Questa scheda provvisoria ha lo scopo di collegare tutte i contenuti che si riferiscono sa questa scuola. Appena assunte le informazioni necessarie, attraverso le documentazioni che stiamo raccogliendo, verrà completata.
Documento scritto a mano in cui il Comune di Cavedine chiede all'Ufficio Distrettuale Politico di Trento di approvare "gli uniti disegni dell'iniziato edificio scolastico a Brusino".
Si sollecita una tempestiva risposta, sottolineando l'urgenza di portare a termine i lavori al fine di rendere utilizzabile l'edificio ("Causa la stagione avanzata si prega la massima sollecitudine nell'evasione, dovendo adoperare l'edificio ad uso scuole ancora dal prossimo anno scolastico".)
Si presume che i disegni siano quelli del progetto Comai, più recente di quello del Commissariato:
Si riportano qui i prospetti delle quattro facciate in scala 1:100 del progetto, a firma ing. Mario Eccel, per la costruzione dell'edificio scolastico di Cavedine, previsto inizialmente per la "scuola elementare" ed attualmente utilizzato dalla scuola secondaria.
I quattro disegni, presenti su un unico lungo foglio, sono qui allegati separatamente.
Progetto per i lavori di restauro e migliorie dell'edificio scolastico delle scuole elementari di Stravino. Contiene pianta seminterrato, pianta piano rialzato, sezione trasversale, sezione longitudinale, prospetto nord, prospetto est, prospetto sud, prospetto ovest. Redatto dallo studio tecnico Carloni di Trento.
Documento scritto in corsivo, a mano, tiene memoria della data del 3 maggio 1953 quale giorno della posa e benedizione della prima pietra dell'edificio scolastico di Cavedine "alla presenza di Autorità e numeroso popolo".
Il documento riporta a fondo pagina, oltre a diverse firme autografe, un doppio timbro: uno del Comune di Cavedine, uno dell'Amministrazione Separata Usi Civici Laguna-Mustè.
Con la nascita della scuola media verrà poi costruito un altro edificio per la scuola elementare e questo sarà riservato alla media, ora secondaria.
Si tratta forse di un'italianizzazione del tedesco "Steuer".
Storicamente le "stèore" erano le imposte dirette raccolte, a livello comunale e distrettuale, dai comuni e dai giudizi distrettuali o dai magistrati politico-economici, che dovevano essere versate all'Ufficio del Ricevitore provinciale delle steore a Trento (v. scheda "soggetto produttore" di Trentino Cultura allegata).
Il termine è poi rimasto a lungo nell'uso popolare per indicare imposte o tasse.
Il Capo Comune di Cavedine - su segnalazione dell'I[mperial] R[egio] Capitano Distrettuale di Trento - si rivolge ai rispettivi deputati frazionali chiedendo:
- a quello di Brusino che la muraglia a settentrione del locale delle scuole venga riparata perchè troppo umida;
- a quello di Stravino di acquistare 2 sedie e 20 calamai di piombo e di far riparare "due tavole nere" (lavagne);
- a quello di Vigo che "deve esser tolto l'intollerabile abuso che il cesso dei fanciulli debba servire anche pelle fanciulle".
Le spese erano a carico delle singole frazioni.
Questa scheda provvisoria ha lo scopo di collegare tutte le schede che si riferiscono a questa scuola. Appena assunte le informazioni necessarie, attraverso le documentazioni che stiamo raccogliendo, verrà completata.
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Nel corso del 1800 la scuola era situata in canonica, che si trovava a nord della piazza Conti D’Arco, ora casa Bolognani, poi trasferita presso la cooperativa nella medesima piazza.
All'inizio del 1900 sono stati costruiti in Via Nuova una nuova canonica, accanto alla chiesa, ed un nuovo edificio dedicato completamente alla scuola, rimasto in funzione fino al 2020 quando, causa il calo degli alunni, la scuola è stata chiusa ed i bambini sono stati trasferiti a quella di Cavedine.
In seguito alle riforme la scuola di Vigo, come tutte le altre, cambia il suo nome: "Scuola popolare" nel 1869, "Scuola Elementare" nel 1923 e "Scuola Primaria" nel 2003.
