La carta dotale di Giuseppina Bones riporta i beni che "vengono consegnati per conto di padre e di madre nelle mani dello sposo".
Già nell'intestazione questa carta dotale risulta quindi particolare: accanto al padre è nominata la madre, quando solitamente questa è una questione tra uomini dalla quale le donne rimangono fuori.
Altra particolarità sta nelle firme: non appare quella del padre ma quella della figlia, accanto a quella dello sposo e del sarto e perito Desiderio Corradini, che ha stimato i beni in valuta austriaca.
Tutte le firme, come il testo, risultano scritti con la stessa grafia facilmente leggibile.
I termini meno noti sono inseriti nel glossario raggiungibile dalle voci in fondo alla scheda:
9 - piche
11 - manipoli
Una giovane donna sorridente elegantemente vestita in bianco, con in mano un cestino di fiori, è accanto ad un militare dell'esercito austroungarico.
In uno scatto sono davanti ad un portale aperto dal quale escono altre ragazze col cesto fiorito vestite di bianco.
Nell'altro scatto si vedono anche altri militari, uno dei quali con fiori in mano. Dietro di loro si vede l'insegna bilingue italiano-tedesco dei Fratelli Corradini mercerie e manifatture.
Sul retro la cartolina riporta la dicitura: "Feldpost Korrespondenzkarte", era cioè una cartolina postale che viaggiava senza affrancatura attraverso la "Feldpost" ossia la "posta militare" , servizio garantito da militari a questo adibiti.
Cerchiamo informazioni utili a contestualizzare l'evento.
Durante il carnevale di Vezzano, Roberto Garbari a cavallo rappresenta l'entrata del Negus (monarca etiopico) ad Addis Abeba, fatto successo il 5 maggio 1941 dopo che gli italiani avevano dovuto cedere la capitale etiopica agli inglesi.
Nella foto si intravedono anche due carri allegorici tra le molte persone.
Come spesso succedeva, la foto è stampata per essere usata anche come cartolina, in questo caso su carta prodotta dalla Gevaert, infatti dietro riporta la scritta: Cartolina postale - Carte postale - "Gevaert".
Un gruppo di giovani riunito presso le colonne, luogo descritto in altra scheda sotto collegata.
Tra loro sono stati riconosciuti: Silvano Faes, Flavio Bonomi, Alfredo Morandi, Augusto Gentilini, Tullio Morandi, Vladimiro Bonomi.
Luigi Travaglia di Cavedine chiede il pignoramento dei mobili e del bestiame dei fratelli Andrea e Giovanni Battista Bassetti per il mancato saldo dell'intera prima rata del debito che avevano verso di lui.
I beni di Andrea:
1. una porzione di casa con cortile a Lasino in località detta "ai Bassetti"
2. una porzione d'orto a Lasino
3. una porzione di un fondo in loc. "le Calade" a Sarche
4. due sorti in loc. "alle Sorti Magre" a Sarche
5. un fondo in loc. "alle Chiusure" di Madruzzo
6. un fondo alle "Pallade"
7. un fondo al Barcolo
8. un fondo in loc. "alla Valle"
9. un fondo in loc. Soraprà
10. un pezzo di prativa con poco arativo in loc. Grumol
11. la metà circa della prativa con vecchia casina e poca parte di boschivo in loc. al Campo
I beni di Giovanni Battista:
1. una porzione di casa rustica e civile con cortile e orto in loc. "ai Bassetti"
3. una porzione del fondo in loc. "le Calade" a Sarche
4. due sorti in loc. "al Sachetto di Mezzo"
5. una sorte in loc. "alla croce" a Sarche di Lasino
6. un fondo in loc. Dapedallo
7. un fondo in loc. S. Pietro
8. un fondo in loc. "alla Nogara" ossia Pozzo
9. un piccolo fondo in loc. sotto Pozzo
10. una terza parte di prativa in loc. Grumol
11. metà prativa con porzione di boschiva di faggio in loc. al Campo
Proverbio riguardo al fenomeno meteorologico dell'estate di San Martino (11 novembre), in cui per un breve periodo le temperature si alzano.
"Istadèla" è il diminutivo di "istà" (estate).
Due giovani ridono sedute sulla panca in pietra accanto alla fontana secentesca posta sull'angolo della piazza di Vezzano. Sopra la fontana in pietra la testa del leone che la alimenta.
Questa fontana verrà poi monumentalizzata nel 1917 ed in quell'occasione verrà tolta la panca.
Interessante cartolina acquerellata della piazza di Vezzano.
Lo scatto è precedente al 1904, anno in cui venne demolita la chiesa, poi ricostruita più grande e con diverso orientamento. Il perimetro della vecchia chiesa è ora reso visibile nella pavimentazione in porfido del piazzale.
In primo piano si vede la diligenza trainata da due cavalli; oltre alla posta trasportava su prenotazione anche le persone con i loro bagagli. Proprio nella piazza di Vezzano c'era la sede del cambio cavalli.
Il servizio di trasporto pubblico che attraversava la nostra valle si chiamava "Il Pedone" ed era attivo sulla direttrice Trento-Sarche-Riva probabilmente da quando la strada venne ultimata nel 1848. Nel 1895 l'impresa Malacarne istituì una corsa giornaliera Trento-Ponte Arche con cambio di cavalli a Vezzano e tempo di percorrenza di 4 ore (6-10), ce ne volevano 7 per la tratta Treno-Tione.
Nel 1908 venne soppiantata da una vettura a motore come possiamo vedere in questa foto:
Lettera inviata da Innsbruck che annuncia una nuova edizione degli elenchi degli uffici telefonici e degli abbonati al telefono per i primi di gennaio del 1913.
Nella seconda parte viene richiesto l'invio di un elenco degli uffici e degli abbonati entro il 3 dicembre 1912.
Rapporto con una serie di regole da seguire per il Maestro di Posta per il Tirolo -Vorarlberg per gli anni 1900-1901 probabilmente in possesso del responsabile delle poste di Vezzano.
Nell'ultima pagina si scusano per non essere stati in grado di produrre una versione in italiano per i colleghi del Tirolo Meridionale a causa degli alti costi che hanno dovuto sostenere.
Delega a favore di Rosa Bachlechner di Innsbruck da parte delle sorelle Emma e Argia Andreis per il prelievo di 7300 Corone dalla filiale Tiroler Vereinsbank Innsbruck da depositare alla Pretura.
asse al quale sono attaccate le due ruote del carro.
Le parti del carro sono ben descritte ed illustrate su Retrospettive (1990-3) - pag. 20.
La pronuncia si sente nell'audio del proverbio collegato.