Erborista e speziale di grande creatività e capacità, è nato a Ciago il 14 aprile 1880 da Daniele e Fabbiani Giuditta di Valda, aveva tre fratelli e due sorelle.
Ha iniziato fin da ragazzo a raccogliere e commercializzare le piante officinali delle sue montagne, venendo a contatto ed imparando i segreti di esperti raccoglitori ed erboristi, tra i quali citiamo don Eugenio Plotegher, parroco di Margone e botanico molto noto, Mario Santoni, dell’antica erboristeria Santoni di Trento, per la quale ha lavorato come viaggiatore.
Nel 1906 ha aperto un suo negozio di "speziali" a Trento, in via Oss Mazzurana, trasformato poi nel 1909 in una società “per la vendita di coloniali all'ingrosso ed al minuto”, fondata insieme al fratello Graziano e alla sorella Maria.
Negli anni 20 quella sede era troppo piccola per far fronte alle richieste e così hanno acquistato quella che diventerà la loro sede storica in piazza Fiera, prima hanno acquisito il pianoterra e la cantina, poi il primo piano, poi il secondo e infine tutta la casa.
Dopo la prima guerra mondiale ha iniziato a lavorare alla sua idea di fondo: riuscire a portare i benefici delle piante anche a coloro che non volevano impegnarsi in lunghe e difficili cure. Così, mescolando sapientemente le erbe e la loro lavorazione con macerati, decotti ed infusi è riuscito a creare l'Elisir Novasalus, che ancora oggi viene prodotto con lo stesso rigore, rispettando i tempi di lavorazione e di attesa.
La sua vita intanto continuava tra la città ed il paese natale. La sua è stata la prima automobile ad arrivare a Ciago, ricordata ancora dai più anziani che quando sentivano il rombo del motore scendevano in strada per spingerla nella ripida salita fino a raggiungere la sua casa accanto alla chiesa, ampliata nel 1937 con l’aggiunta del garage.
Leggendo la carta intestata di quell’anno possiamo capire quanta strada avesse fatto: “Stabilimento Chimico Industriale Cav. Giuseppe Cappelletti […] Premiata Officina farmaceutica – Diplomata erboristeria medicinale ed aromatica con laboratorio a forza elettrica per la triturazione, selezione e polverizzazione delle piante officinali e droghe aromatiche - Preparazione Pastigliaggi Compresse a secco Boli gomma Malto ed affini – Commercio all’ingrosso di prodotti Chimico-Farmaceutici, Tecnici, Ortopedici e e Fotografici – Prodotti chimici per Enologia – Enoliti medicinali e da dessert – “Novasalus” energico depurativo, potente rigeneratore dell’organismo umano – “Chinavale” supera il Ferro-China, è aperitivo, stomachico ed energetico.”
Nel 1946 ha donato alla chiesa del paese la statua di S. Lorenzo, patrono del paese, e nel 1949, insieme alla moglie Alice Simonini, ha fatto costruire un capitello alla Madonna all’esterno del cimitero.
È morto nel 1954 senza avere figli, lasciando una considerevole eredità che secondo testamento è stata divisa tra i tanti nipoti, gli Artigianelli e alcuni tra i più fidati collaboratori e dipendenti.
L’attività è passata al nipote Ferrante, figlio del fratello Graziano, erborista diplomato e grande sostenitore della coltivazione delle erbe officinali in montagna; saranno lui e poi i suoi figli e nipoti a proseguire l’attività che ora ha un mercato internazionale.
---
Fonti:
Testimonianze orali
"pùtel" si usa per indicare un uomo giovane non sposato. Gli uomini che hanno raggiunto un età tale per la quale è presumibile che la loro situazione di non ammogliato sia permanente vengono poi citati con gli altri termini qui riportati.
La classe ha aderito all'uscita a Santa Massenza, proposta da Ecomuseo, per vedere la raccolta delle olive, coltivazione tradizionale nella bassa Valle dei Laghi.
Nei giorni successivi hanno rappresentato sui loro quaderni, col disegno, i loro ricordi della giornata, legati alle loro sensazioni visive, tattili, uditive, olfattive e gustative.
Sui disegni hanno poi inserito le parole chiave individuate per la giornata.
Attività partecipativa all'interno di un incontro autogestito all'Università della terza Età e del Tempo Disponibile di Vezzano.
L'incontro prevedeva la presentazione dell'Archivio della Memoria della Valle dei Laghi con un momento dimostrativo di una possibile modalità di partecipazione diretta alla creazione di nuovi contenuti.
Seduti in cerchio chiunque poteva prendere la parola dicendo un termine in dialetto trentino, spiegandone o chiedendone il significato. Altri potevano poi intervenire per dare proprie spiegazioni e varianti dello stesso vocabolo. Si passava poi a catena ad un'altra parola seguendo una qualsiasi connessione logica. In assenza di voci collegate chiunque poteva proporre un altro termine, anche pescandolo da un cestino di parole scritte su bigliettini.
La fotografia risale presumibilmente agli anni 70 del 1900.
Il paese di Stravino si sta sviluppando gradualmente dal centro storico verso l'esterno con la costruzioni di nuove abitazioni in mattoni.