Maria nel raccontare alla figlia il freddo che fa e la pazienza che ci vuole nell'attesa che l'inverno passi scrive: "Il proverbio dice che l'inverno non lo hanno mai mangiato i lupi".
Non manca una importante raccomandazione: "Fatevi anche voi un po' di compagnia e vogliatevi bene, che non abbiamo altro noi, che volerci bene tutti."
La sua fede comprende ogni momento della vita; parlando delle nipoti scrive: " Pregherò lo S. Santo che le illumini e che sieno diligenti nei loro compiti, perché mi parevano un po' svogliate nel farli."
Racconta di aver ricevuto soldi dalla figlia e dal nipote emigrati in Svizzera ed avere così la possibilità di pagare "da bere quello che vi piace" sottolineando che "È proprio vero che, mentre noi dormiamo, la Providenza veglia, se in Lei si confida: Intendiamo bene: Non mica per questo stare con le mani in mano, quello che si può fare si deve farlo."
Usa poi un modo di dire per rivolgersi alle bambine nel concludere: "quando verrò peri e pomi gli porterò" e spiritosamente si firma "Nonna brontolona".
Maria stava scrivendo un biglietto a sua figlia e alle sue nipoti quando viene interrotta dall'arrivo della postina che le porta la notizia della morte del genero. Riprende la scrittura.
Alla sua sofferenza, espressa nella prima parte, si aggiunge il dolore per la morte del genero nella seconda parte.
Accomunano i due testi la grande fede, l'accettazione del volere divino ("così vuole Iddio e così voglio anch'io bisogna dire"), la vicinanza "colla mente e col cuore e con la preghiera", la gratitudine per chi aiuta la figlia e per chi prega per il genero, la rassicurazione "sta di buon animo che tutto quello che potevi fare lo hai fatto".
Anche la scelta della cartolina, fra quelle che lei aveva sempre in abbondanza in casa, è legata alla sua fede; aveva scelto per questo suo scritto l'immagine di papa Paolo VI.
Dal testo della cartolina che Maria scrive a sua figlia Olga traspare il legame che la unisce ai nipoti, in questo frangente: Romano, che le manda denaro, e le tre figlie di Olga, che saluta affettuosamente e spiritosamente con epiteti scritti abbreviati: "Mar.ne, Ang.ne, Smar.ne", ossia "marzeline, anguane, smargelone".
Maria scriveva e riceveva molte cartoline. Quando ha ricevuto questa cartolina, lei era in Svizzera dai suoi familiari da oltre un mese. Aurelia e Cornelia, amiche di Covelo, scrivono con goliardia alla "Vecchia Cappelletti Maria" "Vi avete trovato il fidanzato?".
Traspaiono il rispetto, l'affetto e la simpatia.
Non abbiamo elementi per datare questa tessera della Democrazia Cristiana da cui si ricava che Maria Cappelletti era Delegata del Gruppo Femminile di questo partito incaricata del seggio di Covelo (n.2).
Democrazia Cristiana - Comitato Provinciale di Trento - Tesserino d'ingresso per dirigenti femminili con diritto di voto.
Non abbiamo elementi per datare questo tesserino che apparteneva a Maria Cappelletti ed era conservato insieme a
Maria Cappelletti, ormai di salute cagionevole, scrive per l'ultima volta alla figlia Olga che risiede a Rovereto, usando una delle vecchie cartoline che lei raccoglieva. Era il 5 gennaio 1965. Si sposterà poi a Rovereto, prima dalla figlia e poi in ospedale dove morirà il 15.5.1965.
Maria Faiota scrive alla nipote Alberta. Decide di firmarsi "la tua nonna brontolona". Da questo, come riportano anche le nipoti, possiamo cogliere come Maria fosse molto "rigida" e attenta all'educazione delle figlie e delle nipoti, non mancando mai di affetto e simpatia nei loro confronti.
Posta inviata alla signorina Maria Cappelletti fatta recapitare presso "Siorat da Zambana", presumibilmente il padrone della casa in cui Maria prestava servizio.
