Dopo aver visto dei video e delle immagini che ci raccontavano il lavoro dell'archeologo ed essere andati a Trento alla Soprintendenza dei Beni Archeologici, abbiamo usato dal vivo gli strumenti per ricercare dei reperti in una simulazione di scavo archeologico. Quel che abbiamo imaprato lo trovate su questa scheda e su quelle dei giochi che abbiamo preparato dopo.
Archeovallelaghius, l'archeologo nato dalla fantasia dei bambini, ha trovato dei cocci.
Ritaglia, incolla e scopri se riesce a ricostruire qualcosa di bello e completo.
Dopo aver usato dal vivo gli strumenti per ricercare dei reperti in una simulazione di scavo archeologico presso la soprintendenza dei beni archeologici di Trento, i bambini hanno scelto gli attrezzi, usati e non, da rappresentare e li hanno illustrati per comporre questa scheda gioco.
Gli strumenti degli archeologi sono: sessola, cazzuola, pennelli, secchi, picconcini, pale.
L'incontro con Oreste Pisoni ha coinvolto circa 70 bambini della Scuola Primaria di Sarche che stanno lavorando alla realizzazione di un'aula didattica all'aperto sul tema natura, posta sulla ciclabile lungo il fiume Sarca, e che vogliono arricchire con testimonianze nell'aula virtuale collegata.
Oreste è riuscito a mantenere viva la loro attenzione ed a rispondere alla miriade di domande che gli sono state poste sui temi più disparati della vita quotiadiana di un tempo a Sarche.
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Soluzione testi bucati (Cloze Test) - indovinelli in rima:
I Romani andavano a prendere l'acqua alla fonte romana per irrigare i campi eper abbeverare gli animali. La fonte romana si trova a Cavedine.
Se tu l'acqua vuoi trovar alla fonte romana devi andar!
Se all'acqua vuoi arrivar, le scale devi far!
L'arco a volta della fonte fa sostegno come un ponte!
Soluzione cruciverba:
1. aqua - 2. incassata - 3. Cavedine - 4. fonte romana - 5. acquedotto - 6. vicus - 7. sentieri - 8. terme - 9. domus - 10. toponimi - 11. situla
Nell'ambito del progetto "Si.Val - Educazione all'aperto" promosso dall'ass. culturale Ecomuseo Valle dei Laghi sono stati coinvolti due gruppi costituiti da 11 alunni delle classi terze della SSPG di Vezzano frequentanti il II trimestre di attività opzionali (a.s. 2023-24). Lo svolgimento del progetto è stato articolato in attività laboratoriali, di ricerca e sul territorio, volte alla produzione di materiale informativo, con la presenza e il supporto del naturalista Alessandro Marsilli e della curatrice dell'Archivio della Memoria della Valle dei Laghi Rosetta Margoni.
Per la realizzazione del progetto gli alunni hanno intervistato nonni e conoscenti residenti in valle, hanno raccolto diverse informazioni e le hanno trascritte e riportate a lezione; a supporto delle loro ricerche hanno consultato l'archivio della Memoria della Valle dei Laghi e alcuni testi e hanno potuto visionare e manipolare alcuni utensili di uso quotidiano d'un tempo. Successivamente gli alunni hanno lavorato in gruppo alla rielaborazione delle informazioni raccolte e alla stesura delle "pillole di memoria" con l'aiuto della docente.
In particolare nella scheda "La presenza dell'acqua negli anni '50 in Valle dei Laghi" gli alunni hanno descritto i diversi utilizzi e le numerose forme d'acqua presenti in valle negli anni '50; hanno inoltre selezionato alcune delle fotografie proposte nel testo.
Nell'ambito del progetto "Si.Val - Educazione all'aperto" promosso dall'ass. culturale Ecomuseo Valle dei Laghi sono stati coinvolti due gruppi costituiti da 11 alunni delle classi terze della SSPG di Vezzano frequentanti il II trimestre di attività opzionali (a.s. 2023-24). Lo svolgimento del progetto è stato articolato in attività laboratoriali, di ricerca e sul territorio, volte alla produzione di materiale informativo, con la presenza e il supporto del naturalista Alessandro Marsilli e della curatrice dell'Archivio della Memoria della Valle dei Laghi Rosetta Margoni.
