Artista di strada spagnolo originario di Terrassa in Catalogna.
Il suo primo lavoro molto noto ai trentini è stato il grande murale dell’orso al centro sociale “Bruno” di Trento, realizzato nel 2008 insieme con il messicano Omar Garcia e distrutto dopo vivaci polemiche nel 2015.
Ha vissuto per due anni a Margone e lì, nel 2012, ha realizzato ben 14 murales, commissionati dalla Pro Loco presieduta da Roberto Franceschini; ne erano previsti altri ma il suo tempo da dedicare a Margone era finito quell'estate.
Le sue opere sono diffuse in tutta Europa; le più grandi, fatte in coppia con l'amico Omar Garcia, sono firmate "Technomurales".
In questo archivio ci occupiamo delle sue opere realizzate a Margone che mostrano ambiente naturale e spaccati di vita del paese, ne raccontano la storia e le peculiarità con grande sensibilità, attenzione ai particolari e colori molto accesi.
I suoi murales a Margone sono qui mappati:
Ha messo a disposizione dell'Archivio della Memoria le sue produzioni con licenza CC-BY.
In archivio sono presenti anche alcuni materiali da lei conservati:
Ha messo a disposizione dell'Archivio della Memoria alcuni dei suoi quadri che immortalano momenti del passato, riportano in vita ricordi a chi c'era e mostrano ai più giovani qualche spaccato della vita e dei luoghi di un tempo.
Tutte le immagini condivise possono essere utilizzate citando l'autore.
La sua figura viene presentata in queste pubblicazioni consultabili nell'Archivio della Memoria:
Ha messo a disposizione dell'Archivio della Memoria le sue foto, i suoi disegni ed i suoi testi con licenza cc-by.
In Archivio sono presenti anche materiali da lui conservati:
In arte Dori, collabora con la rivista Retrospettive fin dal primo numero disegnandone, tra l'altro, le copertine con portoni storici della valle e illustrando con fantasia proverbi popolari utilizzando la tecnica della china acquerellata.
Tra le sue opere predilige il disegno dal vero e la pittura ad olio.
Sua è la tela di S. Siro realizzata, in sostituzione di quella originale trafugata alcuni decenni prima, in occasione della ristrutturazione della chiesetta omonima di Lasino nel 2001,
La sua figura è descritta a pag. 46 di
Di origine padovana, il fotografo si stabilì a Cles nel 1899, dove aprì il proprio stabilimento artistico fotografico. Allo scoppio della prima guerra mondiale fu costretto a lasciare il Trentino in quanto "regnicolo", ovvero abitante del Regno d'Italia.
Morì a Firenze nel 1950.
Fonte:
Denominazioni: Studio fotografico F. Emanuelli Arco - Fotografia F. Emanuelli Arco.
Francesco Emanuelli (1888-1974) inizia la sua attività nel 1901 come aiutante del grande fotografo austriaco Otto Grasemann. Dopo la Grande guerra ritorna ad Arco ed apre un suo studio fotografico. Continuano la sua attività i figli Natalino ed Armando e poi il nipote Fabio. Quest'ultimo a fine 2011 cede la bottega storica a "Foto alla Rotonda" di Giorgio Zorzini di Trento e prosegue la sua attività liberamente.
Fonte:
La cartoleria G. Pedrotti, fondata nel 1936 da Giuseppe Pedrotti è rimasta in attività fino al 2007 sotto la guida dei figli Ludovico, Maria Claudia, Rosanna e Piergiorgio Pedrotti, coinvolto nella produzione delle fotografie.
L’archivio Cartoleria G. Pedrotti, comprendente cartoline di soggetto trentino realizzate nel periodo 1937-1968 è stato acquisito dalla PAT nel 2018.
Sarto e fotografo di Vezzano: veniva chiamato in tutta la valle per fotografare eventi, persone e luoghi.
Nato nel 1894 ha iniziato a fotografare con l'uso di lastre in vetro nel primo dopoguerra per poi passare ai rullini e smettere la sua attività verso il 1948.
Migliaia dei suoi scatti, su lastre e negativi, sono conservati dal figlio ed il nipote, anche se purtroppo sono andati persi i riferimenti a luoghi e date.
Il nipote Marco ha numerato i rullini, stampato in casa a livello dilettantistico migliaia di scatti segnando su ciascuno il numero del relativo negativo (identificativo di rullino e striscia), così da poter risalire ad esso volendo farne riproduzioni di migliore qualità o ulteriori copie.
Sfogliando le foto, il figlio Umberto, classe 1930, ha potuto riconoscere per noi luoghi, eventi e persone, che ricordava o che gli erano stati narrati dal padre.
Le sue foto sono ora a disposizione di tutti con licenza CC-BY, cioè possono essere scaricate ed utilizzate citando l'autore delle stesse.
Ettore Parisi ha messo a disposizione dell'Archivio della Memoria sue foto, videointerviste e la sua collezione di schede con la ricostruzione delle famiglie della Valle dei Laghi, dal 1500 al 1923, frutto di una lunga e laboriosa ricerca svolta consultando alcuni archivi parrocchiali prima e l'Archivio Diocesano Trentino poi.
Il 29 settembre 2022 lui ci ha lasciati ed il suo enorme lavoro, qui visibile solo in piccola parte, è ora conservato scrupolosamente dalla famiglia.
A volte indicato come "Edizioni foto Fedrizzi - Riva del Garda".
Nelle cartoline presenti nell'Archivio della Memoria troviamo "Foto Fedrizzi" talvolta abbinato a