La cartolina inviata dall'amico Giuseppe a Maria. In quel tempo la donna si trovava a prestare servizio presso l'albergo "Croce d'Oro" a Mezzolombardo.
La cartolina presumiamo sia dell' anno 1910 - come si può intravedere dal timbro postale. La data esatta è dubbia. Dallo scritto leggiamo 26/03.
È qiu riprodotta una parte della sezione Didattica della rivista "Scuola italiana moderna" - Anno XXXVII n. 2.
Essa permette di farsi un'idea delle idee e programmi scolastici del tempo.
La storia di questo periodico è qui ben presentata:
Il quaderno di matematica, qui consultabile in modo parziale, apparteneva ad un ragazzo del 1898 che nel 1911/12 frequentava la cl. 1^ sez. 3^ della scuola promiscua di Sarche.
Si capisce l'importanza che veniva data alla matematica dal fatto che il quaderno è stato completato in un mese ed a febbraio si era già al cinquantunesimo tema.
Contiene esercizi di calcolo, concetti geometrici e soprattutto problemi dai quali si possono desumere gli argomenti di interesse del tempo, prezzi, prodotti...
Si citano ad esempio: balle di carta a 85 corone, "mercede" settimanale di un garzone di 19,2 corone, lastricato a 9,15 corone il mq, getto di una fontana 1,18 hl al minuto ed un'altra 2,14 hl all'ora, automobile che viaggia a 30,345 km orari, il tritello (residuo della macinazione dei cereali, usato nell'alimentazione degli animali) 0,5 corone al litro, il vino a 0,7 corone al litro, 10 corone per 2,6 litri di lenticchie, la tela a 3,28 corone al metro, l'aceto a 23,15 corone all'ettolitro, 2, 65 kg di sementi di lino per ogni ara (damq), avena a 12,8 corone al quintale, 2,4 hl di frumento e 6,23 hl di segala mensili per una famiglia, frumento a 13,6 corone l'ettolitro, segale 10,8 corone l'ettolitro.
Il quaderno di lingua, qui consultabile per intero, apparteneva ad un ragazzo del 1898 che nel 1911/12 frequentava la cl. 1^ sez. 3^ della scuola promiscua di Sarche.
Possiamo notare una curata scrittura con l'asticciola, le poche correzioni in rosso dell'insegnante, il margine destinato alle correzioni poco inutilizzato, la valutazione sempre ottima con V1. Destano curiosità l'uso degli accenti all'interno delle parole ed il linguaggio dell'epoca.
I "temi" dettati sono:
1. L'inverno
3. Natale
4. Continuazione della dettatura "Il Natale"
5. La neve
6. L'origine di Carlsbad
7. Il clima ed i prodotti della provincia del Tirolo
8. Il giovinetto a quattordici anni (che non finisce su questo quaderno)
Particolarmente interessante il tema 7 che oltre a parlare in generale del clima e dei prodotti del Tirolo specifica la presenza delle coltivazioni di viti, gelso, olivi e limoni nella Valle del Sarca. Storicamente al tempo il Trentino faceva parte del Tirolo, regione dell'impero austro-ungarico, come anche la Boemia di cui si parla nel tema 6.
Il Direttore Didattico nomina la commissione d'esame che deve esaminare gli alunni di tutte le classi della scuola sussidiata di Lon "tenendo conto del carattere speciale della scuola", accompagnati alla scuola elementare di Fraveggio dalla loro maestra (dipendente da O.N.A.I.R.C.).
La Direzione Didattica di Vezzano chiede alla Croce Rossa Italiana Giovanile sezione di Trento "77 cure gratuite per fanciulli di povere condizioni" "in considerazione anche delle disagiate condizioni economiche dei paesi di questo Circolo e della promettente attività che nel corrente anno sarà attuata a favore della iscrizione di tutte le scuole del Circolo alla C.R.I.G."
Da parte sua la C.R.I.G. vorrebbe ridurre questa dotazione in quanto non in grado di far fronte alle notevoli richieste arrivate da tutta la provincia.
