Questa stufa ad olle proviene dalla scuola di Lasino, per cui si presume sia stata costruita nel 1912 insieme alla scuola. Con l'arrivo dell'impianto di riscaldamento a gasolio le stufe nelle scuole non servivano più e così, durante i lavori di restauro del 1985, anche questa stufa ad olle è stata demolita ed era destinata a finire in discarica sennonché un privato ha recuperato buona parte dei pezzi e l'ha ricostruita nella sua casa.
Antico gioco da tavolo che si trova spesso sul retro della dama. Un tempo era il gioco più usato ad ogni età ed in valle se ne trovano tavole incise sulla roccia.
In senso figurato si dice di persona poco sveglia (córt de gabàna, endré), poiché se l'insetto, crepuscolare e notturno, si trova in ambiente luminoso si disorienta e si muove sbattendo in giro.
Tradotto letteralmente sarebbe "nascondi lepre". Il nascondino si giocava un tempo su un territorio vasto, si andava nei boschi, si girava liberi per il paese entrando senza problemi nelle proprietà private, sia orti che case.
Il selciato, con sassi più o meno grandi, era un tempo una pavimentazione molto diffusa in particolare sulle strade ripide, dove lo sterrato in caso di piogge copiose si trasformerebbe facilmente in fossi, nei dintorni delle fontane e vicino alle case per evitare il fango. Gli addetti alla posa del selciato erano i "sarasini", termine rimasto come soprannome di famiglia.
La e iniziale è spesso sostituita dall'apostrofo in tutte le varianti. Si usa col significato di andare/rimanere indietro sia in senso fisico che figurato. Si dice anche per indicare una persona poco sveglia, che non ci arriva; es.: "Quel lì l'è 'ndré!" "Sét 'ndré?".
Col significato di andare fisicamente indietro si usa anche