Per la realizzazione del progetto gli alunni hanno intervistato nonni e conoscenti residenti in valle, hanno raccolto diverse informazioni e le hanno trascritte e riportate a lezione; a supporto delle loro ricerche hanno consultato l'archivio della Memoria della Valle dei Laghi e alcuni testi e hanno potuto visionare e manipolare alcuni utensili di uso quotidiano d'un tempo. Successivamente gli alunni hanno lavorato in gruppo alla rielaborazione delle informazioni raccolte e alla stesura delle "pillole di memoria" con l'aiuto della docente.
In particolare nella scheda "Caratteristiche e varietà delle coltivazioni negli anni '50 in Valle dei Laghi" gli alunni hanno riassunto le principali colture presenti nella valle negli anni '50 e le comuni pratiche agricole; hanno inoltre selezionato alcune delle fotografie proposte nel testo.
Nell'ambito del progetto "Si.Val - Educazione all'aperto" promosso dall'ass. culturale Ecomuseo Valle dei Laghi sono stati coinvolti due gruppi costituiti da 11 alunni delle classi terze della SSPG di Vezzano frequentanti il II trimestre di attività opzionali (a.s. 2023-24). Lo svolgimento del progetto è stato articolato in attività laboratoriali, di ricerca e sul territorio, volte alla produzione di materiale informativo, con la presenza e il supporto del naturalista Alessandro Marsilli e della curatrice dell'Archivio della Memoria della Valle dei Laghi Rosetta Margoni.
Per la realizzazione del progetto gli alunni hanno intervistato nonni e conoscenti residenti in valle, hanno raccolto diverse informazioni e le hanno trascritte e riportate a lezione; a supporto delle loro ricerche hanno consultato l'archivio della Memoria della Valle dei Laghi e alcuni testi e hanno potuto visionare e manipolare alcuni utensili di uso quotidiano d'un tempo. Successivamente gli alunni hanno lavorato in gruppo alla rielaborazione delle informazioni raccolte e alla stesura delle "pillole di memoria" con l'aiuto della docente.
In particolare nella scheda "Il bosco e la selvaggina negli anni '50 in Valle dei Laghi" gli alunni hanno riportato le caratteristiche, la frequentazione e l'utilizzo del bosco, in termini di vegetazione e fauna, in valle negli anni '50; hanno inoltre selezionato alcune delle fotografie proposte nel testo.
Nell'ambito del progetto "Si.Val - Educazione all'aperto" promosso dall'ass. culturale Ecomuseo Valle dei Laghi sono stati coinvolti due gruppi costituiti da 11 alunni delle classi terze della SSPG di Vezzano frequentanti il II trimestre di attività opzionali (a.s. 2023-24). Lo svolgimento del progetto è stato articolato in attività laboratoriali, di ricerca e sul territorio, volte alla produzione di materiale informativo, con la presenza e il supporto del naturalista Alessandro Marsilli e della curatrice dell'Archivio della Memoria della Valle dei Laghi Rosetta Margoni.
Per la realizzazione del progetto gli alunni hanno intervistato nonni e conoscenti residenti in valle, hanno raccolto diverse informazioni e le hanno trascritte e riportate a lezione; a supporto delle loro ricerche hanno consultato l'archivio della Memoria della Valle dei Laghi e alcuni testi e hanno potuto visionare e manipolare alcuni utensili di uso quotidiano d'un tempo. Successivamente gli alunni hanno lavorato in gruppo alla rielaborazione delle informazioni raccolte e alla stesura delle "pillole di memoria" con l'aiuto della docente.
In particolare nella scheda "Pascoli e animali negli anni '50 in Valle dei Laghi" gli alunni hanno riassunto gli aspetti salienti delle pratiche del pascolo e della fienagione e l'uso del bestiame in valle negli anni '50; hanno inoltre selezionato alcune delle fotografie proposte nel testo.
Nel 1963/64 ha preso il via la scuola media di Vezzano come sede staccata delle scuole medie "Giovanni Segantini" di Trento, aveva tre classi prime, due ospitate presso l’asilo e una presso la scuola elementare.
Nel 1964/65 diventa succursale dalla scuola media "Savino Pedrolli" di Gardolo, le classi sono aumentate e sono state ospitate in casa Morandi, sulla piazza.
Nel 1965/66 diventa succusale dalla scuola media di Aldeno.
Nel 1967/68 diventa autonoma, entra nel nuovo edificio scolastico e viene intitolata a Stefano Bellesini. L’edificio viene poi ampliato più volte per adeguarlo alle mutate esigenze.
