Fascicolo formato a4 con rilegatura a spirale contenente fotocopie di diversa provenienza riguardante i due fratelli Giuseppe e Roberto Zanella. Sono per lo più poesie terminanti con autore, luogo e data che narrano della loro esperienza di emigrazione e della vita quotidiana del tempo.
Nella predisposizione del pdf abbiamo eliminato le poesie doppie, la raccolta di Roberto Zanella già pubblicata a parte e le abbiamo riordinate in base alla data.
Sono conservate dalla famiglia due copie della “Raccolta di poesie innedite dell’esimio professore Roberto Zanella” , come ironicamente titola il suo lavoro l’autore.
Sono scritte in dialetto, a macchina, utilizzando la carta carbone per la seconda copia. La copertina è costituita da un cartoncino leggero, con la scritta “Arcadia Wedding Plate”, decorato a colori, riportante uno stemma dorato in rilievo applicato sul davanti (diverso per le due copie) e un cartoncino pesante sul retro. Le pagine sono unite tra loro con la colla e un largo nastro telato chiude la rilegatura. Le pagine hanno il formato 20,5 x 25,5 cm. Sulla prima pagina è disegnato il monogramma MO ed è impresso un timbro in rilievo riportante “EDELWEISS CLUB ARTE E PROGRESSO - MT CARMEL . PA . INCORPORATED APRIL 29.1914 - ORGANIZED AUG.18.1918” con una stella alpina al centro. Sulla seconda pagina c’è l’indice, un adesivo con un mazzolino di fiori e lo stesso timbro della prima pagina. Seguono 11 poesie, tutte riportanti data e luogo, scritte tra il 1917 e il 1924 a Covelo (Trento) e a Mount Carmel Pa. (Pennsylvania).
La seconda copia è più deteriorata e manca delle prime due pagine, mentre la prima copia è abbastanza ben conservata ma manca della seconda poesia (pag. 3-4). Qui si riporta la prima copia integrata con le due pagine mancanti prese dalla seconda copia.
Memoria funebre a ricordo di Casari Filippo, profugo a Vezzano dove è morto all'età di 86 anni il 29 ottobre 1918. Il cartoncino fronte/retro misura 6,5x11 cm e sul davanti riporta riporta un immagine del Cristo di M.v.F. - GFCK (ges. f. christl. kunst, M - Società per l'arte cristiana) con una citazioen da Isaia.
Patente 10x22 , intestata a Raimondo Miori, è stata rinnovata il 28 febbraio 1961 e ha il classico aspetto del libretto rosa usato in quegli anni. All’interno, riporta l’abilitazione alle categorie B, C, D ed E – pubblica, con spazi per i rinnovi su cui sono visibili francobolli (marche da bollo) e timbri ufficiali a conferma della validità nel tempo.
Curiosamente, questa patente sostituisce una precedente, la n. 402, rilasciata dalla Prefettura di Trento il 5 marzo 1925, rendendola un documento storico di straordinaria memoria.
La lettera, col titolo "Il buon cuore dei nostri soldati", è riportata nella rubrica "Lettere dal campo" su "Il Trentino" del 7 aprile 1915. Non indica il luogo dove fosse questo campo.
Federico Zuccatti è nato a Ciago (Trento) nel 1884, lì si è sposato nel 1920 ed è morto nel 1962.
Sua sorella Teresa aveva sposato Augusto Bressan di Sarche ed al tempo di questa lettera aveva 8 figli.
Trascrizione:
Zuccatti Federico da Ciago, riservista scrive dal campo ai suoi nipoti la seguente lettera:
Dal campo, 10 marzo.
Miei cari nipoti.
Io sto bene e così spero e desidero di voi tutti, anche della nonna, babbo e mamma. Avevo sempre intenzione di mandarvi un regaletto, che acquistai in dono il giorno del S. Natale, consistente in dolci, cioccolata e un poco di tè e zucchero, ma non ho mai avuto la comodità.
