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Organizzazioni: enti, associazioni, aziende...
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Scuola elementare ai monti di Cavedine
Questa scheda provvisoria ha lo scopo di collegare tutte le schede che si riferiscono a questa scuola. Appena assunte le informazioni necessarie, attraverso le documentazioni che stiamo raccogliendo, verrà completata. Gli alunni sono poi stati trasferiti alla scuola di Pietramurata. -
Scuola dell'infanzia di Vigo Cavedine
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Scuola dell'infanzia di Cavedine
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Scuola elementare dei Masi di Vigo Cavedine
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Scuola elementare di Stravino
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Scuola elementare di Brusino
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Scuola Primaria di Vigo Cavedine
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Scuola Primaria di Cavedine
Quella che molti chiamano "Scuola elementare di Cavedine", come sta scritto sull'edificio che la ospita, in origine era denominata "Scuola popolare generale di Cavedine". Nel 1969/70, la Provincia l'ha trasformata in "Centro Scolastico di Cavedine", una scuola sperimentale a tempo pieno, come anche quelle di Vezzano e Terlago, che accolgono gli alunni delle scuole uniche pluriclasse vicine che vengono soppresse. Nel 2003 in seguito alla "riforma Moratti" assume il nome di "Scuola Primaria di Cavedine". -
Scuola Secondaria di Primo Grado di Cavedine
Già nell'anno scolastico 1961/62, in anticipo sugli obblighi di legge, inizia la sua attività, non obbligatoria, la "Scuola media unica in esperimento" di Cavedine con 47 iscritti alla prima classe, provenienti da tutta la Valle di Cavedine. Le famiglie potevano scegliere se far continuare gli studi, ai loro figli che avevano superato la quinta, presso la scuola elementare del loro paese o se mandarli alla scuola media. Da notare che già l'anno prima era stata avviata nella stessa sede la "Scuola secondaria Statale di Avviamento Commerciale" e che chi era stato promosso poteva continuare il percorso iniziato. Dal 1967 è intitolata al Cardinale Cristoforo Madruzzo. Nel 1997/98 viene aggregata alla scuola media di Vezzano della quale diventa succursale. Nel 2000/01 diventa la sede del neonato Istituto Comprensivo di Cavedine di cui fanno parte anche i plessi di scuola primaria della Valle di Cavedine: Calavino, Lasino, Cavedine e Vigo Cavedine. Nel 2006/07 entra a far parte dell'Istituto Comprensivo Valle dei Laghi, con sede a Vezzano, sorto dalla fusione dell'I. C. Cavedine e I. C. Vezzano. Nel 2016/17, da una nuova fusione con l'I. C. Dro nasce l’Istituto Comprensivo Valle dei Laghi - Dro, di cui questa scuola da allora fa parte. -
Associazione "La ginestra"
L'associazione La Ginestra è nata nel gennaio 1991 volta a dare al paese una serie di proposte stimolanti per l'aggregazione sociale. Molteplici le iniziative promosse: corsi di nuoto per ragazzi ed adulti di tutta la Valle prima a Trento e poi a San Lorenzo in Banale, corsi di ginnastica dolce per permettere alle signore del paese di mantenersi in forma ed avere dei momenti di incontro, ginnastica moderna per ragazzi, serate danzanti, gite culturali e ricreative per famiglie, collaborazione con altre associazioni in sagre e manifestazioni, attività estive per ragazzi e genitori. Il nome dell'associazione proviene da un gruppo già operante nel paese di Padergnone a cavallo fra le due guerre che si chiamava "a colore ginestra" e che aveva come scopo principale la realizzazione del monumento ai caduti. Per reperire i fondi necessari si impegnò in collette, rappresentazioni teatrali e forme di lotterie, mobilitando l'intera comunità padergnonese. --- Bibliografia: pag. 63 -
Corpo bandistico del Borgo di Vezzano