Nel 1997/98 alla scuola media di Vezzano viene aggregata, come succursale, la scuola media di Cavedine.
Nel 2000/01 si stacca da Cavedine e va a far parte del neonato Istituto Comprensivo di Vezzano di cui fanno parte anche i plessi di scuola primaria di Terlago, Vezzano, Ranzo e Sarche.
Nel 2006/07 entra a far parte dell'Istituto Comprensivo Valle dei Laghi, con sede a Vezzano, sorto dalla fusione dell'I. C. Cavedine e I. C. Vezzano.
Nel 2016/17 si inaugura il nuovo polo scolastico di Vezzano che vede confluire nella stessa struttura scuola primaria e secondaria accanto a palestra e uffici del neonato Istituto Comprensivo Valle dei Laghi - Dro.
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Fonti:
Nell'ambito del progetto "Si.Val - Educazione all'aperto" promosso dall'ass. culturale Ecomuseo Valle dei Laghi sono stati coinvolti due gruppi costituiti da 11 alunni delle classi terze della SSPG di Vezzano frequentanti il II trimestre di attività opzionali (a.s. 2023-24). Lo svolgimento del progetto è stato articolato in attività laboratoriali, di ricerca e sul territorio, volte alla produzione di materiale informativo, con la presenza e il supporto del naturalista Alessandro Marsilli e della curatrice dell'Archivio della Memoria della Valle dei Laghi Rosetta Margoni.
Per la realizzazione del progetto gli alunni hanno intervistato nonni e conoscenti residenti in valle, hanno raccolto diverse informazioni e le hanno trascritte e riportate a lezione; a supporto delle loro ricerche hanno consultato l'archivio della Memoria della Valle dei Laghi e alcuni testi; hanno inoltre potuto visionare e manipolare alcuni utensili di uso quotidiano d'un tempo. Successivamente gli alunni hanno lavorato in gruppo alla rielaborazione delle informazioni raccolte e alla stesura delle "pillole di memoria" con l'aiuto della docente.
In particolare nella scheda "I paesi e le vie di comunicazione negli anni '50 in Valle dei Laghi" gli alunni hanno sintetizzato le caratteristiche e le modalità di percorrenza delle vie di comunicazione della valle negli anni '50 e l'aspetto tipico dei paesi; hanno inoltre selezionato alcune delle fotografie proposte nel testo.
Così racconta la sua storia Mariano Bosetti in occasione del centenario della costruzione dell'edificio: "Il centenario (1914-2014) della costruzione dell’edificio scolastico di Calavino, offre l’opportunità di ricostruire la storia dell’istituzione dalle sue origini, ossia dalla seconda metà del ‘700, quando l’insegnamento era affidato ai cappellani della parrocchia, pagati dal comune con il ricavato dell’affitto di alcuni campi («campo della scuola in Vallasiato e legato per il maestro della scuola», che fruttava circa 200 troni d’affitto). La scuola era gratuita, l’unico onere a carico delle famiglie era l’obbligo di fornire la legna per riscaldare il locale della canonica in cui erano impartite le lezioni.
Con il passaggio alla monarchia austriaca l’istruzione elementare si consolidò, divenne strutturale e più completa (obbligatorietà e suddivisione in classi per età e sesso) con la responsabilità diretta del comune, che doveva provvedere sia ai locali che al reclutamento dei maestri.
Nel 1909, stante la situazione di notevole degrado dei locali scolastici ricavati in un vecchio immobile comunale e la minaccia da parte dell’I.R. Consiglio Scolastico Distrettuale di far chiudere la scuola, privando la comunità di un servizio «così vitale, qual è l’affare dell’istruzione ed educazione della gioventù» (lettera delle autorità scolastiche), il comune si affrettò a far predisporre dapprima un progetto di ristrutturazione del vecchio caseggiato e poi, scartata tale ipotesi, il disegno di una nuova costruzione su un terreno parrocchiale con affaccio sul piazzale della chiesa. Venne inoltrata domanda di contributo alla giunta provinciale di Innsbruck, che rispose attingendo alla risorse del Fondo Pellagra (fondo governativo che intendeva promuovere iniziative di prevenzione contro il cosiddetto “mal della miseria”, la pellagra, partendo dall’educazione scolastica). Non tutti erano d’accordo sul progetto e un buon numero di censiti, per motivi legati all’ubicazione disagevole e ai costi presunti, sottoscrisse una petizione per riportare la scuola all’interno del paese, ristrutturando l’edificio comunale “Danieli”. Dopo molte discussioni si decise di proseguire con il nuovo disegno ed all’inizio del 1913 si appaltarono i lavori, che vennero ultimati a metà dell’anno successivo. Era però scoppiata la guerra e la nuova scuola venne requisita e utilizzata come ospedale militare. Ristabilita la pace e conclusi i lavori per sistemare l’edificio danneggiato, finalmente iniziò la lunga storia della scuola elementare di Calavino.
