La Valle dei Laghi deve il suo nome alla presenza dei laghi: Lamar (La Mar e Santo), Terlago, Santa Massenza, Toblino, Cavedine, Lagolo, Bagatoi, Solo, ai quali si aggiungono i laghetti artificiali per la pesca sportiva di Naran e Laghestel.
I vestiti sono eleganti sia per le signore che per il rematore. Ci sono anche mazzi di fiori, probabilmente si tratta di una gita "fuori porta" in occasione di una festa.
Si riconosce Agnese Bridarolli, moglie di Giulio Dallapè. Le signore sono amiche della famiglia Dallapè, probabilmente appartenenti alla famiglia De Varda o De Vilos.
Lo scatto risale agli anni '30 quando i fratelli Dallapè iniziarono a dilettarsi come fotografi.
Visuale delle rive intonse del lago a fianco della strada che porta ai "Due Laghi" come si presentava fino al 1947, quando sono iniziati i lavori alla centrale idroelettrica di Santa Massenza.
I tavolini in primo piano ci fanno pensare che al momento dello scatto il palazzo vescovile sia stato albergo (dal 1905).
L'olivo è nel suo ambiente naturale.
Guida ad uno degli itinerari presenti in Valle dei Laghi, a cui l’Ecomuseo vuole dare risalto per la sua valenza naturalistica di pregio. Esso si sviluppa lungo un sentiero sterrato che accompagna il visitatore sulle sponde del lago di Terlago,permettendo in alcuni punti strategici la conoscenza naturalistica di questo luogo che mostra interessanti tracce di una ricca e
variegata biodiversità.
Cartolina acquerellata raffigurante Castel Toblino e l'omonimo lago. Si possono notare delle barche e un'antica rete da pesca denominata "nassa". Un tempo, quando il lago era molto pescoso, i pescatori alla sera calavano nel lago la nassa con l'esca per poi recuperarla al mattino seguente carica di pesci.
La cartolina, viaggiata, è datata 23.01.1915. La stampa è perciò sicuramente precedente a quella data ma comunque successiva al 1905, anno in cui è stata adottata in Austria la divisione in due parti del retro delle cartoline, come è in questa.
Oltre i mughi in primo piano, si vede il panorama della Valle dei Laghi con i monti che la circondano, i laghi di Santa Massenza, Toblino e Cavedine. È segnato in mappa il punto dello scatto.