Il direttore didattico invita i fiduciari delle scuole del Circolo a segnalare la presenza di scuole materne, non gestite dall'O.N.A.I.R, le quali devono chiedere l'autorizzazione a funzionare al Provveditorato tramite il Direttore Didattico. Chiede poi ai Presidenti delle stesse i dati che trasmette all'Ispettorato scolastico della II Circoscrizione di Trento che le aveva richieste.
Da questa serie di documenti ricaviamo che erano attive scuole materne a Baselga di Vezzano, Cavedine, Padergnone, Sarche e Terlago. C'era poi una sala di custodia a Ranzo. Non c'era la scuola materna ai Masi di Madruzzo [Pergolese]. Vediamo che le scuole avevano da una a tre sezioni e da una a due insegnanti, fra le quali alcune suore.
Il corso in oggetto è stato svolto presso le scuole elementari di Stravino dal lunedì al sabato in orario 16-18 nel periodo ottobre-1944 - febbraio 1945.
Si insegnavano: economia domestica, cucito, taglio, esercitazioni pratiche, alimentazione, igiene e puericultura.
Sono qui riuntiti i documenti di avviamento del corso e dell'esame finale.
Da notare come nel 1945 all'O.N.A.I.R. vada a sostituirsi l'O.N.E.P.I..
Il corso in oggetto è stato svolto presso le scuole elementari di Cavedine dal lunedì al sabato in orario 16-18 nel periodo ottobre-1944 - febbraio 1945.
Si insegnavano: economia domestica, cucito, taglio, esercitazioni pratiche, alimentazione, cucito, igiene e puericultura.
Sono qui riuntiti i documenti di avviamento del corso e dell'esame finale.
Da notare come nel 1945 all'O.N.A.I.R. vada a sostituirsi l'O.N.E.P.I..
Serie di document dai quali si evince che il corso in oggetto è stato svolto presso le scuole elementari di Vigo Cavedine dal lunedì al venerdì, inizialmente in orario 18.30-20.30 poi 18-20, nel periodo novembre 1944 - febbraio 1945.
Misura 26x39,7 cm.
Questo registro di protocollo contiene: n° progressivo - data della presentazione - n° del protocollo da parte dell'esibente - cognome e nome dell'esibente – oggetto dell'esibito – data e tenore della risoluzione - n° del fascicolo.
Nell'anno scolastico 1882/83 sono registrati 24 esibiti, nel 1883/84 13 esibiti, nel 1884/85 17 esibiti,
Questo "libro" è inserito nel faldone "Scuola di Vigo Cavedine 1876 - 1938" consegnato da Ecomuseo all'Archivio della Direzione Didattica di Vezzano nel 2023.
Dalla lettura degli esibiti ricaviamo preziose informazioni sulla scuola del tempo, fra cui:
n. 1 - 1882/83 l'onorevole Comune di Cavedine alla suola pop. di Vigo: "Ordina in seguito al capitanale decreto dei 16 ottobre 1882 N 11021 che venga introdotta l'istruzione per l'anno scol. 1882/83 di mezza giornata per entrambe le classi servendosi soltanto del locale scol. maschile; e precisamente nelle ore antimeridiane pei maschi, e nelle pomeridiane per le femmine, e cioè quattro ore per classe."
n. 3 - 1882/83: la guardia forestale avvisa 14 ragazzi e 9 ragazze che sono obbligati alla frequenza scolastica.
n. 5 - 1882/83: "Partecipa l'apertura dell scuole pop. e dato principio alle lezioni, col giorno 11 novembre 1882; vi furono otto giorni di ritardo, per motivo che non erano approntati i locali scolastici."
n. 7 - 1882/83: vengono trasmessi all'I.R. Capitanato distrettuale di Trento i numeri "di tutti i fanciulli, e fanciulle, obbligati alla scuola sì ordinaria che di ripetizione"
n. 21 - 1882/83: "Fa pubblicare un avviso per la frequentazione, siccome molti si resero negligenti nello spedire alla Scuola i loro figli"
n. 24 - 1882/83: "Si prega notificarli che col giorno 4 maggio 1883 venne chiusa la Scuola e dato termine alle lezioni pro anno scolastico 1882/83 in ambo le classi."