Carteggio dell'I[mperial] R[egio] Capitano Distrettuale di Trento col Capo Comune di Cavedine riguardo le seguenti voci di spesa:
a) salari ai maestri
b) affitti di locali
c) steore
d) requisiti scolastici e premi
e) interessi di capitali passivi
per le scuole di Laguna Mustè (Cavedine), Vigo Cavedine, Brusino e Stravino.
Per il vocabolo "steora" si veda il nostro glossario.
Si noti che il maestro della scuola di Stravino "viene pagato coll'entrata del fondo della Chiesa di Stravino".
Nella lettera, scritta a mano, l'arciprete di Cavedine si dice favorevole a cedere temporaneamente una delle sale dell'oratorio ad utilizzo aula scolastica, in risposta alla richiesta del Sindaco di Cavedine del 7 febbraio 1952.
Nel documento il Sindaco del comune di Cavedine si rivolge all'Arciprete dello stesso paese per chiedere conferma della disponibilità di una sala dell'oratorio per svolgere le lezioni scolastiche, in riferimento all'autorizzazione eccezionale del Provveditorato agli studi di Trento del 31 gennaio 1952.
Nel documento il Provveditorato agli Studi di Trento autorizza in via eccezionale l'utilizzo di un'aula al secondo piano dell'edificio scolastico e di una sala della canonica per lo svolgimento delle lezioni, in risposta alla richiesta del Comune di Cavedine del 31.12.1951.
Nel documento il Sindaco scrive al Provveditorato degli Studi di Trento chiedendo di ripristinare l'utilizzo delle aule chiuse nel settembre dello stesso anno per mancanza di requisiti minimi da salubrità e igiene. Viene sottolineata la difficoltà di svolgere le lezioni con orario avvicendato e si propone l'utilizzo di alcune aule scolastiche riscaldate per il periodo invernale, e di alcuni spazi all'interno della canonica, non riscaldati, per il periodo primaverile, fino al termine delle lezioni dell'anno scolastico.
Qui il documento che ne prevedeva la chiusura:
In questa lettera il Direttore Didattico comunica la decisione ufficiale di chiudere due aule scolastiche per l'inadeguatezza delle stesse, sollecitando l'amministrazione comunale a intervenire in termini progettuali per la costruzione di una nuova scuola.
In questa lettera, il Provveditorato agli Studi di Trento comunica al Direttore didattico di Vezzano, all'Ispettore scolastico di Trento e al Sindaco di Cavedine la non usufruibilità di due aule della scuola, in quanto non rispondenti alle norme di salubrità e igiene. Si comunica dunque la presenza di una sola aula utilizzabile per lo svolgimento delle lezioni. Si sottolinea inoltre la necessità di costruire un nuovo edificio scolastico.
Sarà poi il Direttore Didattico a rendere operativo questo decreto:
Corrispondenza da parte della Direzione Regionale dei trasporti, che si rivolge alle amministrazioni comunali nelle quali sono state istituite nuove scuole secondarie, ai fini di organizzare il trasporto scolastico degli alunni.
Destinatario della lettera anche il Comune di Cavedine, in riferimento all'istituzione della Scuola Secondaria di Avviamento Commerciale.
Nel documento si sottolinea la necessità di “studiare gli orari delle corse a carattere locale, in modo da soddisfare le esigenze dei giovani che frequenteranno le nuove scuole” e si invitano dunque le amministrazioni comunali e i capi di Istituto a interloquire e a fornire informazioni dettagliate in merito al numero degli alunni e agli orari delle lezioni.
Documento a firma del Sindaco del Comune di Cavedine nel quale si fa esplicito riferimento all'istituzione della nuova Scuola Secondaria di Avviamento Commerciale e si sollecita la pubblicizzazione del nuovo percorso di studi attraverso “un congruo numero di manifesti murali”.
Nella lettera si parla inoltre del modulo in fac simile per l'iscrizione degli alunni.