Il giorno 2 febbraio ci siamo fermati in un paese, abbiamo lasciato i nostri carri al piano e i cavalli abbiamo dovuto condurli in una stalla un quarto d'ora in su per la montagna, dov'erano stalle per metterli al caldo e al coperto. Nel ritornare trovai una povera donna bastonata e maltrattata dai russi, in uno stato compassionevole, madre di 6 teneri bambini, che non aveva niente, i russi le avevano rubato tutto e suo marito piangendo ci supplicava di aiutarla. Allora io corsi al mio carro presi il pacchetto, presi fuori il tè e lo zucchero, cioccolata e acquavite di quella che mi spedì la mamma e corsi in aiuto alla povera donna. Al più presto possibile feci il tè, glielo diedi da bere, poi le diedi un po' d'acquavita e cioccolata e contento vidi che appena preso il tutto stava meglio. Questa povera donna era stata nell'America del Sud e parlava bene lo spagnuolo e allora mi ringraziò del tutto e discorremmo un buon quarto d'ora, poscia la lasciai. Il giorno dopo andai di nuovo a trovarla e stava ancora meglio; il terzo giorno potè levarsi con comodità e volle venire a ringraziare il mio comandante e raccontargli tutto. Allora anche lui alla presenza di tutti i miei compagni mi ringraziò di questo atto caritatevole e mi donò subito una bottiglia di acquavita e mi disse: Tu da oggi innanzi sarai il cocchiere della mia carrozza; ed io gli dissi: Lo ringrazio, signor tenente, ma per questo non merito tanto; e lui di nuovo: Questo atto generoso deve essere ricompensato e tu sarai il mio cocchiere.
In questa maniera io andai molto meglio di prima: avevo due cavalli grandi e cattivi e avevo sempre lavoro e adesso invece ne ho due che sono come pecore e lavoro molto poco. E così anche voi, miei cari nipoti, siate buoni che certo sarete ricompensati.
Addio, miei cari nipoti, vostro zio
Zuccatti Federico.
Da questo fascicolo sono stati estrapolati questi tre documenti che raccontano la difficoltà per i malghesi di Ranzo di affrontare le spese a loro carico per la sopraggiunta grave crisi del mercato agricolo e la loro operosità nel cercare di far fronte con la loro mano d'opera alle carenze finanziarie.
Alla fine, "Atteso che la frazione di Ranzo è situata in alta montagna, priva di comunicazioni e di possibilità di vita; abitata da popolazione poverissima e prolifica, con casi di assoluta miseria, e con la necessità di un aiuto da parte del Comune e degli Enti Pubblici", il comune delibera di "ridurre il canone d'affitto della Malga di Ranzo (Bael e Gazza) per gli anni 1933 e 1934".
Questo documento attesta la presenza di tre malghe nel comune di Vezzano: quelle di Bael e Monte Gazza monticate e quella di Ciago non monticata nel 1951.
Nel documento il sindaco del Comune di Vezzano indice una gare d’appalto per la manutenzione della strada di Gazza durante la stagione di fienagione del 1971. Nel documento vengono specificati la modalità e i lavori da svolgere.
La giunta provinciale del Tirolo stabilisce come devono essere suddivise le spese di manutenzione della strada di Gazza fra i comuni di: Ciago, Covelo, Fraveggio - S. Massenza e Lon.
L’ispettorato forestale scrive al Comune di Vezzano che, a causa di una gare di motocross per cui sarebbe stato necessario un divieto, la strada appena aperta del Monte gazza è stata danneggiata ed è indispensabile ripararla prima delle piogge.
La Giunta Comunale di Vezzano assegna al Corpo Bandistico del Borgo di Vezzano la sala con i servizi ed i vani accessori, con essa comunicanti, sita al secondo piano del palazzo di proprietà del Comune, appena ristrutturato ed adibito a biblioteca, corrispondente alla p.ed. 39 in C.C. Vezzano [in piazza San Valentino n. 3].
Su questo verbale di deliberazione n. 47 del 2000 sono indicate le condizioni del comodato d'uso.
Prima di allora la banda aveva la sua sede in Piazza Perli 2.
Il Corpo bandistico "Italo Conci", in collaborazione con la Pro Loco ed il gruppo Twirling di Arco, riprende il corso di ginnastica sportiva, per due ore settimanali durante tutto l'anno scolastico, rivolto alle bambine dai 4 anni fino alle ragazze delle scuole medie, suddividendole per gruppi.
Nel documento il podestà del comune di Vezzano avvisa la popolazione interessata riguardo alle indicazioni per la monticatura dell’estate 1934. Sono riportati il numero di capi che la malga di Ranzo può ospitare, il personale che amministrerà gli animali e il prezzo per ogni capo.
Il podestà di Vezzano richiede alla sezione provinciale dell'alimentazione di Trento di fornire agli operai che si recheranno alla Malga di Ranzo per la fienagione delle maggiori quantità di riso e polenta. Senza queste razioni supplementari la Malga si troverebbe in difficoltà, poiché gli operai non avrebbero abbastanza cibo per supportare il lungo e faticoso lavoro.
