel periodo della Prima Guerra Mondiale. Sei uomini e due donne siedono e sostano attorno ad un tavolo bevendo, probabilmente del vino, dando le spalle alla fontana che fu demolita nel 1960, quando l'acqua potabile ormai arrivava in tutte le abitazioni. Solo tre dei presenti sono in abiti civili (ovvero il primo uomo e le due donne, Giovanni Bressan e Pia Bressan, non si sa chi sia l'altra donna): gli altri sono tutti in divisa.
Processione della Madonna a Fraveggio in data 8 dicembre 1932, in occasione dell'Immacolata. Si vede la gente che porta in processione la statua della Madonna, con la partecipazione anche della banda di Vezzano.
Processione alla Madonna nel paese di Fraveggio, fra il 1932 e il 1936. La Processione si svolgeva probabilmente sulla strada che conduce all'abitato di Lon.
Scuola elementare di Fraveggio, 1920. Alunni dalla 1° alla 5° radunatisi all'esterno dell'edificio: si usavano le pluriclassi.
Alcuni reggono dei libri o forse dei quaderni, mentre un bambino sulla destra della prima fila regge una lavagnetta che recita "Fraveggio".
In alto, un altro bambino sventola la bandiera italiana.
Visuale del Lago di Santa Massenza dell'anno 1958: le due bambine sulla destra guardano alle spalle del fotografo. La visuale prende per intero il Lago di Santa Massenza, dove si vedono vari coltivi e la centrale, oltre all'abitato sulla destra. Si può vedere anche parte della Valle di Cavedine con Castel Madruzzo. Sul retro della fotografia è indicato "piai", località dello scatto da cui passa la vecchia strada che da Fraveggio giunge a Lon.
Fraveggio, 1950 circa. Popolazione riunita in occasione di una festa, si pensa fosse la Festa di San Bartolomeo, che si svolge il 24 agosto, per via degli abiti leggeri indossati dalla gente, per lo più donne.
La fotografia è stata scattata guardando alla chiesa e alla scalinata che vi sale. La nicchia sopra il portone principale ospita la statua settecentesca di San Pietro, oggi custodita nella sacrestia.
La contessa di Castel Toblino con il Decano visita la Famiglia Cooperativa di Ranzo fondata su iniziativa di don Alfonso Amistadi, nel 1894. Insieme a questi tre personaggi altra gente di Ranzo. Si notano diversi particolari caratteristici della casa rustica: scale in pietra ed in legno senza ringhiere, ballatoio su cui essiccare le pannocchie, aperture senza infissi sui solai ("bochéri") per essiccare il fieno, orto recintato a protezione dagli animali.
Scatto che raffigura l'interno della chiesa di S. Biagio durante i primi anni del 1900. È possibile notare molti dettagli architettonici e decorativi ora non più presenti. In particolare si nota un bozzetto che mostra come sarebbe dovuta apparire la decorazione attorno alla pala d'altare di S. Biagio.
Qui altre foto:
La fotografia ritrae tutti gli attori protagonisti del dramma sacro della Passione di N. S. Gesù Cristo avvenuta nel 1925 a Vigo Cavedine. Lo scatto è opera dello studio fotografico F. Emanuelli di Arco.
Lo scatto ritrae l'allora Vicario generale della diocesi di Trento mons. Guido Bortolameotti durante una celebrazione tenutasi al Santuario di Cavedine. Sullo sfondo si nota il paese di Cavedine visto dall'alto.
Piccolo gruppo familiare intento alla pulitura di un mucchio di prezzemolo ammassato sul cassone di un'Ape Car. L'operazione consisteva nella sottrazione delle foglie secche o marce e il raggruppamento delle piante in mazzetti, che venivano poi venduti nei mercati cittadini.
Si festeggia il 25° di fondazione della Cooperativa. Sulla destra si vede il nuovo fabbricato che ospita i forni essiccatoi per i bachi da seta. Sulla facciata dell'edificio sono riportate le varie attività della Cooperativa nel cui fabbricato, come si nota sulla sinistra, ha sede anche la Cassa Rurale.
Panorama dall'alto di Cavedine e della valle verso sud, probabilmente dell'inizio degli anni '30. Si notano le strade interpoderali che risalgono la valle verso le frazioni di Brusino e Vigo. Di quest'ultimo si vede come la chiesa segnasse l'inizio dell'abitato.