Uno statuto manoscritto documenta l'esistenza del sodalizio già nel 1892, come Banda sociale del Borgo, dal titolo onorifico che nel 1527 il vescovo Bernardo Clesio donò all'antica villa di Vezzano. Si ha notizia di un concerto tenuto nel 1894 in occasione di San Valentino e degli onori resi all'Imperatore Francesco Giuseppe di passaggio in Valle dei Laghi. Null'altro è documentato fino al 1931, quando Celestino Bressan raduna un gruppo di appassionati al Caffé alla Posta e si apre un libro delle offerte per l'acquisto degli strumenti musicali. A luglio dello stesso anno la banda di Villa Banale dona sedici berretti e sedici strumenti, ai quali si aggiungono poco dopo sei clarinetti e una batteria. Si affittano due locali in via Nanghel, 34, dove Guido Pardi apre una scuola di musica e istruisce gli allievi fino al debutto della prima domenica di ottobre, con il concerto nella piazza centrale di Vezzano. L'avventura continua! La seconda Guerra mondiale rallenta ma non ferma l'attività della banda, che prosegue ininterrotta fino al 1985: la pausa di riflessione di quell'anno sfocia in una ripresa entusiasta, che vedrà fra l'altro la banda accompagnata per svariati anni da un gruppo femminile di twirling. Nel frattempo la presidenza Bassetti ha promosso l'apertura di un corso allievi alla scuola media - in appoggio ai corsi gestiti dalla Federazione – utilizzando gli strumenti donati dalla disciolta banda di Terlago. Il Corpo bandistico festeggia grandiosamente il centenario nel 1992 e nel 1998 approva il nuovo Statuto, tuttora in vigore. La compagine attuale, in media giovanissima, è un gradevole complemento alla storia ultracentenaria dell'associazione: a dimostrazione di come la passione per la musica non abbia età, il suonatore più anziano e quello più giovane hanno circa settant'anni di differenza. Il Corpo Bandistico è stato diretto dal 1987 al 2019 dal Maestro Bruno Gentilini. Attualmente collabora con le realtà bandistiche della Valle dei Laghi in una prospettiva di sviluppo di relazioni positive per il prosieguo dell'attività bandistica. [dalla pagina facebook della banda] I maestri della banda che si sono succeduti sono: Guido Pardi (1931-45), Patelli (1945-56), Carlo Chiusole (1956-86), Armando Ghedini e Carlo Patton (per alcuni mesi), Bruno Gentilini (1987-2019), Gianluigi Favalli. Sono stati presidenti della banda: Ilario Garbari, Mario Chiusole, Angelo Bassetti, Alessandro Chemotti, Silvia Cozzini. -
Comitato Palio delle sette frazioni
Il "Comitato Palio delle sette frazioni", formato dai rappresentanti delle sette Pro Loco del Comune di Vezzano e da un rappresentante dell'Amministrazione comunale, è stato attivo con modalità diverse dal 1992 al 2004 organizzando dodici edizioni della manifestazione itinerante nelle sette frazioni denominata "Palio delle 7 frazioni", avente come suo fulcro gare a cavallo in costumi d'epoca con al seguito dei cavalieri le delegazioni in costumi medievali di tutte le sette frazioni. Nel 1992 le 7 Pro Loco, su sollecitazione dell'Assessore comunale Riccardo Garbari, hanno organizzato il primo Palio in occasione dei festeggiamenti per il 50° di fondazione della Banda del Borgo di Vezzano. Visto il successo dell'iniziativa nel 1993 hanno costituito ufficialmente il "Comitato Palio delle sette frazioni", con sede nella sala consiliare del municipio di Vezzano, organizzando ogni anno il Palio in una frazione diversa a supporto della Pro Loco ospitante. Per i primi tre anni è stata la Pro Loco ospitante a finanziare la manifestazione, poi anche il Comitato ha iniziato ad avere un bilancio proprio con cui occuparsi di una parte delle spese. Nel 2004 il Palio è stato sospeso ma è stato comunque stampato il fascicolo ricordo della XII edizione. Poi il Comitato si è sciolto lasciando al Comune di Vezzano i suoi beni. -
Schützenkompanie "Major Enrico Tonelli" Vezzano
L'imperatore del Sacro Romano Impero Germanico, Massimiliano I d'Asburgo nel 1511 conferma la decisione resa dalla dieta tirolese: in caso di aggressione al paese sarebbe stata attivata una forza territoriale difensiva, a base volontaria, operante esclusivamente all'interno dei confini del paese. Col passare del tempo nei vari territori fu scelto un luogo chiamato Bersaglio dove i volontari si allenavano al tiro La presenza di una Compagnia degli Schützen a Vezzano con un proprio Casino di Bersaglio è documentata fin dal 1703. Scomparsa con la fine della Grande Guerra è stata ricostituita nel 1986 allo scopo di portare avanti i valori della fede, della libertà, della giustizia e della pace. -
Banda Sociale di Cavedine