Il documento è una copia dello statuto dell’unione dei contadini di Ciago, in cui vengono stabiliti l’organizzazione del consorzio, diritti e doveri dei soci.
La fotocopia dello statuto conservata dal Corpo Bandistico del Borgo di Vezzano proviene dall'Archivio di Stato di Trento.
Risulta essere il documento più antico che riguarda l'esperienza bandistica a Vezzano.
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Trascrizione:
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Statutto Sociale
I Nome e scopo della Società!
1. La società si denomina “Banda Sociale del Borgo di Vezzano” ed ha lo scopo di coltivare e difondere l'amore per l'arte musicale faciendola apprendere specialmente ai soci ativi mediante teorica istruzione accompagnata da sistematici esercizi da procurare a se ed agli uditori con private e pubbiche produzioni grati divertimenti e passatempi.
II Sede e Direzione della Società
2. La Società ha la sua sede in Vezzano ed è diretta e rapresentata da un Preside- e da un Vice Preside, da due consiglieri ed un cassiere, che dovranop restarsi gratuitamente.
3. L'elezione della presidenza e del cassiere é annuale. La prima potrà essere eletta fra i soci contribuenti ed onorari il secondo all'incontro dovrà venire scelto fra i soci attivi. A quest'ultimo incombe l'obbligo di incassare i denari esigibili di saldare i conti assegnati dal Presidente di tenere ad ispezione di tutti i soci il libro cassa e di renderne conto a richiesta del presidente.
4. Gli Eletti in carica potrano rinunciare al loro posto entro 15 giorni dalla loro nomina, trascorso il quale termine dovranno pagare a favore della società una tassa di f 10, qualora la loro rinuncia non sia basata su motivi giusti e plausibili, e come tali riconosciuti dalla magioranza dei soci. In questo caso si passerà tosto a nominare altri individui.
5. Il presidente convoca le sessioni ogni qualvolta lo crederà necessario, le presiede, destina ogni volta l'ordine del giorno rapresenta l'intiera società in confronto dei terzi e quallora fosse impedito ne fa le sue veci il Vice Preside colle medesime atribuzioni.
III Adunanze generali e della Direzione.
6. La presidenza stabilisce le ore per le lezioni, e per le prove compila d'acordo col maestro il programa per gli inviti e pei divertimenti ogni qual volta che la società deve prodursi publicamente o privatamente e definisce inapelabilmente le questioni che avessero ad insorgere fra i soci in affari sociali o statuttari.
7. Sono tenuti a prendere parti alle sessioni generali tutti i soci attivi e gli eventuali soci onorari e contribuenti membri della direzione essendo ad essi riservato il diritto di voto, mentre gli altri soci onorari e contribuenti possono bensì prender parte alle sessioni ma non hanno diritto di voto e possono solo far proposte.
8. Onde i conchiusi delle presidenza sieno validi occore la presenza di almeno di due terzi dei suoi membri e la maggioranza assoluta di voti. Del pari onde i conchiusi dell'intiera società sieno validi è necessaria la presenza di almeno due terzi di soci aventi dirito a voto e verrano presi a maggioranza assoluta di voti. A parita di voti decide il pressidente. La nomina della direzione ed il cambiamento dello statutto sono esclusivamente riservate alle adunanze generali.
IV Dei Soci.
9. L’intiera società si compone di soci attivi, contribuenti ed onorari. I primi sono quelli che suonano nella società un istrumento e che sottostanno agli obblighi contemplati dal presente statutto, gli altri sono quelli che pagano mensilmente od annualmente a favore della cassa dei soci ativi un importo fisso.
V Obblighi dei Soci.
10. Ogni socio è tenuto al pagamento della tassa mensile il quale pagamento sarà da effetuarsi al cassiere entro il termine prescritto cioé di mese in mese.
Detta tassa sarà per ogni socio eguale ed il preciso amontare della stessa sarà stabilito da aposita sessione. Il socio contribuehte potrà ofrire quello che vuole ma non meno di soldi 30 al mese.
11. Se per ulterriori spese sarà necessaria una tassa supplettoria questa verrà stabilita dopo sentita la società.
12. È dovere di ogni socio l'intervenire con diligenza ed amore alle lezioni ed alle prove come pure con prontezza ad ogni e qualunque invito fatto dalla presidenza ed ogni socio dovrà pagare a favore della società soldi 20 per ogni mancanza non giustificata come tale riconosciuta dalla presidenza.
