Contenitore in legno in cui veniva inserito lo zolfo ("solfro") in polvere per poi distribuirlo come antiparassitario sulle coltivazioni e su pollai e conigliere.
Aveva due bretelle, una fissa e l'altra mobile: si metteva sulla schiena con la bretella fissa e poi si agganciava quella mobile. Muovendo con una mano la leva la polvere veniva soffiata attraverso un tubo nel diffusore metallico che veniva orientato con l'altra mano.
Come risulta dall'etichetta metallica è stato prodotto dalla ditta G. Bressan di Trento.
Parte superiore di una vecchia spannatrice. Vi si versava il latte che entrava nel macchinario. Girando una manovella si imprimeva una forza centrifuga che separava la panna dal latte. La panna, essendo più leggera, usciva dall'apertura superiore ed il latte scremato da quella inferiore, andando in due diversi contenitori.
Questo processo accelerava i tempi rispetto all'attesa che la panna affiorasse sopra il latte, produceva più panna e latte più scremato.
Riporta il marchio ALFA LAVAL - COLIBRI III - 150 LITER, grande azienda nata nel 1883.
Nel Borgo di Santa Massenza, Capitale della Grappa, nel 2006 è stata allestita all'interno di una casa storica del 1875 la mostra permanente “Un viaggio tra turbine e alambicchi”, testimonianza storica delle due facce del paese: vocazione centenaria della distillazione artigianale della grappa e volto industriale dell’Italia del dopoguerra con la costruzione della Centrale Idroelettrica. Modo originale per evocare la ricchezza costituita dall'intreccio tra la modernizzazione e la tradizione.
L'iniziativa è stata realizzata sotto l’egida del Progetto memoria per il Trentino.
È possibile prenotare la visita alla mostra e alle distillerie storiche inviando una email al seguente indirizzo alambicchi.accesi@gmail.com o telefonando al seguente numero Ecomuseo Valle dei Laghi 333/5360188.