Scorcio dell'antica chiesa curaziale padergnonese dei santi Filippo e Giacomo con davanti il Monumento ai Caduti nella sua posizione originaria. Sulla prima casa sulla destra un'insegna pubblicizza l'albergo ristorante che si trovava 100 metri dopo.
Oltre il paese si vede il traliccio dell'alta tensione e più lontano il Monte Gazza.
L'antico portico prima del monumento e il traliccio di legno per la corrente elettrica sull'altura dei Crozzòi, presenti su una foto più antica e qui scomparsi, ci permettono di ipotizzare la data dello scatto.
Sembra una cartolina ma sul retro non riporta le classiche divisioni e testi di una cartolina e non riporta alcuna informazione sull'autore dello scatto.
IN: Annuario SAT n.8 1881-82 p. 497
Pubblicità dell'albergo Stella d'Oro che punta sui pozzi glaciali per richiamare i turisti.
Trascrizione:
Eccellente cucina sì italiana che tedesca. - Vini squisiti, pronto servizio, e modici rezzi. - Si possono alloggiare 26 forestieri in altrettante stanze, arredate con eleganza. - Rimessa e stallo. - Deposito di Vino Santo di proprio prodotto.
A 10 minuti di distanza dall'Albergo si trovano famosi Pozzi glaciali detti anche Marmitte dei giganti, (interessante fenomeno dell'epoca glaciale), illustrati e messi a nudo per cura della Società degli Alpinisti Tridentini.
L'articolo presenta la lavorazione della ceramica in Trentino distinguendo le fabbriche di laterizi, da quelle di ceramiche usuali e di ceramiche artistiche. Si sofferma poi fra queste ultime a descrivere in particolare La "Ceramica Trentina", fabbrica costruita da Antonio Leonardi a Vezzano.
È estratto dalla rivista "Artieri del Trentino" - Numero unico di propaganda per l'attività artigiana e piccola industria.
La copia qui presente è stata lasciata da Mario Pardi nel suo laboratorio di ceramista di Vezzano e conservata da chi ha acquistato e ristrutturato l'edificio.
Locandina pubblicitaria che decanta le proprietà del Vino Santo Trentino prodotto da Giacomo Sommadossi a Castel Toblino.
Giacomo è un personaggio che viene considerato il padre del Vino Santo Trentino, presente già nel 1822 a Castel Toblino e amministratore della proprietà per conto dei Wolkenstein.