13. Le mancanze non giustificate non possono oltrepassare il N° di 10.
14. Chi sorpassa questo numero sarà per regola espulso dalla società e questa disposizione potrà essere revocata dietro preghiera dell'escluso da una speciale delibera dei soci.
15. Quando un socio sia per motivi plausibile che non plausibile abbia ad uscire o venga scacciato dalla società dovrà lasciare l'istrumento ad essa e non potrà vantare nessuna pretesa o restituzione di tasse od altro che avesse pagato per qualunque titolo durante il tempo che rimase nella società e solo nel primo caso avrà il dirito di venir riamesso nella società quallora questa uscita prima del respiro dei 3 anni dal giorno della sua uscita coi medesimi diritti che aveva prima colla diferenza che dovrà acettare quell'istrumento che gli verrà assegnato dal maestro.
16. Tanto nella societtà come anche tra i singoli soci dovrà regnare una perfetta concordia e rispetto e così anche i divisamenti presi in comune dovransi passare sotto silenzio senza che vengano palesati fuori della società.
17. Ogni singolo socio dovrà acettare e suonare l'istrunento che dal maestro gli verrà assegnato dal maestro a meno che tale istrumento non sia di danno alla salute.
18. Un socio novello che come tele volesse entrare nella società verrà acetato dopo interpellata l'intiera società e col consenso di essa. A tal scopo dovrà comperare a proprie sue spese quell'istrumento che gli sarà indicato dal maestro quall'ora non ne tenesse a disposizione la società nel qual caso dovrà rifonderle il prezzo di costo o quanto dalla stessa verrà stabilito.
Del resto dovrà tenersi al presente statutto ed al caso portato dal punto 15.
19. È' assolutamente proibito l'intervento sia dell'intiera società o di una parte di essa per dare privati concerti ad altri senza il permesso della presidenza alla quale devesi prestare cieca e volonterosa obbedienza.
20. Nessun socio potrà essere scusato di non intervenire alle lezioni, inviti o divertimenti senza l'espresso consenso della presidenza, e non corrispondendo alle ingiunzioni di questa sarà ad ecezione di impedimenti insormontabili allontanato dalla società e condannato a seconda dei casi ad una multa da uno fino a fiorini 10 dieci.
VI Sciolimento della Società.
21. Per lo sciolimento della società occore la presenza di almeno due terzi dei soci aventi dirito di voto con maggioranza assoluta di voti.
VII Patrimonio Sociale.
22. Siccome la compera degli istrumenti è fatta a nome della società così in caso di scioglimento di questa essi resteranno di esclusiva società dei soci, verso congualio fra i soci del valore di costo dei rispetivi istrumenti. -
23. L'eventuale avanzo cassa ed ogni altro oggetto che vi fosse all'epoca dello sciolimento della società verrano consegnati al Municipio di Vezzano che investirà i denari a mutuo e conserverà gli altri oggetti colla disposizione di trattenere denari od oggetti per l'epoca di quattro anni dal giorno dello sciglimento e nel caso in questo frattempo avesse a sostituirsi una nuova società musicale denari ed oggetti verrano consegnati alla stessa, nel caso contrario denari e ricavato dagli oggetti verà devoluto alla congregazione di carità di Vezzano.
Vezzano 20 Novembre 1892
D.r. A Conci Marcellino Andreis
Carlo Zeni
Giuseppe Zanini
Tonelli Valentino
Vengono fatte al presente statuto le seguenti retificazioni.
All'articolo 6 dello Statuto viene sostituito il seguente.
La Direzione sociale stabilisce le ore per le lezioni e per le prove compila d'accordo col maestro il programa per gli inviti e pei divertimenti ogni qual volta la società deve prodursi privatamente o pubblicamente.
All'articolo 11 dello Statuto viene sostituito il presente.
Nel caso si rendesse necessaria la imposizione di una tasa supplettoria dei soci la stessa non potrà essere stabilita che dalla intiera società appositamente convocata in generale sessione mediante conchiuso da prendersi dalla stessa secondo le norme del superiore articolo 8.
Dopo la rubrica V si intende inserita nello statuto la seguente rubrica.
VI Modo di definire le controverrie nascenti da rapporti sociali.
21. Ogni controversia nascente da rapporti sociali viene definita mediante decisione inapelabile che dovrà essere emanata dalla Direzione sociale mediante uno valido conchiuso a senso del superiore articolo 8.
