Scatti utili a presentare l'ambiente naturale e le modificazioni che esso ha avuto nel tempo, e documenti che si riferiscono espressamente ad opere di trasformazione dell'ambiente naturale.
Storia ambientata nei pressi dei ruderi del casino di bersaglio degli Schützen (poi ricostruito) che ha come protagonisti il gigante Fiorenzo (nome di una località nelle vicinanze), il ciliegio selvatico ed il tasso.
La bardana è una pianta che fa delle infiorescenze sferiche piene di aculei che si attaccano ai vestiti, usate anche dai bambini, che se le tirano per giocare.
"Pétole" sono dette proprio queste palline attaccaticce ed, in senso figurato, sia quelle persone noiose e importune che ti si appiccicano addosso, sia quelle situazioni dalle quali non riesci a districarti.
Nei periodi di siccità gli abitanti di Ranzo dovevano scendere fino alla sorgente del Tuf, nella gola del Sarca, con le "brentóle" e i secchi per prendere l'acqua ad uso domestico. Ci volevano due - tre ore di scosceso cammino. Qui vediamo un momento di incontro tra chi scendeva e chi tornava; si notano infatti dei secchi vuoti ed altri pieni d'acqua coperta da figlie, utili a trattenere lo sciabordio dell'acqua durante il percorso.
Per saperne di più leggi pagine 279 - 280 del "Libro delle acque" collegato.
Cartolina non viaggiata di 14,6 x 10,5 cm con intestazione “Vezzano m 386 (Trentino) Panorama.
Osservando con attenzione lungo le case sulla destra si può notare il canale di carico della "bót de l'òra" della fucina Morandi.
Sono elementi architettonici ormai scomparsi le scale esterne sulle case in primo piano.
Sui dossi brulli si nota la presenza del pino nero introdotto qui come in tutto il Trentino ad ondate successive, a partire dal 1885 e fino al secondo dopoguerra.
Il titolo corrisponde a quello posto sul retro della cartolina - VERA FOTOGRAFIA R. V..
La cartolina non è stata scritta, la data è presunta dalla presenza dell'edificio attuale Hotel Ideal (1919?) e dal formato della cartolina 13,6x8,8 cm (nel 1931 vengono autorizzate quelle da 10x15 cm).
In primo piano il rione del "Ghèto" (dove un tempo c'era il traghetto per l'attraversamento del fiume), il fiume Sarca col ponte; poi gli storici "casoni" "Nòf" (distrutto nel 1974), "Ros", "del Convent", "Gris" e pochi altri edifici; più lontano il Lago di Toblino con "la Toresèla", il castello ed il mulino, sullo sfondo Padergnone e Calavino.
Il carro trainato dal bue è fermo nei pressi della chiesa di Lon, dietro si vedono i dossi di nuda roccia.
Da notare l'abbigliamento dei bambini seduti sul carro, pesante rispetto alla stagione.
Incredibile la trasformazione dell'abitato al giorno d'oggi!
Nei pressi della biforcazione della strada attualmente si trova l'Hotel Ideal, che sul suo sito web riporta l'esistenza della "Trattoria Zentrale" almeno fino al 1919: dato che la fotografia non sembra attestare la sua presenza, si potrebbe ipotizzare una cronologia anteriore a questa data.
Fotografia di gruppo che ritrae un gruppo di sorelle nei pressi di Stravino.
Le giovani donne indossano abiti tipici degli anni ‘20-’30, caratterizzati da una linea molto più morbida e pratica rispetto a quelli che erano soliti essere indossati negli anni precedenti.
La fotografie ritrae un gruppo di persone presso Malga Campo di Drena, durante la raccolta del latte e la realizzazione di prodotti caseari. Si può osservare l'abbigliamento degli uomini, i quali usavano indossare pantaloni con bretelle, camicia con gilet e cappello.
Documento scritto dalla comunità alle autorità chiedendo aiuto a seguito di una violenta grandinata che, il 13 settembre 1902, colpì le coltivazioni di Vezzano, Fraveggio e Lon.
La richiesta di aiuto ammonta a 82.000 corone.