n. 3 - 1883/84: il 13 novembre "Notifica l'apertura della scuola, e fa osservare che pel corr. anno 1883/84 viene adoperato il vecchio locale scol. femminile per le ragazze."
n. 6 - 1883/84 il 19.11.83 la scuola alla rispettiva autorità scol. locale: "Denuncia gli scolari ... (7 nomi) fuorché quest'ultimo tutti dalle Valli di Vigo, affino si presentino alla scuola per indi frequentarla diligentemente." Denunce di questo tipo anche per altri scolari sono frequenti.
n. 8 - 1883/84 la scuola alla rispettiva autorità scol. locale: "Prega affinché voglia insinuire la scuola con N. 26 calamai, e prega che col giorno 2 dicembre 1883 voglia far riscaldare questi locali scolastici." Preghiera ripetuta il 2 dicembre.
L'anno scolastico termina il 30 aprile.
n. 8 - 1883/84 il 10 dicembre la Scuola all'autorità scol. locale: "Prega onde voglia far provvedere a pro degli scolari poveri di questa scuola quanto appresso: Letture per le scuole popolari e civiche Parte I sillabario N. 5, dette prate II N. 10 assieme n. 15. Calamai da panca N. 24 termometri N. 2." - "Ai 13 dicembre 1884vennero provviste le letture."
n. 9 - 1883/84 il 22 dicembre la Scuola all'autorità scol. locale cioè al Comune di Cavedine: "Chiede due coltrine/tendina per apporre a due finestre del locale scolastico maschile." Accordate il 25 gennaio.
n. 10 - 1883/84 il 22 dicembre la Scuola all'Egregio Signor Dottor Valerio Dorigatti medico condotto di Cavedine: "Notifica che nella classe femminile vi sono delle ragazze affette da scabbia/rogna."
n. 10 - 1883/84 "Partecipa di aver chiuso la scuola e dato termine alle lezioni tanto nella classe maschile che femminile il dì 28 aprile 1885."
Sulla copertina, scritta a mano con una calligrafia eccezionale troviamo: "Formulario A. per la scuola di Vigo Catalogo della classe maschile a.s. 1881/82 scolari n. 57 istruiti dal Maestro Anesi".
Misura 26, 5x 40cm.
I bambini che frequentano la scuola hanno dai 7 ai 13 anni alla registrazione, molti sono segnati come ammalati, qualcuno come 2molto distante". Sono indicati il nome del padre e la valutazione disciplinare.
Questo registro è inserito nel faldone "Scuola di Vigo Cavedine 1876 - 1938" consegnato da Ecomuseo all'Archivio della Direzione Didattica di Vezzano nel 2023.
Misura 26x39,7 cm. Formulario C. Nr 162 b Stamperia Wagner in Innsbruck.
Contiene l’elenco dei ragazzi del 1860/62 domiciliati a Vigo Cavedine e alle valli di Vigo licenziati il 30 aprile1876 a 14/16 anni, tutti di religione cattolica, sono indicati nome e professione dei genitori, valutazione disciplinare. Per alcuni è indicato l’anno di ingresso nella scuola 1867. Sono 13 ragazzi e 10 ragazze in elenchi separati.
Seguono i licenziati nel 1877, ingresso nella scuola nel 1868 o 1869, anni 13-14, 6 ragazzi e 18 ragazze; licenziati nel 1878 entrati nel 1870 o1871, anni 13-14, 8 ragazzi e 0 ragazze; licenziati nel 1879 entrati nel 1871 o1872, anni 12-13, 5 ragazzi e 0 ragazze; licenziati nel 1882 entrati nel 1874 o1875, anni 13-14, 4 ragazzi e 0 ragazze; licenziati nel 1889 entrati nel 1879 o1881, anni 13-14, 8 ragazzi e 0 ragazze.
Questo "libro" è inserito nel faldone "Scuola di Vigo Cavedine 1876 - 1938" consegnato da Ecomuseo all'Archivio della Direzione Didattica di Vezzano nel 2023.