Quella che molti chiamano "Scuola elementare di Cavedine", come sta scritto sull'edificio che la ospita, fino alla riforma Gentile del 1923 era denominata "Scuola popolare generale di Cavedine".
Nel 1969/70, la Provincia l'ha trasformata in "Centro Scolastico di Cavedine", una scuola sperimentale a tempo pieno, come anche quelle di Vezzano e Terlago, che hanno accolto gli alunni delle scuole uniche pluriclasse vicine soppresse.
Nel 2003 in seguito alla "riforma Moratti" ha assunto il nome di "Scuola Primaria di Cavedine".
Il documento, a firma del Sindaco, descrive la situazione degli studenti della vallata di Cavedine, con preciso riferimento ai paesi di Drena, Masi di Vigo, Vigo Cavedine, Brusino, Cavedine, Stravino, Lasino e Madruzzo, mettendo in evidenza la difficoltà nella prosecuzione degli studi successivi a quelli elementari. Dal documento si evince infatti che la possibilità di raggiungere la città di Trento per il completamento del percorso scolastico era cosa per pochi, “a prezzo di enormi spese e disagi” legati agli spostamenti. La relazione evidenzia le conseguenze di tale situazione, con particolare riferimento ad un eccesso di giovane manodopera nei campi e all'assenza di una preparazione specifica. Di qui la proposta di istituire una Scuola di Avviamento Professionale, quale soluzione ai problemi sopraderscritti della vallata e quale possibilità concreta di fornire ai giovani una preparazione tecnica ben inquadrata e spendibile sul mercato del lavoro.
Già nell'anno scolastico 1961/62, in anticipo sugli obblighi di legge, inizia la sua attività, non obbligatoria, la "Scuola media unica in esperimento" di Cavedine con 47 iscritti alla prima classe, provenienti da tutta la Valle di Cavedine. Le famiglie potevano scegliere se far continuare gli studi, ai loro figli che avevano superato la quinta, presso la scuola elementare del loro paese o se mandarli alla scuola media.
Da notare che già l'anno prima era stata avviata nella stessa sede la "Scuola secondaria Statale di Avviamento Commerciale" e che chi era stato promosso poteva continuare il percorso iniziato.
Dal 1967 è intitolata al Cardinale Cristoforo Madruzzo.
Nel 1997/98 viene aggregata alla scuola media di Vezzano della quale diventa succursale.
Nel 2000/01 diventa la sede del neonato Istituto Comprensivo di Cavedine di cui fanno parte anche i plessi di scuola primaria della Valle di Cavedine: Calavino, Lasino, Cavedine e Vigo Cavedine.
Nel 2006/07 entra a far parte dell'Istituto Comprensivo Valle dei Laghi, con sede a Vezzano, sorto dalla fusione dell'I. C. Cavedine e I. C. Vezzano.
Nel 2016/17, da una nuova fusione con l'I. C. Dro nasce l’Istituto Comprensivo Valle dei Laghi - Dro, di cui questa scuola da allora fa parte.
Questo quaderno, dal formato è 15 x 20,5 cm, è composto dalla copertina e 8 fogli uniti da due punti metallici in centro, per un totale di 32 facciate a a righe da 8 mm con margini.
È stato scritto da Margoni Mario nel 1959/60 mentre frequentava la scuola popolare di Ciago.
Vi si trovano lezioni di matematica, contabilità, francese e italiano. Al suo interno sono conservate pagine, ritagliate da un altro quaderno, che riportano temi e lettere. Sono state scansionate e riportate qui le pagine ritenute di maggiore interesse.
Dello stesso è presente in archivio la certificazione rilasciata a fine anno scolastico:
Il quaderno, realizzato a cura del Ministero della Pubblica istruzione, veniva fornito in omaggio agli allievi della scuola popolare.
Il formato è 15,5 x 22 cm. È composto dalla copertina e 8 fogli uniti da due punti metallici in centro, per un totale di 32 facciate a righe da 8 mm con margini.
Questo quaderno è stato utilizzato da Margoni Mario che frequentava la scuola popolare serale di Ciago nel 1959/60, data da cui è desunta la costruzione del quaderno che però può essere anche antecedente.