Con "ciòc" si intende un grosso pezzo di tronco utilizzato per spaccare la legna, solitamente costituito dalla parte basale di un albero.
Lo stesso termine è utilizzato anche per indicare un pezzo di legno.
grande recipiente in legno utilizzato per pelare i maiali e per lavorare la carne al fine di realizzare insaccati: luganeghe e salami.
Panara viene usato ad esempio a Ciago, panèra a Ranzo e mésa a Vigo Cavedine.
Con questo significato mésa ha la esse dolce come in naso; mésa con la esse aspra assume invece il significato di "messa".
Non abbiamo trovato un corrispondente termine italiano.
S'intende che con il giorno di San Martino (11 novembre) si usa la scala per raccogliere le olive.
A proposito di olive in Valle dei Laghi consigliamo di visitare la
Al carro, carico di tre grandi botti, sono già aggiogati due cavalli pronti per partire per il viaggio Lavis-Vezzano. Davanti al carro Teresita Alberti di Vezzano col marito Armellini che aveva una grande cantina a Lavis e che riforniva Vezzano di vino e mosto.
Corda corda rossa, quanti soldi la me cósta! La me cósta en quarantan. Su le porte de Milàn, su le porte de Verona 'ndó che i bala, 'ndó che i sóna, 'ndó che i pesta l'erba bòna; l'erba bòna la fa finoĉ, Teresinela strucheghe l'oĉ.
Traduzione:
Corda corda rossa, quanti soldi mi costa! Mi costa un carantano (vecchia moneta). Sulle porte di Milano, sulle porta di Verona dove ballano, dove suonano, dove pestano l'erba buona; l'erba buona fa finocchio, Teresinella strizzagli l'occhio.
Oggi il muretto sulla destra non è più presente; al suo posto c'è un piccolo parcheggio.
La datazione è motivata dal fatto che sappiamo che la bambina ritratta è del 1941.
Olga Morandi con la figlia Maria Carla in braccio sono ferme a bordo strada circondate dalla neve. Ben visibili gli ippocastani che hanno dato il nome al luogo, un carro parcheggiato e la salita al doss poi trasformata in scalinata, una slitta appoggiata al deposito della legna.
Era frequente che le giovani andassero a servizio dalle famiglie benestanti. Qui vediamo Olga Morandi nella casa privata in cui è stata a servizio per ben 15 anni a Lavis (1927-1942).
Fulvio Garbari, veterinario di Vezzano, impegnato nel suo servizio da ufficiale nel periodo dell'occupazione italiana del Regno di Albania che ebbe luogo tra il 1939 e il 1943. In allegato anche un trafiletto di giornale che testimonia la sua promozione a capitano.
Tullio Morandi, emigrato in Argentina, manda questa sua foto ricordo a Casimiro Morandi di Vezzano scrivendo "Accettate questo ricordo in segno di affetto dal vostro cugino e nipote Tullio"
Sulla foto ricordo della visita a Vezzano dell'arcivescovo Carlo De Ferrari (1941-1962) si vede il parroco di Vezzano don Narciso Strada (1938-1957) e tra i fedeli è segnato con una x Franco Garbari .
Bones Emilio di Adriano, come indicato dalla scritta e dalla croce da lui stesso fatte a matita, è il primo del terzetto di giovani soldati dell'Impero austro-ungarico pronti per partire per quello che diventerà il primo conflitto mondiale.
Sul retro un accorato saluto ai suo cari, l'ultimo:
"Alla signora Giuseppina Morandi in Vezzano 24/919
Carrissima Sorela ti faccio sapere che oggi parto salutami il Miro [Casimiro] le to pope e che le prega per me tanti saluti al nono (?) ala Carolina alla papà e a te e i zii e dighe al zio carlo che me saluda el Richeto..."
Consultando poi la sua scheda sui caduti della prima guerra mondiale scopriamo che è nato a Vezzano il19/04/1892 e morto il 27/11/1914 a Grödek in Galizia nel reparto AU; 3° TKJ.
I soldati trentini , essendo di madre lingua italiana, erano visti con sospetto dall'esercito austriaco per cui vennero mandati in gran parte in Galizia e molti morirono lì.
Capitano del terzo reggimento in Galizia era