Nel corso degli anni è stata rimodernata più volte per adeguare gli impianti fino al 1995, allorché fu portata a termine dall’amministrazione comunale la completa ristrutturazione, che, distribuendo gli spazi secondo le nuove esigenze didattico - funzionali (comprese cucina e mensa, prima organizzata in proprio con la disponibilità di alcuni obiettori), mantenne nella struttura la tipica impostazione architettonica austro-ungarica."
All'interno del progetto "Si.VAL - educazione all'aperto", al termine dell'attività con la geologa e della successiva rielaborazione collettiva, gli alunni della classe quarta di Vezzano hanno scritto le definizioni di alcuni termini geologici prestabiliti, ideando questo cruciverba.
I contenuti relativi sono presentati nella relazione qui sotto collegata.
Per il controllo finale queste sono le soluzioni: 1. glaciale, 2. giurassico, 3. inghiottitoio, 4. porfido, 5. ghiacciaio, 6. carbonati, 7. dolomite, 8. placche, 9. carsismo, 10. lagune.
L’aula all’aperto di archeologia è stata realizzata all’interno del progetto SI.VAL (acronimo di Sazio Immersivo Valle dei Laghi) - educazione all’aperto, insieme all’aula di geologia ed a quella di natura, nell'anno scolastico 2023/24, grazie alla collaborazione di Ecomuseo della Valle dei Laghi, Istituto comprensivo della Valle dei Laghi, Soprintendenza per i beni e le attività culturali della P.A.T, Comunità della Valle dei Laghi, Comune di Cavedine, con finanziamento Caritro.
La classe terza della Scuola Primaria di Calavino, la classe quarta della Scuola Primaria di Cavedine, un gruppo opzionale della Scuola Secondaria di Primo Grado di Cavedine e le esperte Archeologhe della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della P.A.T, Luisa Moser, Mariaraffaella Caviglioli, Mirta Franzoi, sono i protagonisti che hanno progettato e realizzato i contenuti dell’aula, selezionato quelli da porre sui pannelli e condiviso altro materiale nell’aula virtuale ospitata dall’Archivio della Memoria della Valle dei Laghi, collegata all’aula fisica tramite qr-code.
Le Archeologhe hanno coinvolto gli alunni nell’apprendere gli aspetti principali del metodo dell’indagine archeologica per poi utilizzarlo in modo autonomo nella ricerca di informazioni relative alle principali scoperte archeologiche realizzate sul loro territorio, diventando protagonisti nella ricerca.
Nei pannelli troverete in che cosa consiste il lavoro dell’archeologo, dallo scavo, allo studio e all’interpretazione finale dei dati, siano essi reperti o strutture. I bambini hanno proposto delle interviste ai nonni per conoscere i ritrovamenti e le tracce del passato sul territorio. Infine hanno rielaborato le informazioni raccolte attraverso la proposta di giochi e quiz.
A questo seguono i dati relativi alla presenza dei Romani sul territorio, partendo dai toponimi che possono costituire un importante indizio, per poi soffermarsi sulle tracce di abitazioni e sul ruolo della valle come importante via di comunicazione tra l’area gardesana e la valle dell’Adige dove dominava la città di Tridentum.
Attraverso attività strutturate in aula e lungo il percorso archeologico di Cavedine, gli studenti hanno imparato a riconoscere gli elementi distintivi del paesaggio che li circonda, leggendo le tracce e i segni lasciati dall’azione delle comunità umane, dalla natura e dal tempo e provando a immaginare possibili paesaggi futuri. Hanno poi proposto il geocaching come modalità alternativa per osservare con attenzione il paesaggio attraverso la ricerca di alcuni punti di interesse archeologico.