L'atto di fondazione della Bandina Sociale di Cavedine risale all'11 giugno 1892, dato ricavato non già dal documento ufficiale, purtroppo mancante, ma dalla ricostruzione effettuata a partire da fonti scritte successive. La creazione di un'associazione culturale-ricreativa di questo tipo richiese un notevole sforzo finanziario del quale si fece carico l'intera comunità. Nei suoi primi anni di attività la bandina di Cavedine, partecipò attivamente alla vita della comunità accompagnando con la sua musica sagre paesane, processioni religiose e civili e anche concerti per privati benestanti. Di quel periodo è la partecipazione della banda al "Giubileo Hoferiano" tenutosi ad Innsbruck il 28-30 agosto del 1909, la prima delle grandi uscite che l'associazione avrebbe svolto nella sua storia ultracentenaria. Durante il corso del primo conflitto mondiale l'attività associazionistica della banda venne forzatamente interrotta, per riprendere con gradualità negli anni del dopoguerra. I problemi politico-economici legati al periodo post-bellico e soprattutto l'emigrazione di massa ridimensionarono l'attività del sodalizio; nonostante tutto fu proprio in quegli anni di crisi che l'associazione perse la primitiva denominazione di "bandina" a favore dell'ancor oggi in uso "Banda Sociale di Cavedine". Le prove, concentrate durante il periodo di stasi agricola, rinnovavano di anno in anno il repertorio costituito prevalentemente da marcette ed inni patriottici, non facendosi mancare, talvolta, l'impegno della musica operistica. Oltre all'aspetto musicale, va sottolineato anche quello inerente l'immagine: nel corso della sua storia la banda vide l'alternarsi di ben cinque divise. Le prime avevano il cappello piumato, ispirato alla tradizione austriaco-tirolese (ricordiamo che fino alla fine della Prima Guerra Mondiale il Trentino-Alto Adige faceva parte dell'impero austro-ungarico). Con l'avvento degli anni sessanta la fase di stanca dell'associazione sembrò riflettersi anche sulla divisa, che per oltre un decennio si limitò al solo berretto. Negli anni '70-80 si ritornò alla divisa completa, di taglio diverso e distante dal modello originale. La divisa attuale è stata rinnovata in occasione del centenario di fondazione e volutamente richiama molti aspetti della tenuta originaria, a testimonianza della propria lunga storia (si vedano le varie fotografie correlate). FONTE: tesi di laurea, La banda: ieri e oggi, relatore: prof.ssa Rossana Dalmonte, correlatore: dott. Marco Uvietta, laureando: Daniele Gober, Università degli Studi di Trento, Facoltà di lettere e filosofia, Corso di laurea in Scienze dei Beni culturali, a. acc. 2004-05. Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da importanti cambiamenti in seno al direttivo e da un progressivo e costante miglioramento della qualità e dell'esecuzione di un rinnovato repertorio; l'aspetto musicale è stato affidato dal 2014 al giovane maestro Roberto Garniga, mentre dal 2019 la presidente è Barbara Travaglia, la prima donna nella storia dell’associazione a ricoprire questo ruolo. Oggi la Banda Sociale di Cavedine può vantare un organico numeroso e di qualità, un rinnovato parco strumenti e un vasto repertorio che spazia dai brani originali per banda alle moderne colonne sonore ed ai pezzi classici, senza dimenticare le tradizionali marce da sfilata. Merito dei responsabili della Banda è anche quello di aver saputo valorizzare le leve giovanili, organizzando corsi di formazione musicale in collaborazione con la Scuola Musicale Alto Garda, consci del fatto che la banda svolga un ruolo di educazione ma anche un momento di amicizia e di ritrovo. -
Associazione Culturale Santa Massenza piccola Nizza de Trent
L’associazione culturale “S. Massenza, piccola Nizza de Trent”, è nata nel 2005 da un gruppo di persone residenti nella Frazione di Santa Massenza allo scopo di studiare e diffondere grazie alla ricerca le ragioni storico - culturali e gli eventi che hanno contribuito a creare le particolarità del paese di Santa Massenza. Con il materiale raccolto e le testimonianze nel 2006 in collaborazione con: l’assessorato alla cultura della Provincia Autonoma di Trento, il Comune di Vezzano, l’Enel, i Distillatori e la Pro-loco di S. Massenza, La Cassa Rurale della Valle dei Laghi e singoli cittadini , è stata realizzata una mostra permanente intitolata Santa Massenza " UN VIAGGIO TRA TURBINE E ALAMBICCHI". Un Viaggio tra le specificità di Santa Massenza. Fatte di contrasti e amenità. Per capire il perché dei mastodontici impianti idroelettrici e come il Trentino e la gente del posto ha risposto alle esigenze energetiche del dopoguerra. Nel 2007 è stata realizzata la mostra permanete "Olivi Estremi" - foto storiche e documenti riferiti alla presenza dell’olivo e del suo prodotto in valle dei Laghi. Limite settentrionale massimo storico per la produzione dell'olio extravergine di oliva. Nel 2008 in collaborazione con realtà istituzionali