Bella immagine in cui si vedono i banchi in legno con seduta, la lavagna, bambini e ragazzi di età diversa ma tutti maschi poiché a quel tempo si privilegiavano le classi separate per sesso.
Il bambino al centro dell'inquadratura era Alfredo Morandi (1911); sulla sua età presunta si basa la datazione della foto.
Un grande gruppo posa in via San Bartolomeo all'incorocio con Vicolo dei Molini. Sullo sfondo si vedono le ultime abitazioni prima di arrivare in piazza.
Si vede una porzione di lago in primo piano, una panoramica del paese con la strada di accesso ed il gruppo Gazza-Paganella sullo sfondo. Il timbro postale è del 1957 ma lo scatto è precedente al 1955, visto che il 7 dicembre di quell'anno è entrato in funzione sulla Paganella il ripetitore RAI che sarebbe ben visibile in questa inquadratura.
92x143 mm, b/n. In primo piano Maso Travolt con l'Hotel Lillà. La cartolina è sicuramente antecedente l'8/8/1901, così come riportato a p. 276 del volume "Da Pedegaza a Vallelaghi: memorie fotografiche delle 11 Frazioni", Comune di Vallelaghi, 2017: la fotografia è la stessa, cambia solamente la grafica della cartolina
Nella foto è ben visibile la parte del Lago di Santa Massenza interrata a partire dal 1947 in seguito ai lavori di realizzazione della Centrale Idroelettrica. Si vedono le barche nel lago, il molo, la pensione in cui era stato trasformato il palazzo vescovile ad inizio novecento, una parte del paese di Santa Massenza ed in lontananza Fraveggio, Lon e la Paganella.
I bambini di prima e seconda sperimentano una prova di forza con l'ultimo bue rimasto a Vezzano e si accorgono con grande stupore che, al segnale "Ooh" di Mansueto Leonardi, li trascina tutti senza alcuna fatica nonostante i loro sforzi per frenarlo.
La settecentesca fontana nella piazza di Vezzano è stata monumentalizzata nel 1917 e dedicata all'Imperatore Francesco Giuseppe; qui la cerimonia di inaugurazione con la sua benedizione alla presenza di un folto numero di militari. Visibili scritte in lingua italiana e tedesca e l'albergo Stella d'oro.
Il circolo mandolinistico di Vezzano iniziò la sua attività nel 1914 e raggiunse l'apice nei primi anni '30. Qui si vede il gruppo mentre suona mandolini e chitarra.
In seconda fila centrale Carlo Tozzi, il cui mandolino è giunto fino a noi.
Un bambino porta la sorellina con la carriola. Interessanti le informazioni paesaggistiche: la pavimentazione della Piazzetta di Sant'Anna era in sterrato e della strada in selciato; la zona ora occupata dal parco giochi e da diverse case era allora tutta campagna. Si intravede anche il capitello di S. Anna.
Ad inizio 900 erano comuni le famiglie molto numerose, anche con più di 10 figli tanto che succedeva frequentemente che madri e figlie avessero figli coetanei. Povertà, elevata mortalità (per malattie, guerra, lavoro), emigrazione erano flagelli comuni.
Qui vediamo la famiglia di Eugenio e Maria Miori che avevano avuto 10 figli tra il 1896 ed il 1915 e quasi tutti hanno poi raggiunto l'età adulta. La più piccola nella foto è Noemi Miori, l'ultima nata.
Un bimbo muove i primi passi nel cortile di casa aiutato da un girello di legno. Sullo sfondo i campi terrazzati che contraddistinguono l'ambiente di Ranzo.
Operai al lavoro con pale e carriole per la costruzione della strada di collegamento Vezzano-Ranzo. Fino ad allora Ranzo era collegato al fondovalle solo con la strada di Paone che porta a Castel Toblino.
Mansueto Leonardi, come prevede il codice della strada, cammina tenendo il bue che tira il carro carico lungo la strada statale, il fratello Aldo lo segue. Sono loro gli ultimi bovari della zona.
All'interno del magazzino concesso ai pompieri di Vezzano don Dante celebra la cerimonia di inaugurazione assistito da un chierichetto e circondato dai vigili del fuoco volontari.
A cavallo tra gli anni '40 e '50 a servizio della Centrale Idroelettrica di Santa Massenza, in fase di costruzione, è stata scavata la Galleria ai Gaggi, sopra Lon:
Nella foto, scattata a Fraveggio davanti alla scuola in occasione del raduno annuale dei soci della Cassa Rurale di Santa Massenza che aveva una filiale anche lì, si vedono un gran numero di soci, tutti maschi. La Cassa Rurale di Santa Massenza, nata nel 1912, a seguito di successive fusioni, nel 1999 è confluita nella Cassa Rurale della Valle dei Laghi e nel 2017 nella Cassa Rurale dell'Alto Garda.