I pannelli propongono inoltre un collegamento anche alle altre aule così da presentare il paesaggio e l’ambiente della Valle dei Laghi dai punti di vista geologico, archeologico e naturalistico e invitano alla riflessione sul futuro che vorremmo.
Un’attenzione particolare è stata rivolta all’accessibilità attraverso l’uso della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) ed una breve presentazione è stata fatta anche in lingua inglese.
Accanto ai pannelli, delle sedute con tronchi naturali ed un bug hotel completano l’arredamento dell’aula.
Essa può essere utilizzata dalle scuole per la didattica outdoor, che vede nell’ambiente naturale un contesto di apprendimento privilegiato, ed anche da famiglie e viaggiatori, come punto di arrivo o di partenza per esplorare il territorio circostante.
Nell'aula virtuale collegata trovano spazio gli stessi contenuti dell'aula fisica ed altri riguardanti la Valle dei Laghi su questa tematica:
L’aula all’aperto di archeologia è stata realizzata all’interno del progetto SI.VAL (acronimo di Sazio Immersivo Valle dei Laghi) - educazione all’aperto, insieme all’aula di geologia ed a quella di natura, nell'anno scolastico 2023/24, grazie alla collaborazione di Ecomuseo della Valle dei Laghi, Istituto comprensivo della Valle dei Laghi, Comunità della Valle dei Laghi, Comune di Madruzzo, Bacino Imbrifero Montano Sarca Mincio Garda, con finanziamento Caritro.
Le classi seconda, terza, quarta e quinta della Scuola Primaria di Sarche, due gruppi opzionali della Scuola Secondaria di primo grado di Vezzano, l’esperto naturalista Dott. Alessandro Marsilli, sono i protagonisti che hanno progettato e realizzato i contenuti dell’aula, selezionato quelli da porre sui pannelli e condiviso altro materiale nell’aula virtuale ospitata dall’Archivio della Memoria della Valle dei Laghi, collegata all’aula fisica tramite qr-code.
Durante gli incontri sono stati individuati alcuni tematismi in ambito naturalistico, ambientale e paesaggistico come il viaggio della Sarca, gli animali della Valle dei Laghi, le modificazioni e l’interpretazione del paesaggio.
Interventi in classe ed uscite sul territorio hanno dato l’opportunità ai ragazzi di conoscere ed approfondire la loro conoscenza della Valle e di realizzare il materiale ora a disposizione di tutti.
La storia di Merlino vi racconterà il viaggio della Sarca.
Tre ambienti, il fiume, la campagna e le pendici rocciose e boscate vi faranno conoscere alcuni degli animali presenti. Infine alcune “pillole di memoria” vi ricondurranno a pensieri e storie di vita antiche, ma anche a ciò che desiderano i giovani per il futuro della Valle dei Laghi.
I pannelli propongono inoltre un collegamento anche alle altre aule così da presentare il paesaggio e l’ambiente della Valle dei Laghi dai punti di vista geologico, archeologico e naturalistico e invitano alla riflessione sul futuro che vorremmo.
Un’attenzione particolare è stata rivolta all’accessibilità attraverso l’uso della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) ed una breve presentazione è stata fatta anche in lingua inglese.
Accanto ai pannelli, delle sedute con tronchi naturali ed un bug hotel completano l’arredamento dell’aula.
Essa può essere utilizzata dalle scuole per la didattica outdoor, che vede nell’ambiente naturale un contesto di apprendimento privilegiato, ed anche da famiglie e viaggiatori, come punto di arrivo o di partenza per esplorare il territorio circostante.
Nell'aula virtuale collegata trovano spazio gli stessi contenuti dell'aula fisica ed altri riguardanti la Valle dei Laghi su questa tematica:
L’aula all’aperto di geologia è stata realizzata all’interno del progetto SI.VAL (acronimo di Sazio Immersivo Valle dei Laghi) - educazione all’aperto, insieme all’aula di archeologia ed a quella di natura, nell'anno scolastico 2023/24, grazie alla collaborazione di Ecomuseo della Valle dei Laghi, Istituto comprensivo della Valle dei Laghi, Comunità della Valle dei Laghi, Comune di Vallelaghi, con finanziamento Caritro.
