si usa per indicare una quantità minima; era una unità di misura di peso che corrispondeva ad 1/12 della libbra e si usava ad esempio per l'acquisto del seme-bachi (uova del baco da seta). Negli Stati Uniti, dove si usa ancora oggi, equivale a 28,35 grammi.
Usato come sostantivo, es.: "Vago a disnàr" "Preparo da disnàr".
Infinito del verbo disnàr che coniugato al presente fa: mi dìsno, ti té dìsni, élo él dìsna, noi disnàn, voi disnà, lóri i dìsna.
Pronome personale terza persona singolare maschile. Si usa per persone, animali e cose.
Se la parola che lo precede termina con vocale diventa <'l>.
"Él pòl" = "Lui può"
"L'è sta' élo" = "È stato lui"
"No 'l fago" = "Non lo faccio"
Articolo determinativo maschile singolare che traduce sia "il" che "lo". Con le parole inizianti per vocale come in italiano diventa <l'>, ma se termina con la vocale la parola precedente diventa <'l> . In dialetto si usa anche davanti ai nomi propri; es.: "L'Aldo él dròpa 'l baston" (Aldo usa il bastone).
Presente indicativo: mi g'ho, ti te g'hai, élo él g'ha/ éla la g'ha, noi gh'aven, voi gh'avé, lori i g'ha.
Da notare che la "gh'" perde l'acca se la parola successiva inizia con acca.
Se il verbo viene usato come ausiliare perde la gh'/g; avremo ad esempio "g'ho fam" e "ho fat" (ho fame - ho fatto).
Presente interrogativo: g'honte mi?, g'hat ti?, g'hal?/g'halo élo, g'hala éla?, gh'avente noi?, gh'avé voi?, g'hai lóri?
In senso figurato, quale femminile di "zzuc" significa zuccona, ma molto dipende dal contesto e dall'espressione con cui la parola viene usata.
Ad esempio:
"Che zzuca quel lì!" detto in tono dispregiativo significa "Che testa dura ha quello!",
ma "Che zzuca quel lì" detto in tono complimentoso significa "Che testa fina ha quello!".
In senso figurato indica uno zuccone, tardo a capire o testardo.
Il diminutivo "zzuchét" indica la zucchina ma in senso figurato anche una persona un po' lenta a capire le cose.
Al femminile diventa "zzuca" ed assume anche altri significati.
Sostantivo e aggettivo.
Oltre che col significato letterale di vecchio, "el mé vècio" sta ad indicare "mio padre" e così "la mé vècia" sta per "mia madre".
"Veciòt" e "veciòta" sono utilizzati non tanto per indicare la bassa statura ma per lo più per parlarne in modo dolce.