e private ha dato il via alla Manifestazione evento "La notte degli alambicchi accesi", ora riconosciuta manifestazione di rilevanza Regionale. Il nome dell'associazione "La Piccola Nizza de Trent" Nei racconti appassionati degli anziani emerge tutta la poesia dei ricordi del paese di Santa Massenza affacciato sulla sponda del lago: la mitezza del clima, il porticciolo per le barche, i bagni nel lago, la pesca del luccio, il grande palazzo-albergo del Principe vescovo, le antiche distillerie, il vino santo, la coltivazione del broccolo e tanto altro ancora. Tutto questo faceva di S. Massenza la “Piccola Nizza”, decantata dal poeta Trentino degli anni 30 Pranzelores. Nel secondo dopoguerra “l’epopea idroelettrica” muta le sorti dell’Italia e del borgo con i suoi abitanti sotto vari punti di vista. La nuova centrale, territorialmente strategica nel sistema energetico del Paese, muta i destini di Santa Massenza portando lavoro tanto prezioso nel difficile contesto del dopoguerra ma anche segnando profondamente la locale realtà territoriale. Da quel momento il perenne moto delle turbine fa da sfondo all’impegno che gli abitanti dedicano alla valorizzazione dell’arte dei loro antenati, dando una connotazione particolare alla lavorazione dell’uva. Questa lavorazione farà di questo luogo un episodio prezioso ed unico nel panorama della vitivinicoltura nazionale: “Il Paese della Grappa e del Vino Santo”. -
Centro Studi Judicaria
Il Centro Studi Judicaria nasce nel 1982 per iniziativa dei Consorzi dei Comuni B.I.M. Sarca-Mincio-Garda di Tione e Chiese di Condino e svolge la sua attività su un vasto territorio che comprende i trentotto comuni delle Valli Giudicarie, la Valle dei Laghi, l’Alto Garda e Ledro. Judicaria raccoglie, salvaguarda, valorizza gli elementi e l’insieme degli aspetti sociali ed umani che rappresentano la storia delle Giudicarie attraverso pubblicazioni, mostre, convegni, premi letterari, corsi di aggiornamento per insegnanti, interventi nelle scuole. -
Associazione culturale La roda
Il Gruppo culturale “La roda” è nato nel 1991 in occasione del 40° anniversario di ricostruzione del Comune di Padergnone allo scopo di realizzare una pubblicazione su storia, tradizioni e tessuto sociale nei suoi multiformi aspetti di questo paese-comune. In una delle pergamene esaminate, datata 11 dicembre 1612, i ricercatori hanno trovato che “li maggiori siano in perpetuo elletti Drio La Roda” cioè a turno, di qui il nome del gruppo e la decisione di svolgere a turno il ruolo di responsabile dell'associazione stessa. Dopo la pubblicazione di questo libro, il gruppo si è sempre occupato della redazione del notiziario comunale ed ha curato altre pubblicazioni sia per il Comune che per le associazioni del paese con le quali collabora anche nell'organizzazione di particolari ricorrenze. --- Bibliografia: pag. 18 -
Associazione Culturale Retrospettive
Retrospettive è nata nel 1985 a Vigo Cavedine grazie ad un gruppo di persone amanti del loro territorio e della ricerca storica. Dal 1988 pubblica il semestrale culturale che viene distribuito a tutte le famiglie della Valle di Cavedine: "Retrospettive Periodico culturale della Valle di Cavedine". Dal 2005 è diventato "Retrospettive Periodico culturale della Valle dei Laghi" avvalendosi anche del contributo editoriale degli altri gruppi culturali della Valle e viene distribuito a tutte le famiglie della Valle dei Laghi. La rivista "Retrospettive" è consultabile anche qui: -
Ecomuseo della Valle dei Laghi
L'Ecomuseo Valle dei Laghi ha fatto i primi passi nel 2012, è stato ufficialmente costituito con atto notarile firmato il 26 gennaio 2015 dal Presidente della Comunità di Valle e dai Sindaci dei 6 comuni della Valle dei Laghi (Terlago, Vezzano, Padergnone, Calavino, Lasino e Cavedine), è stato riconosciuto dalla PAT con determina del 30 maggio 2016. Fra i molti progetti attivati, nel gennaio 2020 ha dato il via a questo "Archivio della Memoria della Valle dei Laghi" offrendo visibilità sia ai materiali prodotti e raccolti direttamente da Ecomuseo sia a quelli messi a disposizione da enti, associazioni e privati. -
Gruppo Culturale Nereo Cesare Garbari del Distretto di Vezzano
Si trovano qui le foto, scansionate e restituite ai legittimi proprietari, dal Gruppo Culturale Nereo Cesare Garbari del Distretto di Vezzano in molti anni di attività di ricerca sulla storia locale; è attivo infatti fin dal 1986, così come le pubblicazioni edite e/o curate dal gruppo.