Video realizzato da alcuni volontari di Vigo Cavedine in occasione del Natale 2022.
Il video è un omaggio a Giorgio Galetti, un benefattore di Chicago che nel 1930 ha donato la scultura lignea delle Anime del Purgatorio (posto sotto l'altare della chiesetta del Santuario di Cavedine).
Nel 1962 ha contribuito all'acquisto dell'organo della chiesa di S. Biagio di Vigo Cavedine.
La cappella in onore di Maria Santissima e delle Santissime Anime del Purgatorio è stata costruita all'interno di una serie di opere decise nel 1922 e realizzate in seguito al voto fatto dalle autorità civili e religiose per essere scampati all'evacuazione forzata durante la prima guerra mondiale: grotta, cappella delle S.S. Anime, Monumenti ai Caduti e Via Crucis. L'inaugurazione della cappella è stata celebrata il 12 ottobre 1930.
La maggior parte dei lavori furono eseguiti da volontari del paese e le numerose le offerte degli emigranti, soprattutto nelle Americhe e in Belgio, permisero l’acquisto di quasi tutti gli arredi sacri. Tra loro citiamo Giorgio Galletti emigrante in America che donò il gruppo delle S.S. Anime del Purgatorio e Giovanni Bertè che viveva a Lethbrige nell’Alberta in Canada a nome degli emigranti di Cavedine di quella zona donò la campana.
Si tratta di un corposo volume di oltre 500 pagine, in grande
formato, arricchito da oltre 2.000 fotografie, curato da Danilo Mussi in collaborazione con diversi storici della valle.
L’idea nasce con l’intento di valorizzare e testimoniare quella presenza cristiana che da sempre ha coinvolto le nostre genti, non solo nelle monumentali espressioni di fede come chiese e santuari, ma anche nei più piccoli e popolari “segni di fede”, come i capitelli, le cappellette, le Vie Crucis, le croci ed i crocifissi, gli affreschi sacri, le piccole nicchie ed edicole poste sulle facciate delle case, o su tronchi d’albero o seminascoste lungo le strade dei paesi, nei boschi, in montagna. Né mancano le lapidi sparse, i monumenti ai caduti, i cimiteri, espressioni di desiderio di dare pace ai defunti accostandoli al loro ricongiungimento a Dio.
Un lavoro durato tre anni, iniziato nei primi mesi del 2010, una certosina mappatura che si è concretizzata nell’esposizione di un percorso che dalla conca di Terlago si è portata nel Vezzanese per continuare in Val di Cavedine, e terminare nella zone dei laghi di Cavedine e Toblino. Un percorso che oltre a riportare notizie storiche, artistiche, culturali dei manufatti ritrovati, arricchendole con altre informazioni e curiosità, illustra attraverso un corposo numero di fotografie ed immagini la loro reale ed attuale presenza.
[Recensione di Attilio Comai su Retrospettive n. 48 del 2013]
Grazie alla collaborazione dei gruppi culturali Nereo Cesare Garbari del Distretto di Vezzano, La Roda, Retrospettive, Centro Studi Judicaria, Ecomuseo della Valle dei Laghi, Piccola Nizza de Trent, del gruppo Pensionati e Anziani di Vezzano, di molti privati e del patrimonio fotografico degli autori, la nascita del Comune di Vallelaghi ha visto la pubblicazione di questo libro fotografico. Le numerose foto storiche, accompagnate da brevi didascalie e introduzioni ai capitoli tematici, permettono di conoscere peculiarità e similitudini fra le 11 frazioni che compongono il neo comune favorendo così lo sviluppo di uno spirito di appartenenza ad un'unica comunità dei cittadini provenienti dai tre comuni fusi di Terlago, Vezzano e Padergnone.
Diverse foto pubblicate su questo volume sono disponibili nell'Archivio della Memoria per il riutilizzo.