Contro la decisione della Direzione che dovrà ritornarci per inappellabile non ha luogo reclamo di sorta.
Conseguentemente a ciò le rubriche VI e VII dello Statuto diventano rubriche VII ed VIII ed i relativi articoli 21 , 22, 23, articoli 22, 23 e 24.
Vezzano 15 Dicembre 1892.
D r Angelo Conci
Marcellino Andreis
Carlo Zeni
Giuseppe Zanini
Valentino Tonelli
Visto
Trento 19 Dicembre 1892
L' I. R. Consiliere aulico
Giacomelli.
Nel documento la prefettura di Trento comunica al podestà di Vezzano che, in contrapposizione alla delibera del 16 dicembre 1930 del comune di Vezzano, non è possibile mettere deliberatamente in affitto i beni che normalmente erano a disposizione della popolazione (previo il versamento di una tassa). La prefettura perciò indica di redigere un regolamento d’uso di questi beni e di stabilire una tassa, invece che un canone d’affitto.
In data 24 luglio 1945 il Comune di Vezzano autorizzò la società di Malga Ranzo a vendere all’asta l’erba del prato in seguito alla siccità che quell’anno aveva impedito la regolare durata dell’alpeggio. La società tuttavia era tenuta a contribuire con 2000 lire alla manutenzione per la strada di Ranzo.
Nel documento, datato 22 ottobre 1945, Luigi Margoni, presidente della Malga Ranzo, chiede al Comune di Vezzano di diminuire la quota dell’affitto della malga per quell’anno. La necessità di questa richiesta nacque dalla siccità che quell’estate aveva accorciato notevolmente la stagione dell’alpeggio, diminuendo quindi il guadagno della società di Malga Ranzo.
È qui parzialmente riprodotto il contenuto del fascicolo "Enal - Casa pompieri - Musica" con documenti che riguardano l'idea di costruire un edificio per ospitare la sede di queste tre realtà, progetto che non è poi andato in porto, ma che racconta in parte quanto è stato fatto per portare avanti questa idea.
L'Ente Nazionale Assistenza Lavoratori era un ente pubblico, creato nel 1925 per offrire servizi e iniziative ai lavoratori e soppresso poi nel 1978, che aveva una sede periferica anche a Vezzano, costituita da Circolo Ricreativo Aziendale dei Lavoratori, guidato da Celestino Bressan.
Contenuto:
1. alcune tavole grafiche del progetto del nuovo edificio presentato il 13 ottobre 1949;
2. verbale dei deliberazione del Consiglio Comunale di Vezzano dell'1 aprile 1951 avente per oggetto: "Approvazione progetto lavori Sedi: Magazzino Circolo E.N.A.L.";
3. richiesta di contributo da parte del Comune di Vezzano alla Direzione Generale E.N.A.L. di Roma di data 1 marzo 1951;
4. richiesta di legname da parte del "Comitato promotore costruzione sedi: E.N.A.L. - Scuola di musica - e magazzino Vigili del fuoco" al "Comune di Vezzano Borgata" di data 15 ottobre 1949;
5. dichiarazione del "Comitato promotore costruzione sedi: E.N.A.L. - Scuola di musica - e magazzino Vigili del fuoco" al "Comune di Vezzano Borgata" di data 15 ottobre 1949 attestante che il nuovo edificio sarà di proprietà del comune;
6. richiesta del "Comitato promotore costruzione sedi: E.N.A.L. - Scuola di musica - e magazzino Vigili del fuoco" al "Comune di Vezzano Borgata" di data 15 ottobre 1949 al fine di ottenere il terreno all'angolo sud di piazza Santa Maria;
7. parere favorevole al progetto da parte del Genio Civile di Trento in data 9 aprile 1951;
8. richiesta di chiarimenti da parte della sede centrale di E.N.A.L. a quella periferica di Vezzano di data 8 maggio 1951;
9. rassicurazione da parte della sede locale a quella generale di E.N.A.L. che l'edificio sarà dato all'associazione in uso gratuito a temopo indetermianto, in data 16 maggio 1951;
10 . domanda di contributo alla Giunta Regionale di data 3 agosto 1951.
Il documento mostra la carta intestata ed il timbro della banda di Vezzano, al tempo denominata "Italo Conci". È una dichiarazione con la quale il presidente del Gruppo Bandistico, Celestino Bressan, attesta di avere ricevuto dal Comune un elenco di mobili.
Essi erano per lo più stati usati dalla Pretura di Vezzano che fu soppressa ai sensi del R.D. 23 aprile 1931.