Bambini

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  • Carla Maccabelli: ricordi di bimba della seconda guerra mondiale

    Nata a Padergnone (TN) nel 1936, Carla Maccabelli ci racconta i suoi ricordi di bambina in tempo di guerra.
  • Terrazza e scala

    Abbiamo qui riunito due scatti che ci mostrano una pozione dello stesso edificio da due diverse angolazioni, casa Zuccatti della stirpe dei "Casimiri". Possiamo notare la recinzione della terrazza in mattoni rossi con spazi forati e la scala di accesso in cemento senza alcuna recinzione, elementi architettonici utilizzati al tempo. Il bimbo in primo piano porta i tipici pantaloncini di lana fatti in casa. Dietro al bimbo si intravede la fontana in "pietra morta" già descritta in altra scheda:
  • Carrozzina e neonato

    Il piccolo Silvano Zuccatti in braccio alla sua mamma è coperto con maglia e cuffia di lana perché "La gènt senza dènt la g'ha frét da ogni tèmp", ed avvolto dal mollettone, indispensabile per assorbire la pipì al tempo in cui non esistevano i pannolini. Il fratello più grande, come la mamma, indossa abbigliamento estivo. In primo piano la carrozzina che alcune famiglie già utilizzavano anche in paese.
  • La fontana in via San Rocco

    La fontana in "preda morta" visibile in questo scatto era stata posta in opera privatamente dagli abitanti di via San Rocco poco dopo l'omonimo capitello a Ciago- Acquistata ad Arco e smantellata negli anni '60 era alimentata dalla sorgente che si trova tra il parco ed il paese ed è ora relegata in campagna in rovina. Davanti alla fontana vediamo Ida Zanella con in braccio il suo primogenito, Alberto Zuccatti, con l'acconciatura a banana tanto in voga per i piccoli.
  • Scuolabus a Ciago

    La foto pubblicata sul quotidiano "Alto Adige" del 4.11.1969 mostra la fermata dello scuolabus, che da quell'anno è arrivato in paese, per il trasporto dei bambini alla scuola elementare di Vezzano. Grazie alle piccole dimensioni della corriera la fermata era in "piazza", proprio davanti al negozio, che vediamo in foto, e al bar sull'altro lato. In primo piano possiamo osservare alcune bambine con la cartella in mano o sulle spalle, il cappotto, la gonna, i calzettoni e le ginocchia scoperte.
  • Coi nonni

    C'era un tempo in cui la famiglia allargata conviveva nella stessa casa e così ecco nello scatto nonni e nipote in un momento di relax. Il piccolo è Luciano Zuccatti classe 1931, i suoi nonni sono Casimiro e Maria Annunziata, classe 1854-1856.
  • a cào pè

    Capitava spesso un tempo che in un letto dormissero insieme due bambini "a cào pè", ciò uno di loro dormiva con il capo al posto dei piedi, in altre parole le teste dei due bambini erano alle estremità opposte del letto ed i piedi verso il centro. Coi piedi ci si poteva fare il solletico, fare gare di forza, farsi gli scherzetti. Più i bimbi crescevano però e più questa soluzione diventava insostenibile, o da usare saltuariamente, e si passava ad un letto a testa.
  • El mé Gigiòti

    Filastrocca in dialetto trentino per imparare a disegnare in forma schematica una persona, qui presentata ai bambini della Scuola dell'Infanzia di Cavedine. Nel video si vede come i bambini realizzano la figura umana seguendo la filastrocca. In allegato anche la scheda predisposta per questo incontro in cui i collaboratori di ecomuseo hanno narrato anche la storia dell' "asilo", mostrando lavori di bambini di 100 anni fa e presentando giochi del passato.
  • Bimba alla scuola materna

    Elena Bolognani, col suo grembiulino a quadretti bianchi e rosa con allacciatura sul dietro, impegnata in un'attività didattica presso la scuola materna.
  • Graziano Eccher racconta alcuni ricordi in chiesa quando era bambino

    Graziano Eccher parla dei suoi ricordi durante le celebrazioni religiose in chiesa a Vigo Cavedine, durante gli anni '50 del 1900. Questo contenuto deriva da una video intervista realizzata nel 2019.
  • Ricordi di scuola di Graziano Eccher

    Graziano Eccher racconta i suoi ricordi di scuola elementare a Vigo Cavedine, durante gli anni '50 del 1900. Questo contenuto deriva da una video intervista realizzata nel 2019.
  • Col libro in mano

    Giuseppina Travaglia in 4^ elementare posa davanti alla cartina geografica d'Italia appesa all'esterno della scuola. Calze e grembiule nero, libro aperto in mano. Ai piedi le ciabatte.
  • Scolara

    Lauretta Bonetti sul banco di scuola in prima elementare in posa davanti al fotografo che passava nelle scuole col suo fondale per immortalare i bambini che raramente avevano foto ritratto al di fuori di queste occasioni. Lauretta indossa il classico grembiule nero con colletto bianco annodato con un fiocco.
  • Gruppo di persone

    La fotografia ritrae un gruppo di persone di Cavedine. Si tratta presumibilmente di un gruppo di scolari e in prima fila seduti gli insegnanti. È presente l'allora capo comune Giacomo Bortolotti.
  • Gruppo di giovani donne

    La fotografia ritrae un gruppo di giovani donne di Stravino. L'abbigliamento è tipico degli anni '20-'30 del 1900.
  • Accoglienza del vescovo a Stravino

