L'Essiccatoio di Padergnone è stato edificato ai primi del Novecento dalla ramificatissima famiglia Rigotti, e in particolare dai figli di Pietro Rigotti, Gennaro e Quintino, per collocare dapprima i bozzoli in essicazione e poi anche allo scopo di fare appassire sulle "arèle" [dal latino "areola", "piccola area"] le uve (in particolare il nosiola o il tokai) per la produzione di vino santo, specialità del ramo della famiglia, che vi abitava proprio di fronte, al di là della strada.
Divenuto un raro esempio di archeologia industriale, ormai in disuso da anni e ridotto ai minimi termini architettonici, è stato abbattuto nella prima metà degli anni Novanta del Novecento per fare posto a una sede della Cassa Rurale.
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Bibliografia:
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"el rebaltón" è quella confusione che ci può essere in un luogo disordinato: "Varda che rebaltón che gh'è chi!" "Che rebaltón avevé fat su?". Può essere dato anche dal rumore, dal vociare: "Co' 'sto rebaltón noi se capiss gnente!"
In presenza di molti bambini, facilmente c'è "rebaltón", in tutti i sensi.
Può avere anche un significato completamente diverso:
Locale, un tempo presente in ogni paese, dove mattina e sera veniva raccolto e venduto il latte prodotto in paese; il latte rimasto veniva lì lavorato (caselà, caserà) per produrre burro, ricotta e formaggio (caseràda).
La "casèra" è l'edificio montano utilizzato in estate quale abitazione dei pastori e del casaro che lavorano alla malga e quale laboratorio in cui il casaro lavora il latte per la produzione di burro, ricotta e formaggio e li conserva fino al rientro in paese o alla vendita sul posto.
Spesso viene usato il termine malga come sinonimo di casèra.
Alla fine degli anni '60, la stalla della malga di Lagolo, ormai dismessa, è stata trasformata in chiesa, dedicata a Santa Maria Assunta.
È stata benedetta nel 1970 e la sagra si celebra il 15 agosto con un contorno di iniziative focalizzate attorno al "Rebaltón dei pòpi".
Di fattura semplice ha all'esterno una campana su un campaniletto e una grande croce di ferro accanto alla porta d'entrata. L'interno è ampio, molto luminoso e colpisce l'imponente struttura lignea della copertura a capriate a vista.
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Approfondimenti:
Mussi Danilo; Chemotti Tiziana, La chiesetta di Lagolo, pp. 329-330 IN:
In questa foto storica si vede in primo piano la stalla e di seguito la "casèra", ossia l'edificio dove vivevano i malgari e dove il casaro si occupava della lavorazione del latte. Sullo sfondo, a sinistra, il lago di Lagolo. Non si vedono altri edifici. In assenza di informazioni indichiamo una data puramente ipotetica ed ampia dello scatto.
La fotografia formato 7 x 10 cm è incollata su un foglio e non riporta nessuna dicitura. Non siamo riusciti a localizzare lo scatto per cui abbiamo accettato la classificazione effettuata e ipotizzato potagonista e data: Saluto tra Carlo I d'Austria (?) e soldato austriaco di spalle.
Cartolina colorata. Vista del paese con sullo sfondo i laghi di Santa Massenza e Toblino.
Sul retro, dal testo della cartolina, si può ricavare il tempo che impiegava la corriera ad andare da Padergnone a Trento, nel 1958 e la velocità del servizio postale (il messaggio veniva recapitato in un giorno).
Vista del paese con sullo sfondo il lago e Castel Toblino.
Il traliccio in primo piano fa presumere una datazione successiva al 1952 (data di entrata in funzione della centrale).
Stampa in bianco e nero 10x15 cm riportante sul retro scritto a mano "Padergnone m. 286 (Trentino) Panorama col lago di Castel Toblino" ed il timbro "Foto CINE N. 3851 TRENTO".
Il capitello di Sant'Anna in primo piano, sullo sfondo il monte Gazza.
Stampa in bianco e nero 10x15 cm riportante sul retro scritto a mano "Lon di Vezzano m. 600 (Trentino)" ed il timbro "Foto CINE N. 9343 TRENTO"
Navata con altare, presbiterio e abside sullo sfondo .
Stampa in bianco e nero 10x14,5 cm riportante sul retro scritto a mano "Lon di Vezzano m. 600 (Trentino) Interno della Chiesa" ed il timbro "Foto CINE N. 9347 TRENTO"
In primo piano uomo in biciletta; sullo sfondo vista del paese e tralicci.
Da evidenziare, a destra della curva all'ingresso del paese, il vecchio essiccatoio di Padergnone.
Cartolina in bianco e nero, “vera fotografia”, non viaggiata. Sulle falde del Monte Gazza si possono notare gli accumuli di inerti presso le due finestre funzionali alla costruzione delle opere di presa della Centrale di Santa Massenza: ai Gaggi sopra Lon ed ai 5 Roveri sulla strada per Ranzo.
L'abitato di Lon con il ristorante "Fior di roccia" al centro e la chiesa sullo sfondo a destra. L'ultimo edificio prima della chiesa era la scuola di Lon costruita nel 1958 e funzionante fino al 1969.
Stampa in bianco e nero 10x14,5 cm riportante sul retro scritto a mano "Lon di Vezzano m. 600 (Trentino) Panorama" ed il timbro "Foto CINE N. 9334 TRENTO"
Veduta di Lon dalla strada della chiesa.
Stampa in bianco e nero 10x14,5 cm riportante sul retro scritto a mano "Lon di Vezzano m. 600 (Trentino) Panorama" ed il timbro "Foto CINE N. 9330 TRENTO"
Veduta, dal dosso della chiesa di S. Giacomo, della piazza, dal 2023 denominata "piazza Maria Cappelletti". Si può notare un alto muro attorno alla canonica, oggi non più presente. Sullo sfondo il Monte Gazza.
Stampa in bianco e nero, 10x15 cm, riportante sul retro scritto a mano: "Covelo m. 585 (Trentino) Panorama" ed il timbro "Foto CINE N. 9178 TRENTO".
Vinello prodotto versando acqua sopra le vinacce subito dopo aver tolto il vino. Lasciato per qualche tempo per assorbire un po' di colore e sapore, in pratica è il prodotto del risciacquo delle vinacce.
Foto in bianco e nero formato 7,5 x 11 cm.
Scorcio del lato nord del lago con veduta di parte del paese. La foto è scattata dalla riva est del lago.
Lo scatto è antecedente alla costruzione della centrale idroelettrica (avvenuta tra il 1945 e il 1952).
E' presente una scritta in corsivo a matita sull'angolo in basso a sinistra che recita "Massenza See".
La foto è incollata su un cartoncino, il retro è intonso.
Immagine della chiesa di Lon in primo piano.
Stampa in bianco e nero 10x15 cm riportante sul retro scritto a mano "Lon di Vezzano m. 600 (Trentino) La Chiesa" ed il timbro "Foto CINE N. 9344 TRENTO"
Immagine del ristorante "Fior di Roccia" in primo piano costruito nel 1958, da qui l'ipotetica datazione dello scatto.
Stampa in bianco e nero 10x15 cm riportante sul retro scritto a mano "Lon di Vezzano m. 600 (Trentino) Ristorante Fior di Roccia" ed il timbro "Foto CINE N. 9341 TRENTO"