Le classi seconda e terza della Scuola Primaria di Terlago, la classe quarta della Scuola Primaria di Vezzano, un gruppo opzionale delle classi terze della Scuola Secondaria di primo grado di Vezzano, l’esperta geologa Angela Castagna sono i protagonisti che hanno progettato e realizzato i contenuti dell’aula, selezionato quelli da porre sui pannelli e condiviso altro materiale nell’aula virtuale ospitata dall’Archivio della Memoria della Valle dei Laghi, collegata all’aula fisica tramite qr-code.
Con dei percorsi di presentazione creati ad-hoc per ogni età, agli studenti è stata introdotta la geologia del Trentino e in particolare della Valle dei Laghi e la formazione dei pozzi glaciali. Questo ha dato modo a tutti i ragazzi coinvolti di poter ampliare ed approfondire le loro conoscenze di Scienze della Terra e soprattutto della geologia della Valle in cui vivono.
Sui pannelli ci sono informazioni che partono dalla geologia del Trentino e dei punti di interesse geologico del Trentino in generale e della Valle dei Laghi in particolare ed infine informazioni sui pozzi glaciali ed Antonio Stoppani. Alla fine di ogni colonna c’è un simpatico gioco pensato dai ragazzi.
I pannelli propongono inoltre un collegamento anche alle altre aule così da presentare il paesaggio e l’ambiente della Valle dei Laghi dai punti di vista geologico, archeologico e naturalistico e invitano alla riflessione sul futuro che vorremmo.
Un’attenzione particolare è stata rivolta all’accessibilità attraverso l’uso della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) ed una breve presentazione è stata fatta anche in lingua inglese.
Accanto ai pannelli, delle sedute con tronchi naturali ed un bug hotel completano l’arredamento dell’aula.
Molto interessante è anche la raccolta di minerali catalogati e messi a disposizione dal Muse nell'aula didattica del vicino Casino di Bersaglio degli Schützen.
Essa può essere utilizzata dalle scuole per la didattica outdoor, che vede nell’ambiente naturale un contesto di apprendimento privilegiato, ed anche da famiglie e viaggiatori, come punto di arrivo o di partenza per esplorare il territorio circostante.
Nell'aula virtuale collegata trovano spazio gli stessi contenuti dell'aula fisica ed altri riguardanti la Valle dei Laghi su questa tematica:
All'interno del progetto "Si.VAL - educazione all'aperto", promosso da Ecomuseo, la classe IV è stata accompagnata dalla geologa Angela Castagna nel riprendere e approfondire il percorso sulla orogenesi della Valle dei Laghi, svolto in classe terza in geografia.
L’esperta, il 13 e il 27 novembre 2023, ha presentato ai bambini la struttura del pianeta Terra, il ciclo delle rocce, la storia geologica che ha interessato l’ambiente, la deriva dei continenti, la formazione dei carbonati, l’erosione degli stessi, dovuta al passaggio dell’ultima glaciazione e al fenomeno del carsismo. Il 4 dicembre, la classe ha visitato alcuni pozzi glaciali del Sentiero Stoppani; con l’aiuto della geologa ha ricostruito le fasi della loro formazione e ha discriminato diversi tipi di roccia riconoscendo alcune delle loro caratteristiche.
In seguito, gli alunni hanno composto, con l’aiuto dell’adulto, un testo collettivo sintetizzando le informazioni; hanno disegnato alcuni aspetti trattati e, in gruppo, hanno scritto le definizioni di alcuni termini prestabiliti, ideando un cruciverba. Il lavoro si è concluso nel mese di gennaio 2024.
Questa scultura è stata fatta sul posto in un tronco di larice, come tutte quelle del sentiero artistico "il bosco racconta", ad un anno di distanza da quella esperienza collettiva, fuori dal sentiero, all'entrata del paese. Anche questa scultura rappresenta un personaggio, ritornato da qualche anno a frequentare il paese: un orso bruno.
Sulla mappa del sentiero questa scultura è identificata col numero 7 e la si può ammirare insieme alle altre:
Il pannello illustrativo del sentiero artistico "Il bosco racconta" così descrive questa sesta scultura: "Don Eugenio Plotegher visse a Margone per un trentennio tra il 1910 ed il 1944. Oltre a celebrare la messa, svolgere il ruolo di segretario comunale e di maestro, era molto considerato come medico erborista per la sua esperienza in rimedi naturali e la conoscenza delle erbe del Monte Gazza."
Sulla mappa del sentiero questa scultura è identificata col numero 6 e la si può ammirare insieme alle altre: