Il Dòs del Merler, situato di fronte al paese di Ciago, prende il suo nome da questa pietra scolpita non si sa quando, anche gli anziani nati nel XIX secolo dichiaravano che quella tavola da gioco l'avevano sempre vista lì.
I bambini e ragazzi che portavano al pascolo i loro animali nella zona si fermavano a fare una partita a tria, "merler" in dialetto, usando come pedine oggetti naturali.
Altro gioco presente sulla stessa roccia veniva fatto usando le nocciole che venivano fatte rotolare come bilie per raggiungere una serie di coppelle. Sembrano essere queste le incisioni più antiche, poiché le coppelle erano proprie delle culture preistoriche, anche se il loro significato rimane misterioso.
Nel 1943, o 1948, uno di quei ragazzi pastori, di indole solitaria, ha inciso il suo nome e la data accanto alla tavola da tria: Oliviero Perini.
È così dunque che sulla stessa roccia troviamo tre incisioni rupestri di epoche e significati diversi.
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Questa pietra è stata riportata su un sito tematico nel quale possiamo ricavare altre informazioni e vedere molte altre trie:
Un gregge esce dal paese. Si notano la strada interna sterrata e la nuova strada per Margone-Ranzo, costruita tra 1947 e il 1954, asfaltata. Bene in vista all'entrata del paese un punto luce dell'illuminazione pubblica. Sulla foto con la chiesa in lontananza si vede sulla sinistra il "Ristorante Fior di Roccia", costruito nel 1958, che ci permette di datare la foto successivamente a tale data.
Nella foto col gregge si vede, al di sotto dell'entrata in paese, il punto dove è stato realizzato il pubblico lavatoio alla sorgente della roggia che poi scende a Fraveggio e si getta nel lago di Santa Massenza. Un tempo si presentava diversamente e, fino alla realizzazione dell'acquedotto potabile, era lì che la gente di Lon andava a prendere l'acqua,
Questo "giornalino" raccoglie i risultati di ricerche, interviste e studi d'ambiente, che hanno impegnato gli alunni del plesso di Calavino nel corso dell'anno scolastico 1981/82, e, alcune classi, anche negli anni precedenti. È dedicato agli anziani del paese che hanno collaborato con molta disponibilità a questa ricerca.
È stato scritto con macchina da scrivere, illustrato con disegni al tratto dei bambini e distribuito in fotocopia.
Fascicolo scritto con la macchina da scrivere, illustrato con disegno al tratto dai bambini e riportante alcuni interessanti documenti a corredo della ricerca svolta sia su testi, sia incontrando anziani testimoni.
Nel centro abitato di Santa Massenza, in un edificio del 1875, è stata allestita nel 2007 la mostra storica "Olivo Estremo" che permette di approfondire il tema della coltivazione dell'olivo e della produzione dell'olio sul territorio locale attraverso una ricerca condotta su numerose fonti storiografiche, documenti, cartografia, mappe topografiche, antiche strumentazioni.
Completa la mostra “La riviera degli olivi”, parco collezione situato lungo le rive del Lago. (Progetto di ripristino della Riviera d’Uliveti) ...Meano, vicin à Toblino,(il cui lago......), è delicioso con à torno una, come Riviera d’ Uliveti, dove vengono Vini rari, & che hanno dell’aromatico…(..) (REGNUM ANIMALE.) cit. da Mariani, Trento con il Sacro Conclio, et altri Notabili, Trento, 1673)
Per visitare la mostra scrivere una mail a olivoestremo.valledeilaghi@gmail.com
o telefonare al seguente numero
Ecomuseo Valle dei Laghi 333/5360188
Nel Borgo di Santa Massenza, Capitale della Grappa, nel 2006 è stata allestita all'interno di una casa storica del 1875 la mostra permanente “Un viaggio tra turbine e alambicchi”, testimonianza storica delle due facce del paese: vocazione centenaria della distillazione artigianale della grappa e volto industriale dell’Italia del dopoguerra con la costruzione della Centrale Idroelettrica. Modo originale per evocare la ricchezza costituita dall'intreccio tra la modernizzazione e la tradizione.
L'iniziativa è stata realizzata sotto l’egida del Progetto memoria per il Trentino.
È possibile prenotare la visita alla mostra e alle distillerie storiche inviando una email al seguente indirizzo alambicchi.accesi@gmail.com o telefonando al seguente numero Ecomuseo Valle dei Laghi 333/5360188.