    La fotografia mostra l'arrivo del vescovo a Stravino durante una visita pastorale a maggio del 1930. Il paese è adornato a festa e all'ingresso si notano le tipiche "arche" e preziosi copriletti e tovaglie delimitano la strada. A sinistra è presente Albina Pederzolli, maestra del paese che segue e coordina i bambini durante la cerimonia. Al centro è presente il vescovo Celestino Endrici intento ad ascoltare la recita del sonetto eseguita dal bambino. Accanto a lui alcuni sacerdoti tra cui don Ermenegildo Tonelli.
  • Ragazzo in bicicletta a Stravino

    La fotografia mostra un ragazzo che posa con la sua bicicletta nei pressi di casa Dallapè, sulla strada principale che attraversa la valle di Cavedine. Sullo sfondo si vede il capitello della pietà di Stravino.
  • Fratellini a scuola

    Anno importante per Cavedine il 1954/55, il primo in cui gli alunni sono entrati nel nuovo edificio scolastico, quello che oggi è riservato alla scuola secondaria. Il fotografo non poteva certo mancare in questa occasione e le famiglie approfittavano per avere una foto ricordo dei loro figli. Qui sono ritratti insieme due fratellini, di prima e seconda,
  • Diario di bimbo del 1925

    Manca la copertina importante per dirci la classe frequentata e il nome dell'autore, ma questo diario scolastico ci offre comunque con semplicità spaccati di vita del tempo: la ricorrenza di Santa Lucia, la recita in teatro, lo studio nella stalla, l'uso del "Signora Maestra" ed anche i disegni, che accompagnano ogni testo ci offrono altre informazioni come il funerale di una bimba con la bara portata da bambine o donne.
  • Posa della prima pietra della scuola dell'infanzia di Vigo Cavedine

    Nella fotografia viene immortalato il momento della benedizione durante la posa della prima pietra del nuovo asilo infantile di Vigo Cavedine. Il parroco è don Livio Ruggera. Tra i partecipanti è presente don Matteo Eccher, allora giovane studente. I lavori continuano:
  • Itinerario per la visita pastorale dal 10-17 maggio 1930

    Il documento rappresenta il programma per un itinerario di una visita pastorale in valle di Cavedine svoltasi nel 1930. La prima pagina riguarda il programma di previsione, mentre le pagine seguenti il riassunto della visita pastorale avvenuta. La partenza della visita fu a Calavino e a seguire il territorio di Cavedine. Interessante risulta l'esame degli scolari e le cresime fatte a Cavedine e a Vigo. Fu visitato il paese di Stravino e il giorno seguente Vigo e Brusino. Seguono le visite di Lasino, Madruzzo, Ranzo e Margone. Infine a Calavino si tenne una conferenza al clero.
  • Aereo di compensato

    Aereo realizzato al traforo da Armando Pederzolli in quarta elementare durante le attività manuali e pratiche. Ne parla in un intervento in classe del nipote ai minuti 36:20-36:50, 42:45 - 46:50-47:40:
  • Ricordi di scuola dei nonni di classe quarta di Cavedine

    Ben sette nonni sono riusciti ad essere presenti contemporaneamente a scuola per raccontare alla classe dei loro nipoti la loro esperienza scolastica. È stato questo uno degli incontri all'interno del progetto coordinato da ecomuseo della Valle dei Laghi per la ricostruzione della storia delle scuole del Comune di Cavedine. Gli intervistatori sono stati gli alunni della classe quarta di Cavedine. Gli intervistati sono presentati con la loro data di nascita e luogo in cui vivevano al tempo in cui andavano a scuola, così da poter inserire correttamente le loro esperienze nel tempo e nello spazio. Le poche parole dialettali usate, se non comprese dai bambini, sono state spiegate direttamente nel video, comunque in fondo a questa scheda sono riportati i termini dialettali usati con il collegamento al glossario cosicché, se non capite qualche termine, potete conoscerne il suo significato.
  • Scuola dell'infanzia di Vigo Cavedine

    L'asilo infantile di Vigo Cavedine era inizialmente ospitato nella canonica e curato da donne del paese, in un primo tempo solo in estate e per poche ore. Il servizio è andato poi ampliandosi. Nel 1961 è stato trasferito in un nuovo edificio ad esclusivo uso della scuola materna e dato in gestione all'O.N.A.I.R.C con la presenza di due suore. Dipendeva dalla Direzione Didattica di Vezzano. Per approfondirne la conoscenza visitare la pagina dedicata a questa scuola e le schede ad essa collegate.
  • Scuola dell'infanzia di Cavedine

    Come esposto nel cartello all'esterno della scuola, curato dal Gruppo Alpini Cavedine e Comune di Cavedine, "L'idea di un Asilo Infantile a Cavedine venne proposta dal sacerdote Francesco Segalla nel 1896. L'istruzione, nell'anno seguente 1897, fu possibile grazie alla raccolta fondi con sottoscrizione sia da parte di abitanti del paese che di emigrati, tra cui Angelo Bortolotti, che dall'Argentina costituì una specifica Fondazione. La prima sede fu nei locali al piano terra del palazzo municipale dove rimase fino al secondo dopoguerra; successivamente vi fu il trasferimento nei locali della canonica al primo piano, a fianco del teatro. L'attuale sede fu inaugurata il 12 novembre 1967; nel dicembre 1971 fu benedetta anche una cappella interna (ora dismessa) per le suore che in quel periodo ne curavano la gestione." Per approfondirne la conoscenza visitare la pagina dedicata a questa scuola e le schede ad essa collegate.